Si chiama Coypu ed è la nuova band formata da Ben Chasny (ovvero Six Organs of Admittance, anche membro di Rangda, Comets on Fire, Badgerlore, 200 Years), Paul Beauchamp, Daniele Pagliero e Fabrizio Modonese Palumbo (Larsen, ( r )/ R in parentheses, Almagest!, Blind Cave Salamander).
Intrecci di chitarra, synth, bassi profondi e dulcimer per paesaggi sonori dai toni psichedelici ispirati alla vita fluviale delle nutrie dalle quali il gruppo prende il nome.
I concerti di Rimini (27 Giugno) e Torino (28 Giugno) saranno I primi in assoluto della band che presenterà l’EP di debutto Of Tails and Whiskers in uscita per la nuova etichetta italiana Neon Caffè Produzioni al quale seguirà entro fine anno un album per la prestigiosa etichetta inglese MIE Music.
redazione Author
Nasce la nuova band Coypu. Musica dall’acqua.
La Velocità degli Anni: il primo EP degli Uffici di Oberdan
È uscito lo scorso 16 giugno, per l’etichetta Dischi Bervisti, “La Velocità degli Anni” degli Uffici di Oberdan, trio Alternative Rock di Treviso. Un EP composto da cinque tracce di chitarre graffianti, bassi ruvidi e batterie che nascono dal Punk Rock americano. Tutto questo per creare un tappeto sonoro su cui si distende la voce, a volte urlata e a volte accarezzata, cantata rigorosamente in italiano. Le tematiche trattate e sviscerate tramite il cantato sono molteplici ma si ricollegano tutte al tema principale dello scorrere inesorabile del tempo in un mondo sempre più concentrato su culture dell’indifferenza e dell’isolamento. A partire dal mese di giugno potrete goderveli anche in versione live per il tour di promozione del disco. L’album è disponibile in free download al seguente link:
gliufficidioberdan.bandcamp.com/releases
Recensioni | luglio 2015
A Place to Bury Strangers – Transfixiation (Shoegaze, Noise, 2015) Voto 7,5/10
Tra ossessioni, distorsioni e deliri, il quarto lavoro della band newyorchese si proclama punto fermo e di riferimento per lo Shoegaze/Noise contemporaneo. Album notevole.
Simon James Phillips – Blage 3 (Drone, Free Improvisation, 2015) Voto 7/10
Il genio minimalista australiano mette insieme un supergruppo per realizzare quest’opera in due parti per quasi due ore di droni e minimalismo. Un lavoro che ovviamente potrà essere apprezzato solo dagli amanti del genere, tra i più estremi per la difficoltà di ascolto, ma che saprà ripagare profumatamente chi avrà il coraggio di penetrarlo.
Telestar – Così Vicini Così Lontani (Alt Pop, Cantautorato, 2015) Voto 7/10
Se i Telestar vi conquistano al primo ascolto è perché sono squisitamente Pop, è vero, ma è anche perché sono stati abili nell’analizzare magistralmente il sound dei The National e nel rimodellarlo perché aderisse perfettamente alla lingua italiana. Una furbizia che gli perdoniamo, ma solo perché il risultato finale è notevole.
Chihei Hatakeyama – Moon Light Reflecting Over Mountains (Ambient Drone, 2015) Voto 6,5/10
Chi ha da sempre coltivato la passione musicale per il Sol Levante, sa benissimo quanto quella terra sia aperta alla sperimentazione. Hatakeyama è proprio uno dei maestri della sperimentazione Ambient; artista iper prolifico che tuttavia non raggiunge certo qui il suo culmine creativo.
Michele Maraglino – Canzoni Contro la Comodità (Cantautorato, 2015) Voto 6,5/10
Quando saremo abbastanza vecchi da aver bisogno di qualcosa che ci ricordi come sono stati i nostri trent’anni ci verrà in aiuto Michele Maraglino, cantautore tarantino trapiantato a Perugia, con le sue liriche ironiche e l’inquietudine Punk di arrangiamenti complessi ma mai eccessivi.
