Dedo è un personaggio musicale molto interessante: si divide tra la carriera concertistica (è stato diretto dai più insigni maestri come Riccardo Muti, Carlo Maria Giulini, Giuseppe Sinopoli), i musical (suona nei più famosi musical comeA Chorus Line, Saranno Famosi, La febbre del sabato sera, My fair lady, Sette spose per sette, Evita e Jesus Christ Superstar), i tour in Italia, Europa e Usa (collaborando ed incidendo con artisti italiani del calibro di Max Gazzè, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Raf, Nicola Piovani, Mario Venuti, Tosca, Elio e le Storie Tese, Nomadi, Bandabardò, Marina Rei, C. De Andrè, Fabrizio Moro, Arisa, Bibaband e Kunsertu), programmi tv (accompagnando star del calibro di George Benson, Michael Bublè, James Taylor, Caetano Veloso, Amii Stewart, Ben Harper, Rod Stewart, Michael Bolton), campagne pubblicitarie (Denim, Vidal, Albatross e Dietorelle) e la propria carriera musicale con all’attivo 3 dischi.
redazione Author
La Band della Settimana: Dardust
Dardust è un progetto italiano di musica strumentale capace di unire il mondo pianistico minimalista all’attuale immaginario elettronico di matrice nord europea. L’ensemble è ideato dal pianista e compositore Dario Faini che, partendo dalla scrittura di temi minimalisti, la impreziosisce con la tessitura di soundscape creati dal trio d’archi di Carmelo Emanuele Patti, Simone Sitta e Simone Giorgini e con l’animo più spregiudicatamente elettronico del producer e polistrumentista Vanni Casagrande.
Dardust è un nome che vuole essere da una parte un ironico omaggio a Ziggy Stardust, il più celebre personaggio alieno incarnato da David Bowie, che ha ispirato l’immaginario “spaziale” di tutto il progetto e dall’altra un tributo al duo Dust Brothers divenuto celebre con il nome Chemical Brothers e l’ album di debutto Exit Planet Dust. La crasi tra il nome del fondatore Dario Faini e “Dust” racchiude così nell’ universo Dardust l’importanza di uno specifico mondo elettronico.
Dardust è una missione che attraversa l’asse geografico/musicale BerlinoReykjavicLondra e da questi luoghi riparte per la stesura di una trilogia discografica che vedrà ogni capitolo dedicato alle tre città ispiratrici, iniziando proprio con Berlino con la registrazione del disco di debutto.
“7” è il primo capitolo della trilogia discografica: 7 brani strumentali scritti in 7 giorni e prodotti in 7 mesi, in uscita nel 2015 per l’etichetta torinese INRI, in collaborazione con la Universal Music Publishing Ricordi.
L’ensemble ha da poco annunciato anche l’uscita del secondo capitolo della trilogia, che porterà il titolo di Birth. “The Wolf” è il primo singolo estratto dal nuovo album.
Si chiamerà Acrobati il nuovo disco di Daniele Silvestri
Si chiamerà Acrobati il nuovo disco di Daniele Silvestri, in uscita per Sony Music il prossimo 26 febbraio. Acrobati è un disco acrobatico anche per come è nato: da un iPhone pieno di appunti musicali, di idee, che partendo da uno studio di Lecce la scorsa estate, ha viaggiato fino a ritrovarsi al chiuso di una sala di registrazione dove si è fatto ascoltare germogliando e facendo germogliare un flusso inesauribile di musica. Jam che diventavano sessioni, armonie, melodie, break che si condensavano in canzoni. Musicisti in tondo a suonare ogni nota come se fosse sempre la prima e anche l’ultima, una serie di take fissate su hard disk che davano già il volto a un disco pieno di spunti, di idee, di libertà. Di acrobazia in acrobazia diciotto di queste canzoni si sono fatte avanti e si sono tuffate nel disco iniziando ad abitarlo, e rendendolo in poche settimane quello che è oggi: 74 minuti di musica, un piccolo mondo da esplorare e da ascoltare per quanto sa raccontarci. E quell’idea di equilibrio quasi perfetto tra reale e fantastico la si ritrova anche nella copertina “acrobatica” realizzata da Paolino De Francesco: da un ipotetico aeroplano si osserva un cielo tessuto di fili sottilissimi, in cui si muovono figure immerse nella loro straordinaria quotidianità, come a dire che quella di “camminare sul filo” è una pratica che riguarda, ogni giorno, tutti noi.
