All’album di esordio, la band di Brooklyn dimostra di avere idee e sonorità interessanti ma anche un equilibrio artistico tutto da trovare ed esplorare.
[21.03.2025 | AD 93 | experimental rock, noise rock, math rock]
Qualcuno si ricorda di Kid City dei losangelini Abe Vigoda? No?
Ventuno minuti di caos punk/funk tra Gang of Four e The Slits, con una spruzzata di noise punk e di quell’ancora acerbo tribalismo tropicale dominato dalla batteria. Una bozza pasticciata in bassa fedeltà, con tante idee ma non sviluppate, canzoni che sembrano interrompersi sul più bello.
Cosa c’entra tutto questo con 45 Pounds, l’album di debutto recentemente pubblicato dagli YHWH Nailgun?
Anche in questo caso siamo davanti a ventuno minuti di punk-funk, tra gli stessi Abe Vigoda, Zach Hill, sonorità post-industrial e sì, di nuovo quell’acerbo tribalismo tropicale dominato dalla batteria.
La band newyorkese sembra però avere le idee più chiare – oltre che un sound più monolitico – rispetto al gruppo californiano di cui sopra.
Le sue sonorità industrial miste a un certo futurismo no wave, tra Art of Noise, Savage Republic, Liars e Battles, creano un centrifugato e condensato di straniamento e caos, senza cedere però alla confusione totale: si viaggia senza soste tra l’acida ossessione di Penetrator, il soffocato industrial metal di Ultra Shade, l’alienante matematica tribale del duo Tear Pusher–Sickle Walk, per arrivare alla quasi decostruzione di Blackout.

Un equilibrio da trovare e un futuro tutto da scrivere.
Continuando col paragone speso finora, gli Abe Vigoda, con il successivo Skeleton, avrebbero smussato gli spigoli chiarendo al tempo stesso le proprie idee. Una band che suonava molto più intrigante e sperimentale dei Vampire Weekend, ma che finì per essere schiacciata dalle hit di questi ultimi.
45 Pounds, nonostante le ottime parole spese, è un disco immaturo appoggiato su pezzi che sono poco più che delle demo ancora da sviluppare.
Band affini come Lip Critic, Model/Actriz, Machine Girl e Chalk presentano senz’altro una forma più consolidata, ma dal canto loro gli YHWH Nailgun possono sfruttare un’idea che guarda in maniera rielaborata al viol-dance punk, senza dover scegliere tra le vie della techno o del puro noise rock, con la speranza di trovare il giusto l’equilibrio per realizzare il loro personale Skeleton.
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Last modified: 25 Marzo 2025