redazione Author
Century – Beast [FREE DOWNLOAD]
Su Rockambula da oggi trovate il free download esclusivo di “Beast”, nuovo singolo degli emiliani Century, estratto dal loro ultimo lavoro in studio, Zenith.
Tagua – Sincronisia [STREAMING]
Sincronisia è il titolo dell’esordio autoprodotto dei Tagua, in uscita il prossimo 13 gennaio, che da oggi potete ascoltare in anteprima esclusiva su Rockambula.
Susanna Stivali @ Museo delle Genti d’Abruzzo, Pescara 15/12/2016 [PHOTO REPORT]
Voce, elettronica, improvvisazione e interazione con il pubblico: sono questi gli ingredienti del concerto che Susanna Stivali ci ha proposto nella suggestiva cornice del Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo nel penultimo appuntamento di “Solo al Museo”: canzoni appartenenti a differenti mondi e stili musicali come pretesto per un viaggio attraverso le diverse possibilità e sfumature che lo strumento voce porta con sé, narrazione, invenzioni sonore, propulsione. Il Jazz inteso come luogo dell’improvvisazione è il punto di partenza di un percorso che arriva fino alle melodie popolari della tradizione italiana, al Folk e al Pop.
Susanna Stivali si è imposta negli ultimi anni come uno dei nuovi nomi del Jazz italiano. Si è esibita in importanti festival in Italia e all’estero, come Umbria Jazz Winter, Baronissi Jazz e l’International Folk Music Festival di Boston, e ha collaborato con artisti del calibro di Lee Konitz, Miriam Makeba, Chico Buarque De Hollanda, Fred Hersch, Jaques Morelembaun, Aaron Goldberg e Rita Marcotulli.
[foto di Antonello Campanelli]
Niccolò Fabi, il tour di Una Somma di Piccole Cose questa domenica a Sulmona
Dopo il grande successo del tour di presentazione di Una Somma di Piccole Cose, il disco di Niccolò Fabi uscito ad aprile di quest’anno per Universal Music Italia, la scorsa settimana è partito da Udine il nuovo tour teatrale del cantautore romano.
Questa domenica 18 dicembre sarà a Sulmona, al Teatro Maria Caniglia, con la collaborazione del Soulkitchen e il patrocinio del Comune di Sulmona.
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Con oltre 20 date in auditorium, teatri, anfiteatri e prestigiose location all’aperto il tour di presentazione di Una somma di Piccole Cose è stato un grande successo, che ha registrato il tutto esaurito, e in cui Niccolò Fabi ha messo ancora una volta in luce la sua trasversalità, emozionando, divertendo e commuovendo il proprio pubblico grazie a uno spettacolo in cui al centro c’è sempre la musica.
Un concerto intimo, ma solo all’apparenza, che si rivela energico, coraggioso e musicalmente pieno e che ha convinto pubblico e critica. Un viaggio di oltre due ore che ha inizio con le canzoni del nuovo disco e prosegue con alcuni tra i brani più amati di tutto il suo repertorio ormai ventennale.
Nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio Niccolò ripartirà in tour e anche per questi nuovi concerti coinvolgerà sul palco il cantautore Alberto Bianco e la sua band, composta dai musicisti polistrumentisti Damir Nefat, Filippo Cornaglia e Matteo Giai, perché, come afferma lui stesso, la musica che sostiene altra musica è insieme libertà e speranza.
Ex-Otago @ Tipografia, Pescara 07/12/2016
Mercoledì 7 dicembre 2016, gli Ex-Otago fanno tappa per la prima volta a Pescara per presentare il nuovo album Marassi. Il concerto si apre con il singolo “I giovani d’oggi” per proseguire tra brani vecchi e nuovi, accompagnati da un pubblico divertito che canta e balla dall’inizio alla fine del live, che si conclude con “Cinghiali Incazzati”.
Scorre con leggerezza, questo concerto degli Ex-Otago, che nel corso di quasi 15 anni si rinnovano senza forzare il loro cambio di rotta. Il talento melodico che contraddistingue la band genovese dagli esordi tiene insieme questa manciata di canzoni fatte di synth e anni 80 tocca il suo culmine quando parte la bellissima cover di “The Rhythm of the Night” e nel bis con “Quando sono con te”.
