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Tortoise @ Cap 10100, Torino, 27/05/2016

Written by Live Report

Tortoise sbarcano a Torino in un caldissimo venerdì sera di Maggio.  Sede dell’evento è il Cap 10100 (il concerto è però organizzato dal meno capiente  sPAZIO211 e da TOdays Festival), altro locale sul fiume della città ma sulla sponda  opposta rispetto al Magazzino sul Po ed ai famosi Murazzi.
Quando entro in sala, intorno alle 21,40, saranno presenti una cinquantina di persone abbondanti e sotto il  palco trovo il gruppo dei soliti noti, quelli che ci si vede sempre in prima fila durante i live nei posti più piccoli del comunque non immenso Cap, dove  in passato nonostante la scontata presenza simultanea è spesso capitato di non riuscire  a trovarsi.
Così, mentre la sala va riempiendosi (non sarà sold out ma credo ci mancherà molto  poco) di pari passo con l’aumento della temperatura al suo interno, si riescono a  scambiare due piacevoli chiacchiere (l’argomento principale ve lo lascio indovinare)  che ci portano all’ora x: le 22,30.

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Eccolo, il combo chicagoano per la prima volta davanti ai miei occhi, con quella marea di strumentazione che i 5 polistrumentisti portano con loro sul palco: al centro due batterie che si guarderanno negli occhi per tutta la durata del concerto ma che flirteranno realmente solo durante “High Class Slim Came Floatin’ In” e “Gigantes” e per non più di un paio di minuti a brano, dietro di loro una postazione di synth ed una tastiera, lateralmente vibrafoni, marimbe, ancora synth, senza ovviamente dimenticare basso e chitarre.
Durante l’esibizione gli avvicendamenti alle varie postazioni saranno numerosissimi ed ovviamente saranno i brani tratti da The Catstophist a fare la parte del leone nel corso di una scaletta che andrà comunque a pescare anche da lavori meno recenti pur non proponendo nulla dai primi 2 dischi, con dispiacere che accomuna un po’ tutti per quel che riguarda il loro zenit Millions Now Living Will Never Die e che invece risulta sicuramente più individuale per quanto concerne l’omonimo esordio che personalmente preferisco al più celebre (e comunque prezioso) TNT, d’altronde il quintetto sul palco ha cominciato a lavorare insieme proprio nel 1998 anno della loro terza e più famosa fatica.

P1060243 (635x640)Il live parte con la title-track dell’ultimo album che dal vivo guadagna in calore ed è seguita dal cubismo sintetico di “High Class Slim…” (che come tutti i brani del live tratti da Beacons of Ancestorship andrà a guadagnare punti rispetto al disco) primo dei due brani con doppia batteria, in questo caso con John McEntrie e John Herndon seduti uno di fronte all’altro (dei 3 batteristi, includendo dunque anche Dan Bitney, risulterà essere McEntrie il più presente allo strumento, nonché il più sorridente e caloroso dei 5 sul palco, ma questo è un altro discorso), il brano è indescrivibile, come si può descrivere la perfezione? La band suona che è una meraviglia, il pubblico già bello caldo per ragioni climatiche oltre che per l’assenza di almeno un minimo d’aria condizionata o di un paio  di ventilatori da soffitto, si scalda ancor di più.
Poi arrivano il gustoso (dal vivo ancor di più) Funk di “Hot Coffee” e soprattutto quella “Shake Hands With Danger” che per chi scrive è il loro più bel brano post 1998 e che rappresenta perfettamente la loro grande coralità ed anche dal vivo si conferma, facendoci godere dei magistrali arrangiamenti della band e del perfetto dialogo tra le  parti in questo seducente brano dalla grande percussività e dal forte sapore  d’Indonesia; di seguito la seconda perla di The Catastophist quella “Yonder Blue” che  orfana della voce di Georgia Hubley perde però gran parte del suo fascino risultando  niente più che una ballata strumentale, neanche delle migliori considerando che  strumentisti abbiamo sul palco questa sera.

