“Poveri stronzi – raccontano – siamo noi, che abbiamo passato l’infanzia a sbucciarci le ginocchia in cortile, che siamo cresciuti con l’avvento della televisione commerciale e abbiamo fatto o sfiorato la naja, noi che abbiamo vissuto il boom degli anni ’80 e la disillusione dei ’90, che siamo nati con Vasco ubriaco a Sanremo e abbiamo visto al TG1 le prime immagini della strage di Capaci. Noi, dalla caduta del Muro alla fuga di Craxi, noi bambini in lacrime davanti a Baggio che sbaglia un rigore. Noi, che abbiamo sempre rimandato un futuro che oggi è già alle spalle e che finalmente sappiamo cosa resterà degli anni ’80”.
Last modified: 7 Maggio 2015