The National, unica data italiana
Il loro ultimo album Trouble Will Find Me, pubblicato nel 2013 per la 4AD, è stato un enorme successo ed è valso al quintetto la nomination ai Grammy Award come Best Alternative Album, consacrando definitivamente The National come una delle formazioni rock più importanti ed influenti del panorama contemporaneo. La data di Pistoia sarà l’unica occasione di vedere The National live in Italia questa estate. In apertura un imperdibile concerto del cantautore Father John Misty che con l’ultimo album I Love You, Honeybear, pubblicato nel 2015 da SubPop, ha conquistato critica e pubblico.
UNICA DATA ITALIANA!
THE NATIONAL
With special guest
FATHER JOHN MISTY
12 LUGLIO 2016 – PISTOIA – PISTOIA BLUES
www.pistoiablues.com – Piazza Duomo
Apertura porte: 18:30
Inizio concerti: 20:00
BIGLIETTO: 35 euro+d.p
Prevendite disponibili da mercoledì 27 gennaio alle ore 11:00
www.ticketone.it call center 892 101
www.boxol.it
Meg: Nuovo EP di remix in arrivo
Il mondo sonoro di Meg è sorprendentemente multiforme. Forse perchè Meg è un’artista sorprendentemente aperta alle trasformazioni della sua musica. Non è infatti certo la prima volta che Meg con la sua etichetta Multiformis dà spazio e visibilità ai giovani artisti elettronici che “giocano” a dare nuove vesti sonore alle sue canzoni. Tutti e 5 i singoli estratti da questo suo terzo album, Imperfezione, sono infatti stati remixati dai più interessanti nuovi producer della scena italiana. Ecco il primo estratto.
L’Officina della Camomilla, nuovo disco e tour
L’atteso 4° album de L’Officina della Camomilla previsto per il 4 marzo con Garrincha Dischi s’intitolerà: Palazzina Liberty. Palzzina Liberty, dopo la trilogia Senontipiacefalostesso, è il primo disco di soli inediti in cui Francesco De Leo ritorna alle origini scrivendo, arrangiando, suonando e producendo in solitaria l’intero disco.
Palazzina Liberty è: “violenza, droga, ecomostri, suicidi, decapitazioni, fiori pericolosi, rapimenti, rituali occulti. È un’umanità allo sbando senza punti di riferimento arrivata al suo capolinea. Palazzina Liberty è un apocalisse“. (Francesco De Leo)
Palazzina liberty in tour:
venerdì 08 aprile – Genova – La Claque
giovedì 14 aprile – Roma – Teatro Quirinetta
venerdì 15 aprile – Santa Maria a Vico (Ce) – Smav
sabato – 16 aprile Palermo – I Candelai
venerdì 22 aprile – Torino – Cap10100
sabato 23 aprile – Segrate (MI) – Magnolia
domenica 24 aprile – Pordenone – Deposito
sabato 30 aprile – Livorno – The Cage
Anna Von Hausswolff in Italia a Marzo
Dopo aver pubblicato alla fine del 2015 l’apocalittico e magnifico nuovo album The Miraculous che ha ricevuto l’unanime plauso della critica, Anna von Hausswolff inizia il 2016 annunciando una serie di date in Europa. The Miraculous (su etichetta City Slang) è un album magico, pieno di mistero, fortemente influenzato dai paesaggi della sua terra d’origine: la Svezia. Un album nel quale il suono è arricchito dall’utilizzo del colossale organo a canne (ben 9000!) di Piteå, località nel nord della Svezia.
