I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
DUSTY MUSH – MODEST ALTERATIONS
[ 04.01.2021 | Francia | garage, fuzz, psych ]
Inauguriamo l’anno bandcampiano (che brutto neologismo, abbiate pietà) con un interessante trio francese, particolarmente indicato per chi ama il garage tirato e bello fuzzoso (sì, esatto, stiamo pensando proprio a Ty Segall). Davvero degna di nota la conclusiva Corrupted Meditation (già il titolo in effetti prometteva bene), una sinuosa suite psichedelica di oltre 7 minuti che vi farà viaggiare alla grande.
KATIA KROW – I’VE CALLED OFF THE SEARCH, I KNOW EXACTLY WHERE YOU ARE
[ 05.01.2021 | Dubai | ambient, drone, glitch pop ]
Su Rockambula siamo talmente internazionali che finiamo addirittura a Dubai, l’avreste mai detto? Il disco è un’esperienza sonora e sensoriale davvero intensa, chiaramente sound e minutaggio (la sognante titletrack supera addirittura i 14 minuti) chiamano ad un ascolto impegnato e non superficiale, ma se gli darete il giusto tempo sarà difficile non restarne affascinati.
HENRIK APPEL – HUMANITY
[ 08.01.2021 | Svezia | indie rock, cantautorato ]
La PNKSLM Recordings è un’etichetta svedese molto interessante e questa sua nuova uscita ne conferma l’assoluta validità. Secondo disco da solista per il musicista da Stoccolma, in passato molto attivo nella scena punk della capitale scandinava. Nove tracce scritte e arrangiate alla grande, con un certo taglio indie e in alcuni punti anche una spruzzata di garage (e con non poche reminiscenze 60s). Vi innamorerete di queste melodie.
HOW TO DE BEAD – LIGHTS AT THE ENDS OF TUNNELS
[ 08.01.2021 | UK | alt rock, shoegaze ]
Potevamo forse non innamorarci di uno con un moniker del genere? Ovvio che no, e difatti eccoci qua con questo giovane artista da Southampton. Alternative rock molto distorto che in alcuni passaggi sfocia quasi nello shoegaze e testi piuttosto tormentati: sì, siamo in territori molto 90s. Se vi piacciono gli Smashing Pumpkins dei bei tempi, Strangers è il brano che fa per voi.
PEARL CHARLES – MAGIC MIRROR
[ 15.01.2021 | USA | cantautorato, folk, psych ]
Secondo disco per l’artista losangelina; il debutto di tre anni fa fu già buono, ma questo pare ancor più a fuoco e non possiamo che gioirne. Cantautorato, alt rock, country, psichedelia: etichettatelo come preferite, il disco fila via che è una bellezza e non vi è un filler neanche a cercarlo col lanternino. Only for Tonight, What I Need, Don’t Feel Like Myself… ma cosa le citiamo a fare? Ascoltatevelo tutto. Vi piacerà.
WHITE FLOWERS – WITHIN A DREAM
[ 15.01.2021 | UK | dream pop, shoegaze ]
Duo inglese che propone un dream pop dalle tinte oscure: pare un cliché e forse sarà anche così, ma i quattro brani di questo EP meritano assolutamente l’ascolto. Arrangiamenti abbastanza minimalistici e atmosfere delicate e sognanti, la musica perfetta da ascoltare in questo interminabile periodo di isolamento. Da segnalare anche la conclusiva cover di un brano della cantautrice statunitense Cass Elliot aka Mama Cass.
HOSPITAL BRACELET – SOUTH LOOP SUMMER
[ 17.01.2021 | USA | Midwest emo, indie rock ]
Si parlava di cliché. Un gruppo dal Midwest americano che suona emocore non è certo una notizia da prima pagina ma noi ve lo proponiamo perché questo trio da Chicago ha tutte le carte in regola per far battere il cuore all’io nostalgico e adolescenziale che alberga in ognuno di noi. I riff ci sono tutti, così come anche i doverosi intrecci math di basso e batteria (vedi Happy Birthday), ma anche quando si rallenta un po’ la qualità resta davvero buona (e poi i testi, emocore fino al midollo).
AZMARI – SAMĀ’Ī
[ 22.01.2021 | Etiopia | jazz, afro funk, psych ]
L’album di debutto dell’artista etiope – uscito per l’interessantissima etichetta belga Sdban Records – è un vero trip sonoro tra afro funk, jazz, psichedelia, Anatolian rock. Un connubio perfetto che travalica generi e continenti e che vi terrà incollati all’ascolto in una sorta di ipnosi, ve lo garantiamo. Un viaggio davvero imperdibile.
ROSTRO DEL SOL – S/T
[ 29.01.2021 | Messico | hard rock, blues, psych ]
Hard rock, jazz, blues, psychedelia: di tutto e di più nel debutto – interamente strumentale – del quartetto messicano. Reminiscenze 60s e 70s come se piovesse, e del resto non potrebbe essere altrimenti, e in generale un senso di libertà sonora ed espressiva davvero impagabile. Fantastica anche la copertina, datele un’occhiata.
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Last modified: 4 Febbraio 2021