I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
BEEF – S/T
[ 04.08.2023 | garage, punk | USA | Feel It Records ]
Dopo qualche singolo e un ritorno nella natìa Cincinnati dopo essere passati dalla Virginia, il gruppo guidato dai coniugi Takoda e Ally Hortenberry ha dato alle stampe il suo primo lavoro.
L’album eponimo dei BEEF è diretto e concentrato: otto brani che non superano (quasi) mai i due minuti di durata, per un ascolto complessivo che tocca a malapena il quarto d’ora.
L’ambito musicale è quello che mescola garage e punk, non lesinando qualche bordata fuzz qua e là (vedi episodi come Lying to You e Quickie).
Se volete però il momento più hardcore del disco, la conclusiva titletrack è decisamente il pezzo che fa per voi.
JON RICHARDS – OUTSIDE IN
[ 04.08.2023 | ambient, post-rock, experimental | UK | Wrong Speed Records ]
Il debutto del musicista inglese condensa alla perfezione alcune delle influenze con cui l’ex chitarrista degli Hey Colossus (curiosità: anche loro sono tornati con un nuovo album proprio in questi giorni) si è di fatto formato: paesaggi ambient, atmosfere post-rock, sperimentazione liquida.
Tra field recordings amatoriali in posti solitari, il suono brulicante della vita in una foresta tropicale, sinuose onde marine e quant’altro, durante l’ascolto sembra davvero di fluttuare in uno spazio siderale inintelligibile e avvolgente.
Su Morning Devotional sembra davvero di ritrovarsi all’improvviso in piena Amazzonia: devo ancora sperimentarlo, ma svegliarsi con un sottofondo del genere non deve essere affatto male.
WATER MACHINE – RAW LIQUID POWER [EP]
[ 04.08.2023 | art punk, post-punk | UK | Upset The Rhythm ]
EP di debutto per il quartetto da Glasgow, il cui sound è caratterizzato principalmente da un art punk eccentrico e scanzonato, anche se non mancano soluzioni più affini a indie rock e post-punk, come nel caso del godibilissimo episodio di Stilettos.
Se in At the Drive In si flirta con con l’alt rock, la conclusiva Bussy è un minuto e spicci di punk “controllato”, a dimostrazione che, se vuole, la band scozzese sa anche aumentare i giri del motore.
Esordio ovviamente acerbo ma altrettanto interessante, noi nel dubbio li seguiremo ancora.
FACET – S/T
[ 11.08.2023 | noise rock, post-hardcore | USA | Hex Records ]
La Hex Records è un’altra di quelle realtà che spesso e volentieri ha fornito ottimi spunti a questa rubrica. Stavolta l’etichetta di Portland ci porta in dote il debutto dei Facet, efferato trio californiano che, neanche a dirlo, fa di noise e post-hardcore il suo credo viscerale.
La band di Oakland si serve di una sezione ritmica possente e tagliente per mettere in piedi un’impalcatura sonora solida e resistente.
Un brano come Yoga abbraccia appieno tutta la tradizione post-hc, partendo dai Drive Like Jehu del compianto Rick Froberg per arrivare ai recenti Sprain, ma degne di nota sono anche la veemenza sonora di Bury e la spigolosità mastodontica di Clothier.
RINGING – IS IT LIGHT OUT WHERE YOU ARE?
[ 11.08.2023 | shoegaze, slacker rock | USA | Candlepin Records ]
Diciamo che già quando avevo visto un membro della band indossare una maglia degli Swervedriver avevo pochi dubbi sul fatto che avrei adorato i Ringing, ma l’ascolto vuole sempre la sua parte e ovviamente le aspettative sono state pienamente ripagate.
L’EP della band di Brooklyn parte dalla classica tradizione shoegaze per addentrarsi in territori indie e lo-fi, pagando il giusto tributo al sempreverde filone slacker. Se siete stanchi dei soliti riferimenti, gruppi come They Are Gutting a Body of Water e Spiral XP possono essere dei nomi spendibili per inquadrare il lavoro.
Menzione d’onore per le chitarre iper saturate dell’iniziale Spiralbound, distorsioni e sentimenti à gogo.
MINOR CONFLICT – BRIGHT LIGHTS, DEAD CITY [EP]
[ 18.08.2023 | post-punk, experimental, neo-classical | UK | PRAH Recordings ]
Mi rendo conto che leggere le etichette “post-punk” e “neo-classical” una di fianco all’altra può disorientare, ma le sonorità sperimentali e sfuggenti del lavoro in questione sono piuttosto complesse da catalogare.
Quello dell’EP di debutto del trio di Bristol è un suono che parte dalla solita base post-punk made in the UK per poi evolversi in un miscuglio di influenze: si va dal jazz al neoclassicismo, non disdegnando incursioni nel folk più sperimentale. Una sorta di post-folk che può strizzare vagamente l’occhio ad alcune soluzioni di Black Country, New Road e HMLTD, il tutto declinato secondo un gusto davvero sui generis.
Se il buongiorno si vede dal mattino, band da seguire senza alcun tentennamento.
CLEMENTINE VALENTINE – THE COIN THAT BROKE THE FOUNTAIN FLOOR
[ 25.08.2023 | cantautorato, dream pop | Nuova Zelanda | Flying Nun Records ]
Il nuovo album del duo neozelandese prosegue sulla stessa falsariga dei lavori precedenti: un suono che mescola cantautorato, folk e dream pop, con una componente eterea sempre molto spiccata.
Se volete qualche nome di riferimento, possiamo pensare alle produzioni più dreamy di Weyes Blood e, forzando un po’, anche a un qualcosa che si posizioni a metà strada tra Tess Parks e Aoife Nessa Frances.
Le sonorità non sono certo le più scorrevoli del mondo, ma siamo al cospetto di un disco che, se ascoltato con la giusta dose di concentrazione, sa decisamente il fatto suo.
DEAD MAMMALS – DEAD MAMMALS 2
[ 25.08.2023 | noise rock, punk | UK | Trepanation Recordings ]
Tendenzialmente cerco sempre di rendere il più variegata possibile la selezione proposta in questa rubrica, ma a volte su alcuni generi mi scappa un po’ la mano e la cosa accade spesso con noise rock e derivati.
Detto questo, il secondo album della band di Rochester presenta un noise punk diretto e spigoloso in cui gli echi di Jesus Lizard e compagnia dissonante si fanno largo spesso e volentieri.
Tra il pathos sospeso di Chew the Fat, le sferzate hardcore di We Were Raised by Horses e le scorribande garage di Crawl, c’è sicuramente di che divertirsi.
PREWN – THROUGH THE WINDOW
[ 25.08.2023 | indie rock, cantautorato | USA | Exploding in Sound Records ]
Torno molto volentieri a scrivere di un’uscita della sempre valida Exploding in Sound: l’occasione mi è data dal debutto di Prewn, al secolo Izzy Hagerup, cantautrice del Massachusetts.
Il disco presenta un interessante tentativo di far coesistere intenti cantautorali e sonorità più tendenti all’indie rock. Il singolo Perfect World è un ottimo esempio di cantautorato misto a slowcore, mentre la convincente Alive è immersa in atmosfere più affini all’alt rock. Menzione di nota per la conclusiva Burning Up, brano più strumentale del lotto e in cui si esplorano anche territori vagamente trip hop.
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Last modified: 6 Settembre 2023