24 Hour Party People (USA)
Anno 2002
Durata 117 min
Regia Michal Winterbottom
Manchester, luogo di nascita della ferrovia,del computer,delle bombe rotanti,nel 76 le band più eccitanti del mondo apparivano in un piccolo programma del Manchester, il mio programma … sono Tony Wilson
E chi è Tony Wilson? La mente geniale che si annida dietro alla nascita della Factory Records , ovvero, l’etichetta musicale indipendente che annovera fra i suoi “prodotti” Joy Division , Happy Mondays , New Order , The Durutti Column , A Certain Ratio… e anche dietro alla nascita del club più famoso del mondo a detta del Newsweek Magazine, The Hacienda. Questo film parla proprio di Tony, della Factory e di tutto il movimento musicale che noi oggi tanto adoriamo, e ce ne parla lui stesso in prima persona o meglio, il suo personaggio interpretato dal comico inglese Steve Cogan, che praticamente in quasi tutta la durata del film si rivolge direttamente allo spettatore; nel complesso troviamo comicità all’inglese,ricostruzioni di fatti reali, spezzoni di live degli svariati protagonisti musicali del periodo e anche leggende metropolitane ma citando appunto lo stesso Tony se devi scegliere tra la verità e la leggenda,scegli la leggenda. Nel 76 veniva trasmesso uno show televisivo, l’unico in quel periodo che osava brillantemente proporre le band del momento come Sex Pistols, Clash, Buzzcocks, etc..lo show in questione era “So it Goes” condotto dal nostro Wilson, e allora perché non cavalcare l’onda in maniera anarchica però, ed eccoci arrivare alla nascita della Factory che pullula di grandi personaggi, dove spicca un incazzato Ian Curtis, a mio parere anche troppo incazzato e meno profondo del Curtis che conosciamo ma questo è un film su Tony Wilson e non su Curtis, anche se viene affermato il contrario dallo stesso Wilson. Muore Curtis, nascono i New Order e nasce l’ Hacienda, inizialmente fallimentare, in seguito tappa obbligata per ogni musicista Post Punk che si rispetti e ancora in seguito culla della rave music; droga, sparatorie, soldi in entrata zero ed ecco il declino. Si va in alto si precipita di nuovo e l’incostanza è la vera essenza. È tutto finito ma un breve pezzo di storia è stato raccontato. Il film è stato diretto Micheal Winterbottom ed è stato presentato alla 55 edizione di Cannes. Un film sicuramente divertente, very british e con una mistica sorpresina finale.
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Last modified: 20 Febbraio 2019