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Intanto, per evitare di morire dal caldo e per darvi dunque anche la possibilità di leggere questo report, mi sposto a fondo sala dove la porta d’ingresso, aperta sull’atrio con le finestre spalancate, regala un leggero soffio d’aria ritonificante.
Da qui mi godo la seconda parte della scaletta che trova i suoi momenti migliori nei perfetti incastri di “Gigantes” e nella ballata minimale e jazzata “The Suspension Bridge  at Iguazu Falls” con la solita splendida sezione ritmica qui con vibrafono in primo piano, oltre che con un gran lavoro di Jeff Parker alla sei corde.
Ritornato in qualche modo nel mondo mi rituffo davanti approfittando della breve sosta pre-bis.
Al rientro sul palco i Tortoise ci sbattono in faccia un altro momento di una grandezza  e di una bellezza sovrumana, l’esplosione di “Prepare Your Coffin”, il suo pathos, i suoi magistrali saliscendi, dal vivo questo brano ti entra dentro come non pensavo potesse accadere, vorresti non finisse mai, fanculo al caldo! Continuate a suonarmelo, per sempre…
Altra pausa, brevissima, e secondo encore, questa volta più rilassato con una “The Clearing Fills” perfetta per introdurre “I Set My Face to the Hillside” brano che parte facendo venire in mente un qualche western morriconiano per poi evolversi in una  giostra percussiva (anche qui con vibrafoni in primo piano) marchio di fabbrica di una  band che lascia il palco, questa volta definitivamente, tra le urla e gli applausi sinceri del  pubblico.

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Il suono dei Tortoise live risulta perfetto, come su disco, ma in qualche modo più asciutto, e questo è un bene, perché soprattutto i momenti più statici risultano meno manieristici ed in qualche modo più ricchi di una vitalità latente nell’ascolto su disco. Signori, il pubblico questa sera ha avvertito nell’aria sentori di Stereolab, di Neu!, di Weather Report, di Portishead, di Battles, di Cul de Sac, di Soft Machine…ha ascoltato Jazz, Free Jazz, Dub, Kraut, Experimental, Fusion, Trip Hop, Minimal…come suonano i Tortoise? Che genere fanno? Rassegnatevi, continueremo a non saperlo,  anche perché tutti gli stili sopra citati sono eseguiti in un modo assolutamente peculiare  ma con grandi contaminazioni.
Finché questa band sarà capace di offrire serate del genere fatevi bastare il fatto che facciano Musica, con la M maiuscola, e che la suonino (dal vivo ancor di più)  veramente come pochissimi altri e senza mai risultare scontati nemmeno nei momenti  più “semplici”.

Per i più curiosi ecco la tracklist della serata (spero indovinata, il caldo non ha aiutato): “The Catastrophist” \ “High Class Slim Came Floatin’ In” \ “Hot Coffee” \ “Ox Duke” \ “Dot/Eyes” \ “Shake Hands With Danger” \ “Yonder Blue” \ “Eros” \ “Gigantes” \ “Ten-Day  Interval” \ “The Suspension Bridge at Iguazu Falls” \ “At Odds with Logic”

Encore 1: “Prepare Your Coffin” \ “Crest”
Encore 2: “The Clearing Fills” \ “I Set My Face to the Hillside”

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XIXA in tour in Italia

Written by Eventi

Il deserto ha una sua frequenza, un suono che puoi sentire solo nelle lande desolate dell’Arizona. Questo è ciò che suonano gli XIXA (US): una cumbia rock e psichedelica originaria di Tucson. La band è capitanata da Brian Lopez e da Gabriel Sullivan già membri dei Giant Sand. A febbraio è uscito il loro primo LP: Bloodline.

Queste le date italiane confermate:

16-07 // SEZZADIO (AL) // Bliss Beat Festival @ Cascina Bellaria
30-07 // MANDREA (TN) // Mandrea Music Festival
18-08 // ARIANO IRPINO (AV) // Ariano Folk Fest

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Marta sui Tubi, Estate 2016 in Tour

Written by Eventi

I Marta sui Tubi sono tornati in aprile con il singolo “Amico Pazzo” e l’atteso nuovo album “LOSTILEOSTILE”. Dopo un fortunato giro nei club, il tour entra ora nella sua fase estiva con un fitto calendario di date già confermate.

