Le società di gestione collettiva: torna la rubrica mensile di diritto della musica.
Con l’innovazione tecnologica sono aumentate le modalità e il numero di utilizzazioni delle opere (es: radio, tv, satellite, web..), rendendo impossibile ad Autori ed Editori il controllo e la riscossione diretta dei proventi derivanti da tali utilizzazioni. Partendo da questa esigenza, gli Autori hanno dato vita alle società di gestione collettiva (S.G.C.) presenti in tutto il mondo, per lo più con base nazionale (SIAE (IT), SACEM (FR), GEMA (DE), PRS (UK), SGAE (SP), ASCAP-BMI (US) ecc.).
Cosa sono le società di gestione collettiva?
Le S.G.C., sulla base di un mandato concesso dai titolari dei diritti (Autori o Editori), svolgono l’attività di intermediazione, concedendo licenze per l’utilizzo dei repertori (formati dalle opere degli Autori iscritti) in cambio del pagamento di un compenso da parte degli utilizzatori. Le somme raccolte vengono poi ripartite dalle società stesse tra gli Autori ed Editori iscritti. Le S.G.C. coprono i propri costi di gestione grazie alle quote annuali versate dagli Autori/Editori iscritti e alla trattenuta di una percentuale sui proventi riscossi (cd. aggio).
Dal punto di vista degli utilizzatori, le S.G.C. sono i referenti a cui rivolgersi per utilizzare lecitamente il repertorio degli Autori/Editori iscritti.
Nell’ambito musicale gli Autori/Editori possono affidare alla S.G.C. la gestione dei diritti patrimoniali; tuttavia, alcuni diritti come l’elaborazione, la modifica, la traduzione e la trascrizione implicano un intervento “invasivo” sull’opera pertanto non sono intermediati dalla S.G.C. ma sono gestiti direttamente dal titolare.
Le S.G.C. sono società nazionali che tramite reciproci accordi, garantiscono una rappresentanza degli associati in tutti i paesi del mondo; gli Autori/Editori possono così percepire i proventi derivanti anche dalle utilizzazioni che avvengono fuori dal territorio nazionale. Allo stesso modo gli utilizzatori possono facilmente ottenere licenze ed autorizzazioni d’uso di vasti repertori attraverso un’unica richiesta ed un unico pagamento.
La normativa attuale
Nel 2014 la direttiva europea “Barnier” ha stabilito la possibilità di scelta della società di gestione da parte del titolare dei diritti e rafforzato gli obblighi di trasparenza delle società con l’obiettivo di migliorare l’intero sistema di gestione. Fino al 2017, la gestione collettiva del diritto d’autore era caratterizzata in Italia dal monopolio della S.I.A.E. Società Italiana Autori Editori la quale era l’unica istituzione che poteva svolgere l’attività di intermediazione sul territorio nazionale. Con il recepimento di detta direttiva, il mercato italiano si è aperto, consentendo lo svolgimento di tale attività ai cosiddetti Organismi di Gestione Collettiva.
Attualmente in Italia operano due Organismi di Gestione Collettiva: la S.I.A.E. (Società Italiana Autori Editori) e L.E.A. (Liberi Autori Editori).
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Last modified: 23 Marzo 2020