Striduli riff, freddi giri di chitarra e forse anche un pò ancestrali (inteso come suono da garage) e uno cantato che molto probabilmente sarà approvato dagli Emperor, questa è la miscela che compone “From The Chasms Of Oblivion” il secondo disco dei blackster Asaru. Registrato presso i Rohlekeller Studio e prodotto dallo stesso Frank Nordmann, cantante e chitarrista del gruppo, “From The Chasms Of Oblivion” ha sicuramente il suo impatto forte al primo ascolto, ma ad esser sinceri, è un lavoro che a lungo andare stanca. Potremo cominciare dalla lunghezza delle tracce: la più corta, “Blind Obedience”, dura cinque minuti e 16 secondi mentre la più lunga è “World On Fire”,ovvero la traccia di chiusura dalla durata di sette minuti e quarantanove secondi, insomma, una bella mazzata finale per essere franchi. Il difetto di questo disco sta nell’ andazzo monotono e ripetitivo, come dicevo all’ inizio può incuriosire e magari piacere anche un po’, ma dopo un paio di ascolti il disco inizia a diventare pesante. Mostra indubbiamente la tecnica e le capacità dei membri del gruppo, ma se dobbiamo essere sinceri tutto il resto non fa impazzire. E’ chiaro che gli Asaru hanno capacità strabilianti e questa piccola steccata non influenzerà affatto, questo perché la band è più che attendibile ed il loro primo disco, “Dead Eyes Still See” lo può provare. In ogni caso spero si rifaranno con il prossimo lavoro.
Asaru Shwarzdorn Production The Chasms Of Oblivion
Last modified: 15 Ottobre 2012