07/04 Roma “Quirinetta”
15/04 Pordenone “Il Deposito”
16/04 Bologna “Locomotiv”
22/04 Milano “Serraglio”
06/05 Santa Maria a Vico (CE) “SMAV”
13/05 Torino “HiroshimA Mon Amour”
20/05 Cisano Bergamasco (BG) “Senza Far Rumore Festival”
21/05 Molfetta (BA) “Eremo Club”
27/05 Cagliari “Ateneika”
01/06 Bologna “Biografilm Festival”
04/06 Pegognaga (MN) “PegoRock”
24/06 Romano di Lombardia (BG) “Festa della Musica”
01/07 Biella “Reload Sound Festival”
02/07 Vittorio Veneto (TV) “Rock 4 AIL”
07/07 Bosco Albergati (MO) “Mondiali Antirazzisti”
09/07 Pavia “Molecole Fest”
15/07 Rapolano Terme (SI) “TV spenta”
27/07 Genova “Palco sul Mare Festival – Porto Antico”
30/07 Catania “Qubba”
12/08 Piateda (SO) “Rock and Rodes”
13/08 Brescia “Festa Onda d’Urto”
14/08 Montefiascone (VT) “Festa del Vino”
21/08 Sant’Omero (TE) “Salvami Musica”
26/08 Castelnuovo d’Assisi (PG) “Riverock Fest”
16/09 Tonadico (TN) “Sot Ala Zopa”

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Chi suona stasera – Mini guida alla musica live | Giugno 2016

Written by Eventi

“Chi suona stasera?”. Sarà capitato ad ogni appassionato di musica live di rivolgere ad un amico o ricevere dallo stesso questa domanda. Eh già, chi suona stasera? Cosa c’è in giro? Se avete le idee poco chiare sugli eventi da non perdere non vi preoccupate, potete dare un’occhiata alla nostra mini guida. Sappiamo bene che non è una guida esaustiva, e che tanti concerti mancano all’appello. Ma quelli che vi abbiamo segnalato, secondo noi, potrebbero davvero farvi tornare a casa con quella sensazione di appagamento, soddisfazione e armonia col cosmo che si ha dopo un bel live. Ovviamente ci troverete dei nomi consolidati del panorama musicale italiano ed internazionale, ma anche tanti nomi di artisti emergenti che vale la pena seguire e supportare. Avete ancora qualche dubbio? Provate. Non dovete fare altro che esserci. Per tutto il resto, come sempre, ci penserà la musica.

APPALOOSA
01/06@Piattaforma del Parco, Montecarotto (AN) con Paperoga e Temple of Deimons per Micron Festival
21/06@Officina Giovani, Prato
23/06@Tempio Voltiano, Como per Wow Music Festival (l’evento avrà durata di 3 giorni, dal 23 al 25 Giugno ed il programma day by day è attualmente in fase di definizione)
La Math band di Livorno, autrice del buon BaB a fine Febbraio, prosegue il suo tour che durante questo mese li porterà a suonare anche in Svizzera, Austria e Germania.

PEINE PERDUE
03/06@C.S.A. Grotta Rossa, Rimini
04/06@Circolo Dong, Recanati (MC)
06/06@Forte Fanfulla, Roma
Il duo Cold Wave formato da Stephane Argillet e Coco Gallo porterà questo mese in Italia le sue nebulose architetture per il tour di presentazione del nuovo Nuit Blanche, uscito lo scorso 15 Maggio.

NIAGARA
04/06@Golena San Massimo, Padova (per Summer Student Festival – Je t’aime)
06/06@Parco del Cavaticcio, Bologna (per Indie Pride – Indipendenti contro l’omofobia) con LIM e Giungla
12/06@Palazzo dei Congressi, Roma (per Spring Attitude Waves) con TOKiMONISTA,
Jolly Mare, Dardust e LIM
Le trame acquatiche del duo torinese, freschi della pubblicazione di Hyperocean nostro disco del mese di Maggio, saranno presenti durante questo mese in svariati festival e sempre in ottima compagnia.

FIRE! ORCHESTRA
05/06@Area Sismica, Forlì
09/06@Teatro delle Alpi, Porto Sant’Elpidio (FM)
10/06@Cortile del Broletto, Novara (per Novara Jazz Festival)
Il Jazz più Free, il Rock più Avant, il trio dei Fire! guidato dalla mente e dal sax di Mats Gustaffson nella sua versione arrichita (si arriva fino a 28 elementi totali) da artisti provenienti prevalentemente dalla scena Impro Noise scandinava. No, questo ensamble non lo dovete proprio perdere.