Olla – A Serious Talk (Noise Pop, Alt Rock, 2015) Voto 6,5/10
L’originalità non è forse il tratto peculiare delle composizioni dei piemontesi Olla, formazione Alt Rock che sceglie il cantato in inglese, ma senza dubbio il loro disco di esordio si lascia ascoltare con facilità tutto d’un fiato, conquistando con riverberi melliflui e un’attitudine Grunge e nostalgica.
Il Ballo delle Castagne – Soundtrack for Unreleased Herzog Movie (Prog, World Music, 2015) Voto 6,5/10
In questa colonna sonora immaginaria il sestetto Prog costruisce atmosfere cupe ed evocative, tra suggestioni cinematografiche ed echi mediorientali. Musicalmente intrigante ma con recitati non eccelsi, rimane comunque un viaggio interessante, inquietante ed esotico.
Gnac – Adesso (Cantautorato, Pop, Folk, 2015) Voto 6,5/10
Un declamare irritante penalizza un disco che sulla carta incuriosisce. Si salvano i suoni (freschi) e le melodie (accattivanti), oltre ad un barlume di saggezza aforistica che viene però oscurato dal peso asfissiante del luogo comune (“K2”).
Lef – New Vague (New Wave ) Voto 6,5/10
Non solo musica, ma anche cinema (Nouvelle Vague e cinema italiano degli anni ’50 e ’60), ispirazione per la stesura di testi e non solo. La band salernitana affonda le radici nella New Wave di stampo italiano (Diaframma), e lo fa bene, in maniera dichiarata ed inequivocabile, senza aggiungere troppi elementi di contaminazione.
Van Hunt – The Fun Rises, the Fun Sets (Neo Soul 2015) Voto 6/10
Il ritorno del Neo Soul dell’artista di Dayton è un inno alla voglia di libertà che tuttavia non convince fino in fondo. Poco coraggio, tanti rimandi e troppe canzoni che sulla distanza finiscono per annoiare.
Ritorna il Varvara Festival di Torino. L’Oscurità non è mai stata così splendida.
Ritorna, dal 17 al 20 settembre 2015, il Varvara Festival, l’appuntamento musicale che ha sede del CAP10100. Ideato dall’omonima associazione, il Festival prende il nome dallo spirito della defunta principessa Barbara Belosel’skaja, morta nel 1792 ad appena 28 anni e soprannominata dagli spirtitisti Varvara (ritratta, scolpita in una statua soprannominata “La Velata”), che sembra si aggiri ancora tra le mura del cimitero alla ricerca di qualche bel giovane da ammaliare e portare con sé nella tomba. L’idea del Festival è dunque quella di ammaliare, affascinare ed appassionare il pubblico conducendolo in un flusso creativo e partecipato che abbia l’obiettivo di lasciare un segno reale.
Il Varvara Festival ha uno stile oscuro, etereo, estremo, quasi austero: Industrial, New Wave, Dark Wave, Elettronica, Experimental, Noise saranno alcuni dei generi musicali che si alterneranno sul palco. La line-up è al completo e tra i numerosi ospiti nazionali ed internazionali spiccano i Larsen (band Noise per antonomasia, vantano una miriade di collaborazioni, dagli Swans agli Einsturzende Neubaten) che presenteranno il loro nuovo album Of Grog Vim; Paolo Spaccamonti (nome di punta della scena Noise-Drone italiana), che ha da poco pubblicato il suo ultimo disco Rumors; Cindytalk, progetto solista di Gordon Sharp (cantante, autore e musicista scozzese, già presente nel primo album dei This Mortal Coil e Cocteau Twins) che si presenterà con le poesie elettrificate che lo hanno reso celebre in questi ultimi 30 anni; Ancient Methods (tra New Wave EBM e Techno, è l’uomo del momento, lavora a stretto contatto con Regis con il quale ha il progetto Ugadan Methods); William Bennett aka Cut Hands (fondatore dei White House e padre del Power Electronics); Violet Poison (il live di uno dei producer più interessanti della scena Industrial-Noise-Techno contemporanea); Fukte (un Noise maker estremo supportato dal collettivo Noise Delivery), Boston 168 (accoppiata fresca di release sulla label americana Enemy Records che presenta un live dirompente e completamente analogico), i Purpha, (russi, cantano e suonano canti tibetani tra mantra e Noise), Al Jazzeera (una Jazz band che fonde suoni nordafricani e mediorientali con una forte attitudine Noise) e tanti altri.