Per un’ora e trenta sono tutti contagiati dalla musica dolce-amara degli Ex-Otago. Un concerto leggero, ma sincero, in cui i primi a divertirsi sono quelli sul palco.
Erica Mou @ Museo delle Genti d’Abruzzo, Pescara 01/12/2016 [LIVE & PHOTO REPORT]
Con la consueta invidia aquilana mascherata da spocchia, mi dirigo di forza in terra pescarese per il MagFest – Festival di donne nel teatro contemporaneo. Il menù per la giornata del primo dicembre prevede una combo musicale distante per intenti, provenienze e finalità ma con le medesime cura e ricercatezza. Da un lato Doriana Legge, cantautrice e compositrice aquilana, che porta sul palco la sua sonorizzazione elettronica dell’unico film in cui vediamo Eleonora Duse, nota in questi lidi più per le sue frequentazioni che per il suo innato talento. Dall’altro lato Erica Mou, al secolo Erica Musci, pugliese trapiantata a Roma che per l’occasione raccoglie in uno spazio buio, intimo e quasi confidenziale la sua personalità e la sua chitarra.
La performance di Doriana avviene in un auditorium, il Petruzzi, tanto brutto quanto acusticamente impeccabile e ad accoglierla trova un pubblico discreto ma attento che non si risparmia dal fare domande che coinvolgono la Doriana Legge compositrice come la Doriana Legge docente di teatro.
La location della Mou è assai accattivante, una sorta di antro volutamente lasciato buio, due palloncini, una chitarra e lei. Poco più di una ragazza solo sulla carta d’identità. La profondità dei suoi testi ben si bilancia con l’ironia frizzante ma mai sopra le righe della sua persona. L’esecuzione è perfetta, suoni talmente puliti da sembrare quasi semplici eppure mai banali tanto da chiedersi come mai non sia ancora riuscita ad ottenere la notorietà che vantano alcune illustri colleghe. In controtendenza Erica si mostra timida mentre si esibisce e incredibilmente socievole nello sciorinare piccoli racconti e aneddoti sul suo ragazzo, sulla nonna o sul cambio di vita geografica e musicale. Un live ‘sottovoce’ ma mai noioso che regala ai presenti un’esecuzione de “L’Edera” di Nilla Pizzi che avrebbe emozionato anche lei e al contempo delle piccole sperimentazioni acustiche con un bicchiere colmo d’acqua e un cucchiaino.
Il nome dell’evento, che è lo stesso della sua ultima fatica musicale, a posteriori, sembra quasi un invito deciso. Tienimi il posto.
Bad Dinosaur – The Stone [FREE DOWNLOAD]
Su Rockambula il free download esclusivo di “The Stone”, nuovo singolo dei Bad Dinosaur, quartetto bresciano che viaggia tra il Rock’n’Roll anglosassone dei 70’s e il Garage Punk dei primi Clash., in attesa dell’EP di esordio (Bites) atteso per il 1° febbraio prossimo.
Preoccupations @ Quirinetta, Roma 24/11/2016 [LIVE & PHOTO REPORT]
Tempo di politically correct anche nella musica, e così i già Women e i già Viet Cong si presentano al pubblico romano con la nuova denominazione d’origine controllata, Preoccupations [Quand’erano ancora i Viet Cong, noi di Rockambula avevamo avuto il piacere di incontrarli già al Primavera Sound 2015]. Per essere sicuri di aver fissato il concetto nella mente chiamano così anche l’ultima fatica che presentano in tour. Preoccupations, l’album, non mi aveva impressionato molto ed era necessario effettuare una verifica sul campo per confermare o smentire l’idea. Preoccupations, il gruppo, si presenta in una sala semi deserta se si escludono fotografi e “quelli che scrivono per le webzine”. Evidentemente il cambio di nome deve aver seminato gli hipster dell’ultim’ora.