DURAN DURAN
05/06@Teatro Greco, Taormina (ME)
07/06@Ippodromo delle Capannelle, Roma (per Rock in Roma)
08/06@Arena, Verona
10/06@Ippodromo del Visarno, Firenze
12/06@Summer Arena, Assago (MI)
Nuovamente in Italia con 5 date del loro Paper Gods Tour, se ancora ci fosse chi vuole sposare Simon Le Bon, ma anche per nostalgici e soprattutto per gli amanti del genere.

PROTOMARTYR
07/06@Spazio 211, Torino
08/06@Circolo Magnolia, Milano
Da Detroit il Punk Noise della band di Joe Casey, un piccolo culto nel suo genere, per 2 imperdibili date a supporto di The Agent Intellect, loro ultimo disco, uscito nel Luglio dello scorso anno

DEFTONES
07/06@Live Club, Trezzo sull’Adda (MI)
Sicuramente da segnare in agenda l’appuntamento con la band originaria di Sacramento che sarà in Italia per un’unica data per promuovere Gore, loro ultimo lavoro uscito recentemente.

SUUNS
08/06@Monk Club, Roma
09/06 Hana-Bi, Marina di Ravenna (per Beaches Brew) con Go Dugong, Ninos du Brasil e altri
La band canadese sarà nel nostro paese con le sue sonorità sperimentali che portano con sé buone dosi di Rock, Kraut, Psichedelia e Post-Punk, il loro ultimo Hold/Still è stato prodotto dal Re Mida John Congleton (Joanna Newsom, St. Vincent, Anna Calvi, Chelsea Wolfe)

TUXEDOMOON
08/06@Cinema Nuovo, Vergato (BO) (per Infrasuoni Festival)
10/06@Black Hole, Milano
Storica band della New Wave più intelligente e sperimentale, ancora oggi capace di sfornare dischi di gran livello, in Italia per portarci dal vivo lo storico Half-Mute affiancato ad altri successi, oltre che, immaginiamo, a proiezioni che nonostante la recente scomparsa del loro visual artist Bruce Geduldig saranno comunque sicuramente di gran livello. Assolutamente imperdibili.

KING DUDE & :OF THE WAND AND THE MOON:
11/06@Parco attrezzato di Via Bonazza 55, località Tagliata, Guastalla (RE) con tra gli altri Girls Names, Mai Mai Mai, Any Other, Fuzz Orchestra, The Wave Pictures, Geoff Farina per Handmade Festival
12/06@Lo-Fi, Milano
Date da stamparsi sulla testa per tutti gli amanti del Neo Folk perché sul palco ci saranno 2 dei più grandi protagonisti di quello che è attualmente questo genere.

OREN AMBARCHI
21/06@Bunker, Torino (per Varvara Festival, Preview #2) con Common Eider King Eider e Gabriel Salamon
Il grande polistrumentista sperimentale australiano porterà la sua musica d’avanguardia nel nostro paese per una data, al momento unica.

VINICIO CAPOSSELA
28/06@Auditorium Parco della Musica, Roma
29/06@Market Sound, Milano
Capossela inizerà questo mese il tour di supporto del suo ultimo lavoro Canzoni della Cupa, un doppio album, Vinicio presenterà d’estate all’aperto delle arene e dei parchi il primo dei due dischi, Polvere, ed in autunno al chiuso nei teatri il secondo, Ombra.

BAN-OFF
04/06
@Garbage Live Club, Pratola Peligna
Giovanissima band teramana, i Ban-Off miscelano sonorità Proto Punk con la violenza dell’Hardcore e le melodie del Post Punk e della New Wave . Saranno i protagonisti assoluti dell’ultima serata al coperto della stagione al Garbage Live Club

COCONUTS KILLER BAND
09/06@Le Macerie, Molfetta (BA)
10/06@Bar Fellini, Erchie (BR)
11/06@Garbage Live Club, Pratola Peligna
22/06@Caffé degli Artisti, Cesenatico (FC)
25/06@Volerock Festival, Massa Carrara
COCONUTS KILLER BAND è un gruppo strappato alla strada e buttato senza fronzoli sul palco con l’unica arma a loro disposizione: Rock’n’Roll grezzo e d’impatto con influenze che vanno dal Garage/Punk allo Psycho-Blues

