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Scarica gratis il nuovo singolo del progetto guidato da Caterina Dolci.
C’è un piano visibile: la nostra posizione nel mondo, lo spazio in cui ci muoviamo, i confini tracciati dal nostro quotidiano. E poi ce n’è uno invisibile, fatto di energie, forze, dinamiche millenarie che ci abbracciano come una ragnatela della quale non è facile percepire l’esistenza. Ma ci sono dei momenti in cui il rapporto con quel piano si fa più forte – per poco addirittura giunge a rivelarsi, confermando la sua presenza in tutto. Come capita alle ragnatele bagnate di brina che diventano visibili nelle fredde mattine invernali. Oppure come una lente che fa convergere su un singolo punto i raggi del sole, creando dal nulla (che nulla, evidentemente, non è) un fuoco. Noi ci muoviamo nel mondo, guidati dall’ispirazione, dagli eventi, dallo spirito di adattamento, dagli impegni. Ma c’è dell’altro. Echi di elettronica, di dub, un giro di basso ipnotico, una voce magnetica.
«Mia mamma, che è fisico, una volta mi spiegava che le antenne delle telecomunicazioni funzionano come delle lenti ottiche, o degli specchi, che riflettono le onde elettromagnetiche e le concentrano in un punto focale. E così, come un bambino sadico può bruciare una formica solo concentrando su di lei i raggi del sole con una lente, il fuoco di un’antenna può uccidere un uccellino o un altro animale che capiti in quel punto. Mi piace pensare ai meccanismi invisibili e inesorabili da cui dipendiamo – come le leggi dell’ottica, l’attrazione gravitazionale, o l’amore. Ogni giorno ci troviamo dentro, di fronte e tutt’intorno ad una struttura, che è il modo in cui funzioniamo, a cui non possiamo sottrarci né possiamo del tutto capire. Il fuoco della lente è una meditazione su questo punto cieco, che è la forza che ci trascina, la gabbia in cui siamo imprigionati e allo stesso tempo la nostra unica possibilità di essere liberi.»
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CREDITS
Testo: Caterina Dolci
Musica: Caterina Dolci, Vincenzo Parisi, Giacomo Carlone
Prodotto e mixato da Giacomo Carlone
Master: Andrea de Bernardi
Artwork: Caterina Dolci
Foto: Rosa Cinelli
BIO
dada sutra è il punto fermo di due forze opposte, a metà tra il vagito di un neonato e una scrittura antica,
tra un gesto anarchico liberatorio e la sapiente sedimentazione dei millenni. Il progetto, con base a Milano, è guidato dalla bassista e cantante Caterina Dolci (Bambole di Pezza), forte di un percorso personale e musicale eclettico e mutevole che tocca ambiti disparati come il punk e la musica da camera contemporanea.
Debutto a giugno 2022 con EP 1, dove sonorità graffianti si uniscono ad atmosfere oniriche, coinvolgendo anche il pianista e compositore Vincenzo Parisi (Kafka on the Shore), il batterista e produttore
Giacomo Carlone (Egokid, P L Z) e il percussionista Lorenzo D’Erasmo (Go Dugong).
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Last modified: 13 Novembre 2022
