La Balena del Tamigi, l’album secondo di questa artista brindisina, Valentina Gravili, già due anni fa l’aveva messa ben in luce come un’ottima scheggia impazzita dentro e fuori l’underground. Ora torna “diversamente magnetica”, perfetta in una specie di controcanto personalizzato alle forme di specie della Polly Harvey “Pare che fuori pioverà”, “La mappa dei punti deboli del mondo” così come una versione isoscele che crea flash tra una Cristina Donà e una Meg sparuta e pensierosa “La saggezza è roba per giovani”, una personalità sonora vincente che l’artista rimette in piazza nel terzo disco della sua carriera, “Arriviamo tardi ovunque”, il disco che con pochi e assestati ascolti, la conferma nuova stella alternativa di questo capovolto inferno delle emergenze soniche.
Dentro c’è una voce – la sua – che è eterea, fatata, gorgheggiante, adattabile alle fumiganti nevrosi come nelle melodiche manciate che si consolidano man mano che la tracklist sgancia brani di assoluto piacere, mai derivativi e un pochetto lontani dal pop stratificato del precedente lavoro, trame e concetti che languono avvicinandosi a brume acustiche e senza la patina del lusso, che svolazzano, piroettano, pensano e affondano – immortalando – una interpretazione stupenda nelle sue molteplici facce. Un follow-up mediterraneo “Il finimondo”, stop & go southern acustici alla Ani DiFranco che percuotono la titletrack, nove tracciati co-prodotti da Max Baldassarre e fissati in buona parte con l’autoharp, brani che suggestionano potentemente, tracce che nascono per stupire e struggere, a volte fragili come la poetica ovattata della Donà “Mosca cieca”, a volte che riesuma i disegni d’alito invernale di una tenera Marta Redeghieri degli Ustmamò “Domenica mattina”.
Valentina Gravili distilla canzoni che hanno una marcia in più della consuetudine, una forte presenza femmina che fa coerenza e suono incantevole, niente è a caso, nulla è gettato, una bella (ri)scoperta che si è modificata nel tragitto come una ventata improvvisa rimanendo saldamente ancorata alle proprie e alte qualità. Piacciono i fiori slegati e vermigli? Allora è consigliatissimo al 1000%.
Arriviamo Tardi Ovunque Carbon Cook Records Valentina Gravili
Last modified: 30 Gennaio 2013