Guarda in anteprima il videoclip del primo estratto dal nuovo album in uscita a marzo.
Oblivion segna il ritorno di Paolo Messere col suo alias Blessed Child Opera, dopo una pausa durata sei anni, primo singolo ad anticipare il suo nuovo lavoro, Red Flags, che sarà pubblicato il 21 marzo 2024 su Seahorse Recordings.
Un brano passionale e appassionato, con archi campionati che costruiscono un climax potente attorno alla voce e al testo, che si aggrappa a speranze irrazionali, alla ricerca della scintilla che possa far rivivere una relazione, pur sapendola condannata all’oblio cosmico. C’è qui un romanticismo decadente e abissale, vicino al liricismo scarno di Sophia, allo spleen di The Smiths, ai ricchi arrangiamenti di Woven Hands.
Il videoclip, diretto ed editato dallo stesso Messere, è una collezione di immagini dal ragusano, in Sicilia, che come un paesaggio che fugge dal finestrino di un treno cattura perfettamente la transiente impermanenza insita in ogni cosa.
Il singolo esce ufficialmente venerdì 31 gennaio, ma potete già vederlo qui in anteprima.
GUARDA IL VIDEOCLIP
BIO
Blessed Child Opera è il progetto nato nel 2001 dalla volontà di Paolo Messere, sulla scia delle sue precedenti esperienze musicali: prima come cantante/chitarrista della noise band Silken Barb (un album per la Free Land Records di Catania, che riscuote ottimi consensi dalla critica e un importante riconoscimento nel libro “Post Rock” di Eddy Cilia e Stefano Isidoro Bianchi), poi come chitarrista e tastierista per la rinomata band francese Ulan Bator, per i tre tour promozionali dell’album Ego Echo.
Dopo queste importanti esperienze Paolo Messere decide di formare Blessed Child Opera, dando finalmente voce e forma a una delle sue principali fonti di ispirazione: i cantautori d’oltreoceano.
Il primo album nasce sotto la supervisione artistica di Amaury Cambuzat e viene pubblicato poco dopo in America da Loud Dust Recordings / BMI, riscuotendo entusiastici consensi da parte del pubblico e della stampa specializzata, segnalando subito Messere come una delle voci più significative di un certo folk dalle venature dark-wave.
Tra cambi di formazione e di residenza (Messere sposta l’etichetta di cui è proprietario, la Seahorse Recordings, dalla natia Napoli alla Maremma, dalla Sardegna alla campagna laziale fino all’ultima meta: la Sicilia) e stimolanti collaborazioni – tra le più note quelle con Marco Pezzenati, Giovanni Giugliano e Fabio Centurioni, tutti dell’Orchestra del Teatro S. Carlo di Napoli, con la cantante Carmen D’Onofrio, ex Argine e Maisie, con Valentina Cidda dei Kiddycar, Claudio Marino, ex 99 Posse e Bisca, e con membri di Trees, Goose e Marlowe – gli album successivi confermano Blessed Child Opera come una realtà di culto, autorevole e coerente nel suo percorso artistico.
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Last modified: 28 Gennaio 2025