Ma Varvara Festival non è solo musica, è anche arte, spettacolo, dj set, teatro, opere e manufatti che hanno un occhio rivolto alle creazioni future ma solide radici piantate nei vecchi capisaldi dell’arte applicata. All’interno delle cripte della cappella verrà ospitata la mostra IMAGO, un’esposizione di fotografie, illustrazioni e video-proiezioni in linea con l’oscurità circostante. La mostra è a cura di Irene Gittarelli, una giovane artista torinese e sarà visibile tutti i giorni durante gli orari di apertura del festival.
Altre info e programma completo li trovate al sito http://www.varvarafestival.com/ ed alla pagina facebook https://www.facebook.com/varvarafestival?fref=ts
Premio Cinematografico Palena – VIII Edizione
Il Premio Cinematografico Palena celebrerà la sua ottava edizione che si svolgerà dal 7 al 14 Agosto 2015 a Palena (Ch) località turistica molto conosciuta in Italia ed all’Estero (bandiera arancione Touring Club Italiano) ubicata nel cuore del Parco Nazionale della Maiella. Si tratta di un premio per cortometraggi e videoclip che nella precedente edizione ha registrato la partecipazione di oltre 650 opere di registi provenienti dalla nostra penisola e dall’estero. Ciò costituisce la conferma che ormai l’evento si è affermato e consolidato a livello nazionale ed internazionale. Nel 2014 ha avuto anche come partner ufficiale dell’evento il sito www.ilcorto.eu, l’enciclopedia dei cortometraggi e numerosi altri media partners. Il premio è dedicato a due illustri figli di Palena: Ettore Maria Margadonna e Perry Como ed ha l’ambizione di onorare la loro grandezza nei settori del cinema, dello spettacolo e della musica leggera. Ettore Maria Margadonna è nato a Palena da una antica famiglia possidente palenese: soggettista e sceneggiatore di numerosi film, è stato uno dei primi ad intuire ed a trattare in numerosi articoli e libri la potenza e la grandezza del cinema come espressione di arte, individuandone, anche da grande economista qual era, anche la relativa validità economica e la sua potenza quale metodo di comunicazione e di aggregazione sociale. Perry Como (i suoi genitori erano di Palena ed emigrarono negli Stati Uniti): una pietra miliare nella storia della musica mondiale che per tanti anni ha mantenuto il record del maggior numero di copiedi dischi venduti ed ha calcato il palcoscenico di tutti i più grandi teatri del mondo, fino a diventare grande star del piccolo schermo televisivo.
La manifestazione non è limitata a argomenti convenzionali, ma a tematiche libere ed è aperta a tutti, per incentivare, promuovere, sostenere e valorizzare il cortometraggio non solo come espressione di arte cinematografica, ma anche come elemento propositivo per la soluzione dei problemi che attanagliano la società moderna in ogni settore, senza limiti o indicazioni di aspetti e/o argomenti predeterminati. Valorizzare il cortometraggio quale prima espressione artistica e culturale, affermazione dei valori della vita, della pace, della conservazione dell’ambiente, della potenza della natura e dell’uomo. Le precedenti edizioni hanno visto non solo la partecipazione e premiazione dei più grandi artisti del settore, ma anche di giovani che si affacciano per la prima volta in questa nuova esperienza.Il 2014 ha registrato anche la presenza dell’attore hollywoodiano Randall Paul, che, oltre ad avere parole di notevole apprezzamento per l’organizzazione e la validità del progetto, ne ha incoraggiato il suo proseguimento con numerosi utili consigli.L’incantevole cornice del Complesso Teatrale “Ettore Maria Margadonna” e il Castello Ducale “Sordello di Goito” (secolo XI), ospiteranno anche mostre, presentazione di libri e convegni sul mondo del cinema.
