Spotify in Italia: forse la musica italiana si è svegliata dal letargo?

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Martedì 12 febbraio 2013, finalmente anche in Italia è arrivato il servizio di streaming musicale più fornito del pianeta, Spotify e noi non ci eravamo dimenticati di farvelo sapere.
Sembra che questo sia il mese delle innovazioni: le dimissioni del Papa, l’avvento di Spotify, il Festival di Sanremo, e ovviamente le tanto contestate elezioni.
Che finalmente anche l’industria musicale italiana si sia svegliata ed abbia aperto gli occhi? E’ pura fatalità che l’entrata in gioco di Spotify coincida proprio con Sanremo? Questo sarà un modo per combattere la pirateria e cambiare le abitudini di ascolto musicale degli italiani oppure no?
Una cosa è certa: l’Italia ha reagito alla notizia, infatti stamattina la mia mail è stata completamente intasata da messaggi di persone che hanno deciso di abbracciare  il nuovo servizio di streaming, ed ascoltarsi attraverso un unica interfaccia non solo la musica che già possiedono, ma anche un’infinità di altri artisti provenienti da tutto il globo.
Il vantaggio? Non aver bisogno di intasare il proprio PC con gigabyte di musica che forse nemmeno ascolteremo, utilizzare le app messe a disposizione per rimanere aggiornati sulle uscite musicali, conoscere nuova musica ed ampliare i propri orizzonti, avere una libreria musicale ordinata ed indicizzata.
Lo svantaggio? Sopportare i banner pubblicitari che a volte interrompono l’ascolto (ma si sa, nessuno regala niente per niente), ed avere sempre a portata di mano una connessione internet efficiente che, come tutti sappiamo, è ancora un miraggio per alcuni luoghi della penisola.
Nota per gli artisti: se deciderete di render disponibile la vostra musica su Spotify, sappiate che almeno in questo modo riuscirete ad ottenere un rientro economico (anche se misero) per ogni streaming di un vostro brano. Ricordate inoltre che in qualsiasi caso non c’è alcuna controindicazione nell’essere reperibili, in fondo si chiama visibilità, e se questa è unita alla parola condivisione, potrebbe essere un’arma vincente per riuscire a farsi conoscere maggiormente ed ampliare il proprio pubblico!
Sinceramente parlando, ho solo una cosa da dire sulla svolta tricolore di questo servizio musicale: Alleluia!

Last modified: 13 Febbraio 2013

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