IL CASO RENALE
01/06@Festa Europea della Musica 2016, San Nicola Baronia (AV)
09/06@GouzArt, Venafro (IS)
24/06@Gran Caffè Cori, Cellino Attanasio(TE)
25/06@Garbage Live Club, Pratola Peligna(AQ)
Band nata nella cittadina molisana di Venafro (Is) nei primi mesi del 2014. La loro musica è un mix spensierato di Pop-Rock acustico, Folk Rock, Dub e la canzone d’autore italiana

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Recensioni | Giugno 2016

Written by Recensioni

Never Trust – The Line (Alternative Rock) 6,5/10
Energico Punk’n’Roll influenzato dai Paramore degli inizi e dalla melodia acida dei Guano Apes. Il timbro camaleontico di Elisa Galli conferisce ai brani una marcia in più. In “Turmoil” aleggia lo spettro dei Lacuna Coil, aprendo le porte ad influenze Gothic che hanno un senso compiuto nel contesto del brano. Peccato che le cartucce più spinte vengano sparate tutte nell’arco dei primi pezzi, ammorbidendo troppo il sound col passare dei minuti.

[ ascolta “A.I.M.B.” ]

Anadarko – Tropicalipto (Post Rock, Noise) 4/10
Gli Anadarko sono un trio di Trieste e propongono un Post Rock molto spigoloso, fatto da riff netti e decisi ripetuti in loop, vitalizzati ogni tanto da influenze Jazz. Quasi tutti i brani hanno lunghi momenti di ripetizione, ma risultano monotoni non avendo molte stratificazioni sonore e cambi di ritmo. Questo fa si che non si riesca mai a catturare l’ascoltatore e trasportarlo nel mondo raccontato. La ripetizione non genera ossessione, i suoni non ti lanciano nel cosmo o ti rinchiudono in un quadro post apocalittico. La sensazione e che ci si trovi davanti a brani figli di sessioni di improvvisazione piuttosto che a lavori rifiniti e cesellati da sofisticati incastri sonori. Le basi ci sono ma andrebbero esplorate e ampliate.

[ ascolta “Aterfobia” ]

Hoax Hoax – Shot Revolver (Post Rock, Noise) 4/10
L’ambizione di questo progetto è strettamente legata alla dimensione live, perchè è quella di creare un palcoscenico globale dove ciò che viene offerto per l’esperienza è al punto di incontro tra la musica degli Hoax Hoax, le video proiezioni e la luce. Nel loro Post Rock ci sono tanti sconfinamenti, come col Noise di “Huacos”, ma talvolta nettamente fuori contesto. Nel complesso quello che manca non è un senso logico ed organico, ma è un lavoro che senza il contesto multimediale non può essere apprezzato a pieno.

[ ascolta “Ablution” ]

Light Lead – Randomness (Dream Pop) 6/10
I bresciani Davide Panada, Beppe Mondini e, soprattutto, la voce di Michael Israeli confezionano questo Ep d’esordio dal sapore vagamente Beach House, anche nello stile vocale molto simile a quello di Victoria Legrand, ma con una maggiore semplicità e, purtroppo, decisamente meno talento. Eppure le cinque tracce di Randomness rapiscono già ai primi ascolti, grazie a suoni incastonati alla perfezione tra i vuoti delle corde vocali e a melodie eteree e rilassanti. Assolutamente da rivedere sulla lunga distanza, partendo dalla straordinaria opening “We Won’t Get Lost”.

[ ascolta “We Won’t Get Lost” ]

Rufus Party – Connections (Alternative Rock) 3/10
Gli emiliani Rufus Party gonfiano il proprio ego ri-presentandosi con un’opera che vuole essere una sorta di concept sul collegamento che intercorre tra gli uomini e la realtà attuale, sulla saldezza dei rapporti e delle relazioni che si instaurano tra i diversi attori che solcano il palco della vita. Una sorta di concept che però concept non è e che, dal punto di vista musicale, miscela Blues, Soul, Grunge in un miscuglio informe, banale, mal costruito e dal sound che oscilla tra inutilità e mediocrità. Cantato interamente in inglese, Connections è tutto quello di cui non avevamo bisogno, gradevole come una rassegna di band locali a costo zero alla sagra della birra di un paesino di provincia.