Le categorie dei premi sono le seguenti
Premio “Il Corto.eu” ‐ miglior corto
Premio “Regione Abruzzo” Ettore Maria Margadonna ‐ migliore sceneggiatura originale
Premio “Comune di Palena” Perry Como ‐ migliore commento musicale
Premio “Associazione Culturale Palenese”‐ migliore regia
Premio miglior videoclip “FlashSound”
- Al primo classificato Miglior Corto, il premio ” bronzo Castello Ducale Sordello di Goito di Palena”
- Al primo classificato Migliore Regia il premio “ bronzo bassorilievo Castello Ducale Sordello di Goito di
Palena”
- Al primo classificato Migliore sceneggiatura originale ‐ Ettore Maria Margadonna, il premio
“ bronzo Castello Ducale Sordello di Goito di Palena”
- Al primo classificato Migliore commento musicale – Perry Como , il premio “ bronzo bassorilievo Castello
Ducale Sordello di Goito di Palena”
- Al primo classificato Migliore Videoclip – FlashSound, il premio “bronzo bassorilievo Castello Ducale
Sordello di Goito di Palena”
- Altri premi (lavori ed opere degli artigiani e degli artisti locali)
A tutti i partecipanti verrà consegnato una pergamena di attestato di partecipazione al concorso.
Il Presidente dell’Associazione Culturale Palenese (ideatrice e organizzatrice dell’evento) Ins. Giuseppe Delfini ha dichiarato
“ Sono estremamente felice di veder realizzato anche questo anno il Premio Cinematografico Palena, soprattutto perché ha dato e dà lustro ed onore alla nostra cara e tanto amata Palena. Il nostro paese ha dato i natali ad Ettore Maria Margadonna ed ai genitori di Perry Como. Con questo nostro premio intendiamo ricordarli soprattutto per incoraggiare i giovani a percorrere, senza alcuna paura, la strada della cultura e dell’arte. E’ appena il caso di sottolineare anche i risvolti socio-economici che l’intera manifestazione ha avuto ed ha per Palena e per l’Abruzzo. Il successo internazionale ed intercontinentale delle passate edizioni ci fa ben sperare per il futuro, con uno sguardo già proiettato alla decima edizione, prevista per il 2017”
Palena (Ch), Giugno 2015
MOLTO IMPORTANTE:
La scadenza èfissata per il 30 giugno ma per i lettori di Rockambula la estendiamo fino al 15 luglio… per info contattare press.marcovittoria@premiocinematograficopalena.com
A Safe Shelter: oggi “People”, il nuovo singolo
Viene pubblicato oggi sul soundcloud dell’artista e dell’etichetta, “People” il nuovo singolo di A Safe Shelter. Il brano, a cavallo tra Beat e Ambient, anticipa il nuovo lavoro che vedrà la luce in inverno e condensa la personale suggestione dell’artista scaturita da un periodo di intensi spostamenti che l’hanno portato ad osservare ed immaginare tutte le vite e le storie celate dietro ai viaggi di ciascuno, ogni giorno.