Bastano un paio di canzoni per capire che i canadesi hanno l’attitude del gruppo emergente che non sfonda mai, teste basse, poche interazioni con i presenti, a tratti sembrano quei nerdoni che si fissano con il suono, a tratti sembrano quei timidi che hanno il timore di alzare lo sguardo e di incrociarlo con quello inquisitore di chi li ascolta e a tratti sono quei soggetti che suonano perché piace a loro, come fossero soli nel garage di casa del bassista. Chi entra a concerto iniziato ha l’impressione costante che siano il gruppo spalla e che stiano per smettere da un momento all’altro. Non hanno fan di nicchia e nemmeno affezionati. Troppo melodici per gli amanti degli albori, troppo psichedelici per i tristoni, troppo strumentali per le fashion blogger. E questo è il loro punto di forza. Tra gli ascoltatori trovi il tipo con la maglia dei Bauhaus vicino al tizio con i risvoltini rimbalzato al Goa e la ragazzina con i capelli blu e la matita scura ripassata tre, quattro volte intorno agli occhi.
Durante il live, nella loro esecuzione, ci ritrovo la voce del tipo degli Editors ma anche il Nick Cave dei Birthday Party, St. Vincent, i Blonde Redhead, i Jesus and Mary Chain e la cattiveria dei My Bloody Valentine in un’accozzaglia (cit.) che è peggio dei sostenitori del No al referendum. Il suono disarmonico mal si sposa con le luci gestite da una capra ubriaca che ha appena rubato i faretti al Luneur Park. Punta di diamante, quota “bellezza” e menzione d’onore vanno al batterista, preciso, veloce, pulitissimo e maestro di bacchette.
Nel complesso un concerto intimo che ti lascia quella sensazione vibrante nelle ossa. Non di quelli che te ne vai fischiettando il bis ma di quelli che te ne vai e pensi “ma che bombetta atomica era”? E vorresti risponderti ma ti fischiano ancora le orecchie.
Lisa Giorè – Le vie dell’insonnia
Partiamo col dire che non siamo di fronte al capolavoro dell’anno ne tantomeno è questo un disco degno di nota. Uno di quei tanti traguardi che si rendono preziosi più sul lato personale che non su quello pubblico. Lisa Giorè è alle prime armi con un lavoro di dieci inediti personali e avvolgenti, scuri come si legge da più parti forse perché i testi affrontano tematiche assai intime e “negative” come ansia, insicurezze, depressioni. Non sono testi digeribili e diretti sarà anche per la pressante ritmica che in molti tratti li conduce al limite tra filastrocche e momenti quasi parlati. Ci sono belle melodie dal gusto femminile (e questo ci piace moltissimo), ci sono belle soluzioni, alcuni brani sembrano pesanti e ad un immediato riascolto devo dire che si rivelano interessanti… Probabilmente tutto il lavoro merita qualche possibilità in più e penso proprio di concederglielo. Le Vie dell’Insonnia è un disco Pop dai sapori acustici, poca Elettronica fatta salva l’ultima traccia dal titolo “L’Effetto del Vento” in cui è proprio la Giorè a camuffarsi “vento” almeno per una notte. E se “Lo Stato Attuale delle Cose” oppure “Aria di Tempesta” o ancora “Sabbia” o singoli come “Danza Macabra” sembrano istintivamente somigliarsi nella fattura, sguscia dal tutto il singolo de gregoriano “Scarse prospettive”, estivo, anzi primaverile, dove l’amore viene raccontato da prospettive (appunto) poco serene e speranzose ma decisamente concrete (perché anche un decidere di smetterla con questa recita alla vita di coppia può avere un retrogusto di serenità e di sviluppo), il tutto con colori adolescenziali e sapori appena “latini” di cui la rete ci regala un video ufficiale che, come tutto il lavoro, non viene premiato da una chissà quale livello di fattura. Insomma Lisa Giorè gioca le sue carte che prima di tutto sono sincere e poi sono autentiche e senza filtri. Almeno questo ci arriva ed è sicuramente questo il premio che ci sentiamo di dare a chi prova a dire la sua. Per il resto la strada – come per tutti – è in salita… Chissà che sia anche buono il fiato per mettersi in cammino.