[ ascolta “Mothership Connections” ]

Mandela – Paint-sweating Hands (Alt Jazz) 7/10
Ottimo e purtroppo breve concentrato di Alt Jazz sinuoso e avvolgente come le spire di un grosso, lucido serpente. I cinque Mandela ci trasportano sul fondo di un oceano che si agita maestosamente e con placida grazia, tra il torrido di richiami esotici e il rarefatto di atmosfere nebbiose. Tastiere e synth mai fuori luogo, batterie che sanno venire in primo piano per poi arretrare, chitarre frizzanti e inserti di fiati che pennellano sapienti. Più cool di così si gela.
[ ascolta “Massive” ]

Weird Black – Hy Brazil (Psych Pop) 7/10
Italianissima formazione dedita a esperimenti lisergici ma senza prendersi troppo sul serio, che alla lezione Neo Psych dei C+C=Maxigross applica l’approccio scanzonato e Lo Fi di Mac DeMarco e una mollezza Folk da menestrelli d’altri tempi, elettrificata nei momenti opportuni, ad aprire parentesi sinistre (“In The Grave Of Lord”) oppure semplicemente a ricondurci nel presente, evitando abilmente di cadere in mere citazioni.
[ ascolta “Despite The Gloom” ]

Leave The Planet – Nowhere (Dream Pop, Synth Pop, Nu Gaze) 6,5/10
Duo londinese dalle origini italiche, i Leave the Planet sono Jack ai riverberi e Nathalie ai sussurri Shoegaze. Il Dream Pop del loro EP di esordio cavalca l’onda sintetica revivalista à la Slowdive, per sei gradevolissime tracce fatte di molti layer, soffici e giustapposti. L’assaggio stuzzica il palato, non resta che augurarsi che alla prova in full-length i due arrivino con qualche elemento in più a personalizzare la propria cifra stilistica.  
[ ascolta “Forever” ]

Femme – Debutante (Pop, Dance, EDM) 6,5/10
Un pixie cut rosa candy che campeggia sulla copertina del suo debut, ritmi easy da dancefloor sempre al limite del pacchiano e voce squillante e zuccherosa che ogni volta salva il tutto, specie quando si placa nelle ballad: è questa la formula di Femme, che si va a collocare nel folto esercito delle eroine del Pop danzereccio internazionale, per portarci una manciata di singoli appiccicosissimi, un’estetica accattivante e una buona dose di ironia.
[ ascolta “Light Me Up” ]

23 and Beyond the Infinite – Loath: Insane Mind Festival (Noise, Psych) 5,5/10
Quella della formazione beneventana è una psichedelia che deve molto alle origini del genere, chitarre distorte che si afflosciano narcotizzate, le liriche in inglese del cantato allucinato, esotismo quanto basta per catapultarsi nei mitologici 60’s. “From The Future to You” si sbilancia verso un Garage Rock oppiaceo ma è una promessa ingannevole: ci si gode il trip ma si resta insoddisfatti quando al termine dell’album appare chiaro che il viaggio è verso il passato, ed è di sola andata.
[ ascolta “From The Future to You” ]

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“Balance” è il singolo di Markfender e MZK

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La Band della Settimana || Ted Bee

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Classe 1988, Ted Bee è un rapper milanese con diverse produzioni discografiche all’attivo.

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A pochi mesi dall’uscita di “Zeng”, i Clowns From Other Space tornano con un nuovo singolo intitolato “How To Become A Fool”.

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La violenza primitiva dei Ban-Off al Garbage Live Club

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Giovanissima band teramana i Ban-Off nascono sul finire del 2013 miscelando sonorità Proto Punk con la violenza dell’Hardcore e le melodie del Post Punk e della New Wave . Dopo aver condiviso il palco con gruppi quali The Hussy, The Ar-Kaics, Wild Weekend, The Provincials, Plutonium Baby, Thee Rathskellers, Human Race, Wide Hips 69, A Minor Place, Two Guys One Cup, Zarr ed altri, saranno i protagonisti assoluti dell’ultima serata al coperto della stagione al Garbage Live Club (SABATO 4 GIUGNO ORE 22:30) di Pratola Peligna che, invece, aprirà la stagione degli eventi a “cielo aperto” sabato 11 giugno con i Coconuts Killer Band.

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Perturbazione, il nuovo singolo è “La Prossima Estate”

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Da venerdì 27 maggio in rotazione radiofonica il secondo singolo tratto da Le Storie che ci Raccontiamo dei Perturbazione.

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