Il Video della Settimana: Il Boom – “Jazz Club”
Un tempo Tom si incontrava con Jerry e l’infinito scontro diventava una pace. L’incontro scontro era inseguimento, era rivoluzione, era inventiva di trappole e congegni di cattura arrangiati con mezzi di fortuna. Parafrasando tutto questo nel linguaggio della musica e di chi fa davvero questo mestiere, Il Boom è un progetto che ricalca molto questa scena: un autore, Eugenio Ciuccetti, un paroliere, un uomo di scrittura, un produttore discografico che ha dato parola alla voce di canzoni finaliste di premi di grande critica come il De Andrè oppure di grandi gala come Sanremo. Dall’altra parte della stanza, inseguito ed inseguitore, c’è un pianista Jazz a capo di un quartetto di tutto rispetto, un autore anche lui ma di suoni e di musiche prestati ai film e ai documentari, alla televisione, anche quella poco italiana. La scrittura di una canzone d’autore che deve necessariamente incastrare i suoi intenti e il suo spirito nelle ritmiche di un intricato ricamo di bel Jazz, che a tratti diventa Swing, dove raccolgo strada facendo rimasugli di fusion presa con il contagocce e senza mai esagerare, dove inaspettatamente trovo suoni poco naturali (pur essendolo) che descrivono una scena quasi “Elettronica ed Industriale”. Si intitola Così Come ci Viene ed è un esordio per questo incontro di veterani del settore. Un disco che prende vita in un fumoso “Jazz Club” (tanto per citare il primo singolo estratto), uno di quei posti di periferie americane degli anni ’60 da cui partire per fare il giro della città…non del mondo. In fondo abbiamo una sola notte di tempo prima che giri la ruota.
Trovate il video di seguito ed in homepage per tutta la settimana:
Owen Pallett: unica data italiana
21 LUGLIO 2015– MARINA DI RAVENNA – HANA BI
Ingresso gratuito
Torna in Italia dopo cinque anni per una data esclusiva sulla spiaggia dell’Hana-Bi di Marina di Ravenna il talentuoso violinista e cantautore polistrumentista canadese. Owen Pallett nella sua carriera ha suonato viola e sintetizzatore negli Arcade Fire di cui è arrangiatore e compositore, e collaborato tra gli altri, con R.E.M., Grizzly Bear, Caribou, The National, Franz Ferdinand, Duran Duran, Beirut, Robbie Williams, Snow Patrol, The Last Shadow Puppets, Titus Andronicus e Mountaingoats. Nel 2014 è stato nominato agli Oscar per la colonna sonora del film di Spike Jonze “Her”, scritta proprio insieme a Will Butler degli Arcade Fire.
Torna dal 12 al 15 agosto il Rock Your Head festival
Riconquistare gli spazi e restituire loro nuova linfa e nuova vita. Creare punti di contatto tra le energie creative presenti sul territorio e sinergie con le forze artistiche che provengono da indefiniti altrove. Nato nel 2008 a Montebello di Bertona (PE) dalla forza di volontà e dalla passione di un gruppo di ragazzi sempre più consapevoli delle criticità e delle potenzialità del territorio, torna con tali intenti il Rock Your Head festival pronto a scuotere gli animi dal 12 al 15 agosto 2015. In attesa di svelare il programma completo, l’organizzazione rende note le attività e la line up delle prime due giornate e ne annuncia una gustosa anteprima prevista per sabato 4 luglio presso la libreria TIBO: a partire dalle 18 aperitivo in collaborazione con “Cignale – agriturismo & società agricola” che proporrà un menu con prodotti locali e che sarà accompagnato da djset. Alle 22.00, il live della band Surf Garage romana John Canoe, formatasi nell’autunno del 2009 dall’unione di Jesse Gemano’ (voce e chitarra), Stefano Padoan (voce e batteria), da subito riconoscibili per le loro melodie disinvolte ma d’effetto che mischiano Surf al Garage Rock più Punk e alternativo.
Il 12 agosto il festival si prepara ad accogliere i partecipanti sin dal primo pomeriggio con l’apertura del Belomonte Social Bar, offrendo la possibilità di sistemarsi nell’area camping in piena tranquillità. Durante la serata la scelta delle due band che si esibitanno sul Camping Stage va a privilegiare la scena emergente. I Voina Hen sono infatti una band proveniente dall’amena Lanciano che ha da poco pubblicato il primo EP Finta di Niente, interamente autoprodotto e diretto artisticamente da menti malate di Manuele Fusaroli (Luci della Centrale Elettrica, Zen Circus, Nada, Nobraino, Management del Dolore Post-Operatorio ecc.) e Marco Di Nardo (Management Dolore Post-Operatorio). Nella primavera del 2014 iniziano le registrazioni del loro primo disco ufficiale, sempre al seguito della folle accoppiata Di Nardo-Fusaroli. Saranno inoltre protagonisti della serata i Bee Bee Sea, mantovani dall’attitudine Garage che puntano dritti al cuore, senza lasciare scampo, attaccando ritornelli che teletrasportano nel Big Sur californiano per poi, inconsciamente, scaraventarti a Manchester o Nashville. Se i Black Lips fossero nati in terra d’Albione forse suonerebbero così. Il loro omonimo disco d’esordio esplosivo e straordinariamente maturo per questi tre ragazzi cresciuti laddove la provincia mantovana si incunea nel bresciano, frutto di una lunga collaborazione con il T.U.P. Studio di Brescia dove, sotto la direzione di Bruno Barcella e Alessio Lonati, hanno cesellato e arrangiato il disco, nella romantica convinzione che ogni brano dovesse risultare un singolo.
