La lettura, come l’ascolto di un album, è un momento intimo, un dialogo privato tra il lettore – o l’ascoltatore – e una dimensione altra, un mondo che in principio si presenta come estraneo a chi vi si avvicina e che poi si fa pian piano fitto di corrispondenze e di ritrovamenti perduti, come pure di illuminazioni e chiarificazioni. 1 LIBRO e 1 DISCO è la rubrica di Rockambula che mette in collegamento due percezioni diverse, lontane tra loro e spesso ignare l’una dell’altra, per arricchirci la vita di nuove storie.
“Post-it. Appunti sulla scuola” di Alessandra Angelucci + “Silence is wild” di Frida Hyvönen
Lucidi e precisi sono i “Post-it” di Alessandra Angelucci, una raccolta di articoli sulla scuola edita da Di Felice Edizioni, precedentemente pubblicati ogni giovedì dall’autrice sulle pagine de “La città”, quotidiano della Provincia di Teramo, e poi riuniti in volume. Professoressa di Lettere, ma anche giornalista e critica d’arte, Alessandra Angelucci ha fatto dei suoi appunti sulla scuola, un testo adatto a chiunque graviti intorno a questo mondo, così aspramente criticato, così poco capito, la cui complessità è troppo spesso ridotta a valutazioni ed elenchi che ne oscurano il senso reale: dagli insegnanti agli alunni, dai genitori ai dirigenti, i “Post-it” della Angelucci sono un momento di riflessione utile a tutti, proprio perchè narrano con maturità e delicatezza le difficoltà e, nel contempo, le gioie quotidiane che coesistono nell’universo educativo. Se i tredici anni di scuola dell’obbligo sono per molti un ricordo confuso e a volte infelice, il libro di Alessandra ricorda a chi lo legge, attraverso aneddoti e resoconti, che tutto quel che diventiamo da adulti, inizia a prendere forma, oltre che in famiglia, proprio sui banchi di scuola.
A fare da sottofondo alle riflessioni tanto delicate quanto incisive di Alessandra Angelucci, ho scelto Silence is Wild, il secondo album della cantautrice svedese Frida Hyvönen. Un disco che suona bene all’imbrunire, quando non è ancora scesa la notte ma il cielo si tinge di rosa e di arancio: nove tracce intatte che si tengono, ognuna a suo modo, in un equilibrio a sé stante e che si realizzano musicalmente in una compostezza matura e ponderata, riportando all’ascolto le atmosfere raccolte e altissime di rapide tracce di umanità. A suggellare la bellezza del disco poi, le brevi pause ritmiche che Frida concede a sé, al suo piano e ai suoi ascoltatori, lasciando così spazio anche alla voce del silenzio.
Buona lettura e buon ascolto.
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Last modified: 15 Marzo 2019