È solo di poche ore fa l’annuncio della line up per l’edizione 2018 dell’amato/odiato festival catalano, ma da allora sul web non si parla d’altro. Il teaser dall’ambientazione western lasciava presagire la presenza del Maestro Ennio Morricone, nome che per ora manca all’appello, ma quel “THE END?” con tanto di punto interrogativo al termine del video fa ben sperare che le sorprese non siano finite qui.
In ogni caso dai, c’è davvero poco di cui lamentarsi… Grandi nomi tra gli headliner, e per tutti i gusti – Björk, Nick Cave & The Bad Seeds, The National, Migos, Arctic Monkeys, Lorde, A$AP Rocky, Slowdive, The War On Drugs, Beach House, Vince Staples, Fever Ray, Arca, Mogwai – e tante novità interessantissime che si nascondono tra le righe più in basso. Eccovi qualche consiglio – anche alla luce delle tante novità discografiche che ci ha regalato il 2017 – per farvi trovare pronti a scegliere il vostro programma giorno per giorno quando sarà resa nota la famigerata timetable.
♦ (SANDY) ALEX G – Sportstar
Dalle release DIY su Bandcamp ai palchi di Barcellona: classe 1993, Alexander Giannascoli da Havertown, Pennsylvania ha seguito il percorso che ogni giovane bedroom songwriter sogna. L’Indie Rock atmosferico e disturbato del suo ultimo Rocket è uscito lo scorso anno, secondo capitolo sotto Domino Recording Company.
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♦ EZRA FURMAN – Driving Down to L.A.
Dalle produzioni a firma Ezra Furman and the Harpoons sono trascorsi ormai alcuni anni ma l’eccentrico songwriter non è proprio uno che sta fermo, e infatti sta per tornare sulle scene con Transangelic Exodus, nuovo lavoro da solista che esce il 9 febbraio prossimo per Bella Union, anticipato a fine 2017 dalla psichedelia scintillante di questo singolo.
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♦ FLAT WORMS – Pearl
L’irruenza del tonico Post Punk di questa formazione di Los Angeles è stata un’altra gradita sorpresa targata 2017, con l’esordio eponimo uscito a ottobre per Castle Face Records, che per il Noise e il Garage ha un certo debole – vedi Oh Sees, Ty Segall, Tim Presley aka White Fence. Per quelli che delle chitarre abbondanti non possono proprio fare a meno.
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♦ IDLES – Mother
Sulle scene dal 2012 e con più di un EP all’attivo, ma per l’esordio sulla lunga distanza i cinque di Bristol si sono fatti attendere fino all’anno scorso. Il loro Brutalism viaggia su bassi assestati di stazza Post HC e parla di indignazione e disagio rinnovando dettami e mission del Punk. Ma chi era che aveva detto che quest’anno in line up non ci sono le chitarre??
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♦ JLIN – Carbon 7 (161)
Il suo Black Origami è stato tra le uscite più sorprendenti dello scorso anno, fuori a maggio 2017 per Planet Mu, dopo che un suo brano è stato suonato in anteprima da un certo Aphex Twin. Footwork fatta con approccio da architetto del suono, questa è la materia di Jerrilynn Patton aka Jlin, in un disco che vanta gli apporti di uno dei pilasti dell’avantgarde come William Basinski e di un’altra giovane artista dedita alle sperimentazioni elettroniche, Holly Herndon.
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♦ JÓHANN JÓHANNSSON – Flight From The City
Tutt’altro che una novità è invece la musica del compositore islandese, attivo anche come discografico e produttore con la label Kitchen Motors di cui è cofondatore. La sua discografia comprende anche tante colonne sonore e un Golden Globe vinto con quella de “La Teoria Del Tutto” di James Marsh del 2014. L’Auditori Rockdelux sarà il posto migliore del mondo per goderselo.
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♦ KELELA – Blue Light
È in casa Warp che l’artista di origini etiopi ha debuttato in long playing nel 2017, e Take Me Apart si è rivelato uno degli album Alt R’n’B più acclamati della scorsa annata. Ci sono voluti quattro anni di lavoro, con validi supporti in cabina di regia tra cui Arca, con cui aveva già lavorato per l’EP Hallucinogen del 2015, ma di attenderla ne è valsa la pena.
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♦ MOUNT KIMBIE – Blue Train Lines (ft. King Krule)
Col flow di Archy Marshall, questo brano è stato la ciliegina sulla torta di Love What Survives – ultimo album del duo britannico Post Dubstep, anch’esso uscito per Warp lo scorso anno – e noi che ormai ci siamo abituati agli unexpected non vediamo l’ora di veder comparire anche King Krule sullo stage quando sarà il turno dei Mount Kimbie.
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♦ ROLLING BLACKOUTS COASTAL FEVER – Mainland
Tough Pop / Soft Punk: così descrivono la propria musica i cinque Rolling Blackouts C.F, australiani Melbourne, freschi dell’uscita di questo singolo per Sub Pop Records, con cui hanno già pubblicato un EP lo scorso anno. A maggio avranno già un nuovo disco da farci ascoltare? Ovvio.
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♦ UNKNOWN MORTAL ORCHESTRA – American Guilt
Li avevamo lasciati nel 2015 dopo l’uscita di Multi-Love ma gli psichedelici neozelandesi sono ormai pronti a tornare. Questo è il singolo uscito appena pochi giorni prima dell’annuncio della line up del Primavera Sound e anche se non ci sono ancora notizie ufficiali si sente indistintamente un gran profumo di nuovo album.
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Last modified: 20 Febbraio 2019