Il 13 agosto invece inizieranno le diverse attività permanenti parallele ai concerti: sin dalla mattina infatti sarà aperta l’area ozio letterario in collaborazione con la libreria Tibo che gestirà una libreria ambulante a cielo aperto durante tutte le giornate del festival, con presentazioni di libri e reading, e con un nuovo spazio dedicato alle streetarts, ci saranno giochi ed intrattenimenti per il pubblico più giovane e si realizzerà la programmazione Rock Your Earth con produttori locali e workshop sulle pratiche del villaggio sostenibile. Dal primo pomeriggio aprirà anche l’area ludica adiacente al Social Bar con giochi ed intrattenimenti disparati. I concerti avranno inizio alle 17:30 con l’esibizione di The Blues Against the Youth, progetto solista di Gianni TBAY, che si esibisce da solo suonando simultaneamente chitarra, voce, grancassa, hi-hat, kazoo e l'”invisibile rullante di ferro”. Nel 2008, dopo vari anni di esperienza nella scena Hardcore Metal internazionale con il suo gruppo The Orange Man Theory, il musicista romano fonda questa one man band per tributare alcuni ascolti di un tempo che non ha mai abbandonato. Inizialmente ispirato dai suoi eroi Country Hank Williams, Merle Haggard e David Allan Coe, The Blues Against Youth sincretizza varie influenze, passando dal riff rock ’70 dei Led Zeppelin, Lynyrd Skynyrd e Grand Funk Railroad, attraverso il Blues primitivo dei padri del delta, andando verso qualcosa di fangoso e travolgente. L’esibizione sarà seguita da un djset che preparerà il pubblico alla programmazione serale ed all’apertura del mainstage con tre band dall’approccio sperimentale e dalle profonde influenze Shoegaze, Darkwave e Psichedeliche: l’apertura sarà di Felpa, progetto solista nato dall’esigenza espressiva di Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax, che trae ispirazione tanto dall’Italia musicale di fine anni ’90 quanto dall’Inghilterra musicale di inizi anni ’90, ma volendo guarda ancora più indietro nel tempo. Infine sarà la volta degli headliner The KVB, duo inglese formato da Nicholas Wood & Kat Day: come un sogno ricordato in maniera confusa, si mescolano nella loro musica i riverberi tipicamente Shoegaze con una produzione elettronica minimale. Un progetto avviato con una serie di Ep in vinile e cassetta prima di giungere al primo full-length, Always Then del 2012. Altri due album arrivano l’anno successivo (Immaterial Visions e Minus One), il secondo dei quali rivisita materiale già edito in cassette ad edizione limitatissima. Nel 2014 il duo registra a Berlino le tracce del proprio Ep Out of body, collaborando per la prima volta con il batterista Hoe Silworth, meglio conosciuto per il suo lavoro con gli Stereolab. In chiusura i ritmi tribali, cerebrali ed ipnotici dei Warias, progetto che vede dietro la produzione artistica Matteo Salviato bassista di The Soft Moon, band capitanata dallo statunitense Vasquez.
