“Morte a credito” è il primo album de La notte dei lunghi coltelli, ovvero il progetto solista di Karim Qqru degli Zen Circus.
Il disco omaggia nel titolo lo scrittore Louis-Ferdinand Céline, la cui presenza aleggia, insieme a quella di Albert Camus, in tutto il lavoro grazie alla forza evocativa di un immaginario che fonde il grottesco ai lati più oscuri della storia del ‘900.
Ed è proprio l’attenzione alla storia, al nostro comune passato e alle interazioni tra gli uomini, a rappresentare la vera cifra stilistica del progetto e del disco.
Il richiamo esplicito ad episodi chiave, seppur tremendi, nell’evoluzione della nostra storia recente, infatti, apre la strada al fortissimo impatto emotivo generato dallo sguardo impietoso che i testi di Karim, crudi e diretti, gettano sull’animo umano, sulla sua violenza e la sua bassezza.
Dal punto di vista sonoro, poi, quello che ci troviamo di fronte è un disco che offre una trasversalità di generi di indubbia potenza, in grado di macinare e frullare hardcore, rock e persino ambient in una visione che mantiene comunque una grande coerenza.
La notte dei lunghi coltelli è Karim Qqru accompagnato da Izio Orsini (anche nei Jackie O’s Farm) e Ale Demonoid Lera (già batterista degli Exilia).
Il disco vede anche la partecipazione di Nicola Manzan (violino in “La notte dei lunghi coltelli”), Aimone Romizi (voce in “Levami le mani dalla faccia” e cori in “La nave marcia”), Emanuele Braca (violoncello e viola in “La notte dei lunghi coltelli”) e Diego Pani (voce in “D’isco deo”).
“Morte a credito” uscirà per Black Candy Records il 22 gennaio e sarà preceduto a metà dicembre dal singolo omonimo.
Last modified: 16 Novembre 2012