I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
CHALK – CONDITIONS [EP]
[ 05.05.2023 | noise, post-punk | UK | autoprodotto ]
Dopo averne accennato già qui, è doveroso spendere due parole sull’atteso EP di debutto del trio di Belfast.
La band nordirlandese bilancia sapientemente ritmiche coinvolgenti in perfetto stile post-punk a bordate sonore lancinanti tipiche del noise; se da un lato è indubbio che tale canovaccio sia ormai ampiamente usato nella musica di questi anni, i Chalk hanno comunque l’attitudine giusta e i suoni adatti per ritagliarsi uno spazio nella scena contemporanea.
Tra gli highlights del disco impossibile non citare la drammatica e distorta Asking, così come la vagamente danzereccia Them (su cui vengono in mente, tra gli altri, i chiacchieratissimi Model/Actriz).
Buona la prima, decisamente.
PETROLIO – RESPIRA
[ 05.05.2023 | drone, experimental | Italia | Dio Drone ]
“Ci sono esperienze che lasciano il segno”: la frase che campeggia sulla pagina Bandcamp non potrebbe descrivere meglio questa uscita. Del resto, il progetto del musicista astigiano Enrico Cerrato è un vero e proprio viaggio sensoriale all’insegna dell’avanguardia e della sperimentazione, il tutto ammantato da atmosfere decisamente ansiogene e sospese.
La colonna sonora perfetta per una pellicola allucinata, decisamente uno degli ascolti più sperimentali e meno convenzionali in cui vi possiate imbattervi in questo mese.
DOE ST – STEPPING STONES
[ 11.05.2023 | alt rock, garage | Australia | Legless Records ]
Il connubio garage + Australia torna spesso in questa rubrica, complice anche l’interessantissimo lavoro che fa da anni la Legless Records.
Il nuovo album del quartetto proveniente da Rye segue il debutto dello scorso anno e suona esattamente come dovrebbe suonare un disco garage e alternative: melodico, godibile, divertente.
Dal riconoscibilissimo ritornello della title track alle melodie irresistibili di This Town, i trenta minuti e spicci del disco tengono compagnia in maniera impeccabile, aggiungendo qua e là anche non pochi rimandi a sonorità più affini ad alt rock, alt country e simili (vedi Black Lips e compagnia suonante).
BALANS – NIMA SMISLA
[ 18.05.2023 | post-punk, minimal wave | Slovenia | Kapa Records ]
“L’indie rock nella sua forma più minimale possibile”. È così che il trio di Lubiana si definisce, e in effetti tale descrizione rispecchia abbastanza fedelmente il suono della band slovena.
Nima smisla è il quinto album in studio e continua sulla falsariga dei lavori precedenti, con una certa predilezione per un post-punk scarno e senza troppi effetti speciali mischiato con un po’ di minimal wave.
L’ipnotica e suadente v množici ljudi è sicuramente uno dei punti più alti di tutto il disco, ma degne di nota sono anche la sbarazzina tko kot pepel e neznana vas, immersa in un’oscura atmosfera darkwave.
Un lavoro che potrebbe apprezzare chi adora Dry Cleaning e affini.
LAUREN EARLY – DON’T TAKE MY DREAM AWAY
[ 19.05.2023 | indie rock, cantautorato | USA | Danger Collective Records ]
Il debutto della giovane artista californiana si tiene in perfetto equilibrio tra melodie indie rock e intenti cantautorali, pescando a piene mani da una tradizione che negli ultimi anni sta vivendo una nuova fase di grande ricchezza e varietà.
Niente di troppo nuovo, quindi, ma i pezzi di Lauren Early sono decisamente orecchiabili e funzionano (il che, per un lavoro a tinte indie che esce nel 2023, è già un buon punto di partenza).
L’aspetto più interessante dell’album è rappresentato dalla sua anima profondamente slacker, un filone che, nel filo rosso ideale che lega Pavement e Courtney Barnett, continua ancora fieramente a dire la sua.
Una menzione particolare per le corpose chitarre di Never Knows Best e Shy Girl Twenty One. Sempre viva l’indie rock.
LOCKSTEP – ARRIVAL
[ 19.05.2023 | post-rock, shoegaze | USA | autoprodotto ]
Post-rock, shoegaze, doom, slowcore, drone: c’è un po’ di tutto nei sei brani che compongono il debutto del trio di Nashville. Se però siete amanti della sintesi, il termine che forse identifica al meglio le sonorità del gruppo del Tennessee è doomgaze, etichetta astratta e oscura che però di tanto in tanto torna utile.
E in effetti distorsioni e ritmi compassati sono il tratto distintivo principale del suono dei LOCKSTEP, connubio che li avvicina a Jesu, Midwife e simili.
Tra le atmosfere rarefatte di Hunger e le bordate di Swelter, i trenta minuti di questo lavoro potrebbero tenervi compagnia in non pochi pomeriggi passati in solitaria.
GLIA – HAPPENS ALL THE TIME
[ 26.05.2023 | shoegaze, noise pop | USA | Candlepin Records ]
My Bloody Valentine e Dinosaur Jr., Hüsker Dü e Guided By Voices: con queste premesse indicate dalla band stessa era impossibile non attirare l’attenzione di chi scrive, e infatti eccoci qui.
Il suono del quartetto di Houston è immerso interamente in atmosfere 90s, con quel connubio tra distorsioni shoegaze e melodie indie rock che funziona sempre, soprattutto se fatto con il cuore.
Se All the Time sembra in effetti un’ode alla carriera di Kevin Shields e J Mascis, la corposa Nosedive fa venire in mente le robuste e magnifiche chitarre degli Swervedriver. Cosa chiedere di più?
GUARDIAN SINGLES – FEED ME TO THE DOVES
[ 26.05.2023 | garage, post-punk | Nuova Zelanda | Trouble In Mind Records ]
Se ci siamo spinti fino in Australia, perché non arrivare anche in Nuova Zelanda? Questo mese l’Oceania ci porta in dote anche il nuovo lavoro di questo quartetto di Auckland, un disco divertente e divertito che mescola garage, punk e post-punk in maniera davvero godibile.
Dai ritmi trascinanti di Chad and Stacey alle melodie decisamente catchy di Manic Attration, passando per le sonorità misteriose e ossessive di Untied, United, l’ascolto è una vera goduria, perfetto per la bella stagione in arrivo (almeno qui, ché nell’emisfero australe la situazione è totalmente capovolta).
LOMA BAJA – PISCINAS VERTICALES
[ 26.05.2023 | psych, alt rock | Spagna | Spinda Records ]
Anche qui iniziano con i riferimenti citati dal gruppo stesso: Portishead e True Widow, Fugazi e Liars.
Già solo leggere questi nomi segnala come la band di Madrid sia dedita ad un suono caleidoscopico e variegato, sperimentale e misterioso.
Psichedelia, alt rock, kraut, indie rock: c’è un po’ di tutto nei quarantacinque minuti di questo interessantissimo debutto, con il quartetto iberico che si diverte nel mescolare e declinare a proprio piacimento le più svariate influenze sonore.
Un disco da viaggione totale, il consiglio è di ascoltarlo più e più volte per coglierne appieno tutte le varie sfumature.
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Last modified: 6 Giugno 2023