Evento Facebook https://www.facebook.com/events/847436652007734/
Sito http://www.rockyourheadfestival.com/
Pagina Facebook https://www.facebook.com/rockyourheadfestival?fref=ts
Indie Rocket Festival: conferenza stampa
Anche Rockambula ha voluto essere presente alla conferenza stampa di introduzione all’Indie Rocket Festival, importante evento musicale abruzzese giunto alla sua dodicesima edizione che da sempre attira migliaia di giovani da ogni parte d’Italia. E c’è persino chi viene dall’estero attirato dal programma della manifestazione che in passato ha ospitato anche grandi nomi quali Laua Veirs, The Red Krayola, Archie Bronson Outfit, These New Puritans, Gang Of
Four, Poni Hoax, Ulan Bator e tanti altri che non menzioniamo solo per motivi di spazio. Riportiamo di seguito gli interventi degli assessori del comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo, Giacomo Cuzzi e Adelchi Sulpizio, del “deus ex machina” del festival, Paolo Visci, e di una sua stretta collaboratrice, Daniela Santroni.
Giovanni Di Iacovo: “L’Indie Rocket Festival ritorna nel Parco Caserma Di Cocco dopo alcuni anni di esilio forzato; esso è uno dei festival più importanti che abbiamo in questa regione per diversi motivi. Io gli sono molto affezionato sia perché lo frequento dalle prime edizioni sia perché è nato dalla passione di
un ragazzo, Paolo Visci, che organizzava concerti nei locali della nostra regione con gruppi anche stranieri che ad un certo punto ha realizzato il suo sogno: realizzare un festival completamente dedicato ai generi musicali a lui più affini partendo dal basso. Ora la sua creatura è cresciuta nel tempo, aggiungendo associazioni e volontari, rappresentando una cosa talmente sincera, nuova ed interessante per questa città e questa regione e diventando uno degli appuntamenti musicali indipendenti più importanti della nostra penisola. L’Indie Rocket Festival attrae infatti anche molti turisti e questa è una cosa da non sottovalutare perché spesso perdiamo la dimensione di ciò che facciamo e quando un’idea o un progetto come questo fa venire macchine e pullman da fuori vuol dire che supera il dna locale ed è di interesse nazionale. Questa edizione sarà, a mio avviso, fra le più belle in assoluto, non tanto per il programma quanto per la location scelta; tutto ciò è stato possibile grazie anche alla collaborazione con l’assessore al turismo e con l’assessore ai parchi pubblici che hanno così sfatato il mito che non è possibile fare cultura nei parchi. Siamo riusciti con non pochi sforzi però a riportare questa realtà nel luogo migliore per godercelo al meglio”
Giacomo Cuzzi: “Quello dell’Indie Rocket è un graditissimo ritorno, in una location importante, in una zona che però non è solita ospitare eventi. Noi abbiamo un budget purtroppo molto ristretto ma siamo riusciti nonostante ciò ad organizzare in un anno oltre 350 manifestazioni e quest’estate abbiamo un programma degno di questa città. Siamo riusciti ad intercettare il dinamismo delle nuove generazioni attraverso grandi appuntamenti come questo; sarà una stagione infatti molto ricca di eventi e sono molto contento che essa inizi proprio con l’Indie Rocket che contribuirà a rivitalizzare la vita locale”.
