What’s up on Bandcamp? || marzo 2018

Written by Novità

I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dall’indie.

Birdskulls – Birdskulls  [ UK | 02.03.2018 | Alternative Rock ]
Sound americano per questa band di Brighton, un Alternative Lo Fi con delle sfumature tra Grunge e Shoegaze. In attività da ormai sei anni, sono solo alla loro seconda pubblicazione; quattro tracce che riescono a riassumere tutte le loro influenze. I Birdskulls sono figli di quella scena di inizio anni ’10 che faceva spola tra Londra e Brighton: Yuck, Novella, The History Of Apple Pie, e quindi Dinosaur Jr., Teenage Fanclub, Pavement, Superchunk.

Gulfer – Dog Bless  [ Canada | 02.03.2018 | Emo, Math Rock ]
L’Emo Revival continua instancabilmente a sfornare delle ottime uscite: i canadesi Gulfer, ormai al loro terzo lavoro, riescono a far confluire Midwest Emo, Indie Rock e Math Rock senza strafare nell’intreccio melodico. Non preoccupatevi, tempi dispari a iosa e qualche spruzzata di Melodic Screamo; non perdetevi gli intermezzi Electro / Post Rock.

Secretary Legs – Cool Myths  [ USA | 02.03.2018 | Power Pop ]
Album di debutto per questa band Alt Rock Lo Fi americana, Power Pop a tutti gli effetti che ricorda tantissimo band recenti come Swearin’ e Girlpool nel loro ultimo lavoro, e d’altro canto rievoca anche band storiche come Breeders e Dinosaur Jr.. Cantato femminile totalmente melodico, basso in primo piano e l’anima Emo Punk che di tanto viene fuori, in brani come “Foaming At The Lid” e “Bruiser”.

Easy Prey – Teeth  [ USA | 16.02.2018 | Post Hardcore ]
Quanto mi trovo a mio agio di questi tempi in sonorità davvero precarie: sezione ritmica dritta come una strada, chitarra e voce distorte, industriali, a dirla tutta. Questi Easy Prey hanno mangiato pane e Albini (quello dei Big Black), sono stati battezzati dagli Unsane e dai Jesus Lizard. Il paragone più riuscito è quello con gli Unsane post 1995, con i suoni più critici e corposi. Un mattone dritto in faccia.

Girls Rituals – I’m Desperate [ Canada | 07.03.2018 | Electro Pop ]
Electro Pop totalmente coniugato in chiave Lo Fi, una versione di Grimes prima della fama internazionale che non si prende per nulla sul serio: Electroclash e cantato scazzatissimo da vera riot grrrl. Disco da non sottovalutare, con tantissimi spunti che accarezzano R’n’B, Hip Hop e Indietronica.

Peter Kernel – The Size of the Night [ Svizzera | 09.03.2018 | Art Rock ]
Una delle uscite più interessanti di questo primo trimestre del 2018. Un Art Rock/Punk che cerca di districarsi verso una psichedelia pop tra Flaming Lips e Portugal. The Men. Il paragone con i Sonic Youth è tanto azzeccato quanto alieno: ci sono certamente dei passaggi melodici e soprattutto la voce della cantante che portano in quella direzione, ma la magniloquenza costante conduce invece verso band come Swans e The Young Gods. Disco multiforme di cui ricordarsi quando ci sarà da stilare la fatidica classifica di fine anno.

Cuckoo – Big [ USA | 02.03.2018 | Slowcore ]
«C’è ancora della polvere.»
«Non levarla! Lascia tutto così com’è, lascialo ancora per un po’ imperfetto.»
Il pregio più grande che ha il Lo Fi è il suo più grande difetto: la pessima registrazione. I Cuckoo riescono a trasformare questi quadretti di vita quotidiana in lente riflessioni. Bedhead, Bluetile Lounge, Duster ma pure Seam e Low sotto certi aspetti. Insomma, Slowcore. Nulla di più, nulla di meno.

Purpur Spytt – Nitpick & Split [ Norvegia | 28.02.2018 | Post Punk ]
Le orgie dionisiache delle Slits avrebbero sicuramente avuto come figlie queste Purpur Spytt. Purissimo Post Punk a cavallo tra i ’70 e gli ’80, basso bello sbrodoloso, spoken word, chitarra e batteria minimali, dark synth, oppressione e claustrofobia. Paragonabili agli Exploded View e Cindy Lee, più come approccio che per le sonorità.

Rape Tape – Прочь [ Russia | 13.03.2018 | Noise Rock ]
Una band russa che non ha paura di deflagrare con tutto il rumore possibile e nello stesso modo centellinarlo e creare degli ambienti Industrial dove cementificarsi per l’eternità. Un EP di quattro pezzi che deve molto alla No Wave newyorchese e ai primi Swans, riuscendo ad essere al contempo disarticolato e ricco di groove.

Olsen Twinz – Rollercoaster [ Spagna | 13.03.2018 | Garage Rock ]
Gli spagnoli Olsen Twinz realizzano il loro primo lavoro: rumore di fondo e – sebbene in questo lungo marzo ci sia ancora spazio per la neve ed il freddo – questi ragazzi riescono a tirare fuori dal proprio Garage le tavole da surf e – sebbene l’Atlantico non sia il Pacifico – riescono a farci sentire l’odore della sabbia e del mare. Inutile dire che amano i Wavves, soprattutto quelli prima e durante King Of The Beach.

Last modified: 15 Marzo 2019