Festival, rassegne, eventi e altre magie dell’estate live italiana.
In questo periodo di stop forzato per la musica dal vivo ho pregato il cielo di rendermi una fanatica del fitness: la felicità l’avrei riconquistata presto, non appena mi avessero consentito di andare a correre al parco. Ahimè, le mie preghiere non sono state esaudite: l’unica roba in grado di farmi correre continuano ad essere i festival con le line-up serrate, e il mio corpo si rifiuta di muoversi con andatura spedita se al termine del percorso non c’è un palco ad attendermi.
Chiacchierando con alcuni miei simili, con grande rammarico, mi sono resa conto che le chiusure istituzionali hanno avuto effetti più deleteri di quanto potevamo immaginare mentre ci stavamo ancora dentro: uno strascico inaspettato e paradossale che le ha convertite in clausure volontarie. Dopo mesi in casa siamo tutti inevitabilmente più pigri, più assuefatti agli schermi, alle versioni virtuali di qualunque cosa. Come se tutto il tempo speso sui social a dichiararci impazienti di tornare alla vita di prima avesse avuto l’effetto di incastonarci il culo sul divano di casa, ogni tweet un centimetro più in basso. È accaduto un po’ a tutti, anche ai migliori e più infoiati tra noi. Abbiamo smesso di sperarci.
Il primo passo verso la guarigione è ammetterlo. Ora però che gli eventi live ripartono – miracolosamente, e per lo più grazie alla passione di quelli che continuano a crederci e a fare, nonostante tutto – è il momento di metterci anche noi del nostro. Sì, è vero, non sarà esattamente come prima: niente ammucchiate sotto palco, forse ci toccherà ascoltare da seduti alcune robe che sarà durissima riuscire a non saltare in piedi sulla sedia, e al momento di limonare con un* sconosciut* sulla ballad di turno chiederemo di vedere il suo green pass. A volte forse il costo di un biglietto ci sembrerà eccessivo, ma capiremo facilmente che ora è inevitabile, che è l’unico modo per ricominciare. Provate semplicemente a chiedervi quanto vi è mancato tutto questo: sono certa che vi risponderete che ne vale la pena.
Per quanto riguarda me e l’unico sport della mia vita, da nord a sud l’estate italiana è piena di appuntamenti di quelli che mi mettono voglia di correre a perdifiato lungo tutto lo Stivale ed oltre pur di non mancarne neanche uno.
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Iniziamo dalla fine, dall’evento che da anni ormai chiude la bella stagione: dal 26 al 29 agosto a Torino, TOdays ha una line up da urlo, con tutti i nomi del momento, una rassegna che pesca il meglio del panorama nostrano e internazionale, dai black midi a Iosonouncane passando per Dry Cleaning, Teho Teardo e tantissimi altri.
Nella Capitale si inizia già dalla prossima settimana: anche se con qualche giorno di ritardo rispetto alle previsioni e con qualche slittamento, Villa Ada Roma Incontra il Mondo apre i battenti mercoledì 23 giugno con il concerto di Giancane, per proseguire nei mesi successivi con eventi per tutti i palati: Julie’s Haircut, Asian Dub Foundation, C’mon Tigre, Kokoroko, Vasco Brondi, Sons of Kemet, Arto Lindsay e la rassegna Rome Psych Nite, solo per dirne alcuni.
Ad altre latitudini, la crew di Ypsigrock è all’opera per garantire la 24a edizione del festival, dal 5 all’8 agosto come sempre nella splendida Castelbuono. “Tiny but Needed” è il mantra dell’anno: needed indubbiamente, ma avere ospiti già confermati come The Murder Capital lo rende tutt’altro che tiny.
[ 21.06.2021 | Purtroppo, a causa del perdurare della situazione di emergenza, non è stato possibile confermare la presenza della band irlandese. Per ora gli artisti annunciati sono Ásgeir, IOSONOUNCANE, Dardust, PONGO, COMA, Camilla Sparksss e Kristin Sesselja.]
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Al Circolo Magnolia di Milano ha preso il via “Un’Estate Italiana”, rassegna di musica e spettacoli dal vivo inaugurata il 4 giugno in occasione di “Mi Manchi” (ritorno post pandemia del MiAmi Festival), che si protrarrà fino a settembre: tra i tante performance previste, quelle di Lorenzo Senni, Jeff Mills con la sonorizzazione di “Metropolis”, Ministri, I Hate My Village, nonchè il live degli attesissimi Black Country, New Road.
Tra le tappe italiane del collettivo inglese c’è anche un appuntamento targato Spilla, nella Mole Vanvitelliana di Ancona; oltre a loro, i nomi già annunciati sono quelli di Ariete e Asgeir, tra luglio e agosto. Un po’ più a sud, anche in Abruzzo si torna a sperare grazie a Paesaggi Sonori in procinto di rivelare tutte le date da segnarsi: nel frattempo sappiamo già che il 30 luglio per l’area archeologica di Peltuinum passerà il tour di Niccolò Fabi.
A proposito di Cristina Donà, sarà lei il 7 luglio a chiudere il Lilith Festival della Musica d’Autrice di Genova, che giunge alla decima edizione: prima di lei, il 23 giugno Rachele Bastreghi in tour con l’album solista Psychodonna e il giorno successivo con Mara Redeghieri degli Ustmamò e il suo recital-concerto “Futura Umanità”.
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Storico caposaldo della stagione musicale pugliese, l’edizione 2021 del Locus Festival coinvolgerà più location, tra le più belle della regione: a partire dal 24 luglio, con il concerto di Venerus fra i vigneti della Tenuta Bocca di Lupo a Minervino Murge, fino a domenica 29 agosto, sull’inedito palcoscenico del sagrato della Basilica di San Nicola a Bari, dove si esibirà Andrea Laszlo De Simone.
Dal cantautorato di Samuele Bersani al carisma della narrazione di Fatoumata Diawara, fino al progetto “Uomini in Frac”, omaggio a Domenico Modugno da parte di un ensemble capitanato da Peppe Servillo: sono alcuni degli spettacoli che si alterneranno sul palcoscenico di Piazza Moretti a Sassari per Abbabula, dal 28 luglio al 3 agosto, che come sempre ai grandi nomi affianca la presenza degli artisti locali e la valorizzazione del territorio.
Giunto alla quindicesima edizione, il festival Tones of The Stones si trasforma invece in una vera e propria stagione e dà vita a “Tones Teatro Natura”, stabilendosi definitivamente in una cava di Gneiss ai piedi delle Alpi: un ex spazio industriale trasformato in un vero e proprio teatro stabile di pietra immerso nella Natura, un intero ecosistema dedicato alla ricerca artistica e al benessere individuale e collettivo. Tra i presenti il pianista ucraino Lubomyr Melnyk con l’opera multimediale “End of The World”, la violoncellista canadese Julia Kent e il collettivo torinese SPIME.IM. Dal 14 luglio al 5 settembre a Crevoladossola (VB).
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Last modified: 20 Ottobre 2021