Paolo Visci “L’Indie Rocket si regge grazie al lavoro gratuito dei volontari e ad una rete di sponsor locali che ci supportano e che comunque non risponderà neanche al 10% del nostro budget complessivo (che è in questo momento intorno ai 40000 euro); voglio però pubblicamente ringraziare i tre assessori qui presenti per il supporto datoci. Oltre a una campagna di sensibilizzazione nei confronti del luogo che ci ospita abbiamo subito pensato anche a un’apertura gratuita al pubblico fino alle nove di sera; la nostra idea era che fino a una cert’ora il parco dovesse essere fruibile da tutti; successivamente ci sarà un biglietto di soli cinque euro o un abbonamento alla tre giorni di dieci euro ; abbiamo inoltre previsto una fitta rete di eventi collaterali perché ormai il nostro pubblico è cresciuto, ha prole e quindi siamo attrezzati anche con attività per i bambini (previste dalle cinque alle otto di sera); la parte musicale inizierà invece alle sette di pomeriggio e andrà avanti fino all’una circa, orario previsto per l’headliner; farà eccezione la domenica la cui chiusura è prevista per la mezzanotte e un quarto circa. Ci rendiamo conto che il parco sorge in una zona fortemente urbanizzata ed abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze dei residenti, rivolgendo il palco e le casse verso il lato di Viale Pindaro; non ci dovrebbero essere polemiche di nessun tipo ma ormai ci siamo abituati; cercheremo di evitarle grazie anche al lavoro dei ragazzi dello staff (tutti volontari). Noi lo definiamo un festival senza headliner, è ovvio che con budget più alti si sarebbero potute fare anche altre scelte, ma anche noi abbiamo nomi di richiamo all’interno di un circuito alternativo ed indipendente; ricevo ogni giorno complimenti per quanto riguarda la line up che è una delle più interessanti proposte qui in Italia e che viene scelta insieme agli altri ragazzi dello staff”
Adelchi Sulpizio: “Ringrazio innanzitutto tutti gli organizzatori; quando sono venuti a portarmi quest’idea ne sono rimasto subito attratto ma ho avuto anche un po’ paura, per via della location, su cui hanno pesato alcune scelte dell’amministrazione locale; mi è stato garantito però che sarà lasciata migliore di come verrà trovata inizialmente; da parte nostra abbiamo già predisposto tutte le opere di manutenzione; abbiamo poca disponibilità economica ma abbiamo anche 56 parchi (dalla scorsa settimana ne abbiamo infatti uno in più) che vengono dignitosamente mantenuti; l’immagine di parco che abbiamo noi è quella di un luogo aperto alla collettività e a questi eventi; non mancherò di presenziare anche io perché ricordo che quando ero più giovane suonavo pure io”
Daniela Santroni: “Io credo che l’Indie Rocket Festival non è un patrimonio dell’umanità ma della gioventù; in dodici anni per noi è stato importante conoscere decine e decine di ragazzi che lavoano in veste di volontari ad ogni edizione; ognuno di essi infatti si riconosce all’interno dello spirito del festival, donando sé stesso e partecipando anche alle decisioni importanti; questa cosa è un valore aggiunto molto prezioso per noi e sicuramente un fattore unico nel panorama regionale ed extraregionale; parliamo infatti di circa cinquanta unità (a cui si aggiungono ogni anno una ventina) che ci mettono passione e cuoe in ciò che fanno non solo durante la tre giorni ma anche durante il periodo precedente al festival”.
Riportiamo qui di seguito il programma completo dell’Indie Rocket Festival 2015:
26 Giugno
LA BATTERIA 19:00
SONIC JESUS 20:00
MESSER CHUPS 21:00
TUBELIGHT 22:00
LAY LLAMAS 23:00
ZOMBIE ZOMBIE 00:00
27 Giugno
LILIA 19:00
YOUAREHERE 19:45
YAKAMOTO KOTZUGA 20:50
NIAGARA 21:55
POPULOUS 23:00
ELEKTRO GUZZI 00:05
28 Giugno
YES WE JAM + Guests 19:00
MVSATT&DEDB 21:00
GO DUGONG 22:05
DEBRUIT 23:15
Per informazioni:
https://www.facebook.com/indierocketfestival
Tweets by IndieRocketFest
http://www.youtube.com/IndieRocketFestival
http://vimeo.com/indierocketfest
https://www.linkedin.com/in/indierocketfestival
https://plus.google.com/u/0/114887929569937259424
http://instagram.com/indierocketfestival
I Traditori – “Parquet” [VIDEO]
“Parquet” è il video del primo singolo de I Traditori, gruppo pop dell’Appennino romagnolo, come amano farsi chiamare loro. Il clip del brano, disponibile da oggi su YouTube è stato girato dal fotografo Pietro Bondi e anticipa l’uscita, prevista per il 7 luglio, del disco di debutto Novità.