08 marzo 2016 – Padova – Mame
info: www.circolomame.it
09 marzo 2016 – Roma – Monk
info: www.monkroma.club.it
11 marzo 2016 – Milano – Arci Bellezza
info: www.arcibellezza.it
“Umore Nero” è il nuovo videoclip dei MOOSTROO
“Umore Nero” è il nuovo videoclip dei MOOSTROO disponibile da oggi su YouTube come anticipazione del nuovo tour chiamato “MOOSTROO vivo” che il trio bergamasco compirà nei prossimi mesi e che prenderà il via sabato 30 gennaio dall’Edoné di Bergamo. In questo ultimo giro nei locali i MOOSTROO proporranno i loro brani in una formula inedita prima di concentrarsi sul nuovo lavoro in studio.
Il Teatro degli Orrori annuncia un nuovo tour
La band presenterà i brani del loro ultimo omonimo album Il Teatro degli Orrori, uscito ad ottobre 2015 per La Tempesta. Il disco è composto da dodici tracce che dipingono l’affresco di un’Italia allo sfacelo con disarmante ironia e il consueto sarcasmo. E’ un viaggio nella società italiana affrontato con la rabbia viscerale e lo struggente disincanto che contraddistinguono la band. Dal punto di vista stilistico, l’album si spinge verso un rock più definito ed essenziale, ma anche più ricercato, sottolineando il nuovo corso intrapreso dal gruppo, dove spicca l’attenzione ai testi che da sempre contraddistingue la scrittura di Pierpaolo Capovilla.
12 febbraio – Indie Druso – Ranica (Bergamo)
13 febbraio – OFF Modena – Modena
26 febbraio – Supersonic Music Club – Foligno (Perugia)
04 marzo – New Age club – Roncade (Treviso)
05 marzo – Sonar live – Colle Val d’Elsa (Siena)
11 marzo – sPAZIO211 – Torino
23 marzo – Teatro Auditorium Unical – Rende (Cosenza)
24 marzo – I Candelai – Palermo
25 marzo – Retronouveau – Messina
26 marzo – Barbara Disco Lab – Catania
30 marzo – Alcatraz – Milano – Milano
02 aprile – Capanno Black Out – Prato
23 aprile – Supernova – Genova
Marco Parente, nuovo estratto da Disco Pubblico
“Ma Quand’è che si Ricomincia da Capo?” è il secondo estratto disponibile su YouTube da Disco Pubblico, il nuovo e imprevedibile progetto di Marco Parente che sposta il baricentro del solito meccanismo singolo-disco-tour . Il brano è una nuova pubblic-azione dopo “Avventura Molecolare”, rilasciata a dicembre, ed è un’altra delle dieci canzoni scritte dal “contrautore” per questa nuova avventura.
Il Video della Settimana: Melody – “Ci Sarà da Correre”
Figlia del grande Corrado Castellari autore di molti nomi giganti della canzone italiana. Lei è Melody che più volte abbiamo incontrato anche nel trip rock dei Misfatto. Ma qui torna anche ad una sua più naturale collocazione. Parliamo di grande pop italiano. Un disco dal titolo Ci Sarà da Correre in cui Melody raccoglie 10 brani scritti dal padre dagli anni ’70 fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2013. Tra questi anche “Il Testamento di Tito” cantata poi da De Andrè. Bello ed interessante vedere la storia di un’Italia che non c’è più dietro l’interpretazione dei suoni di oggi. Il video della settimana di Rockambula è proprio il singolo di lancio di Melody Castellari:
“Ci Sarà da Correre”. In questo presente a quanto pare chi non corre è perduto. Nel tuo video hai anche rappresentato uno scorcio di società in corsa…ognuno a suo modo…sei d’accordo con questa mia chiave di lettura?
Sono d’accordo. Siamo una società costantemente in corsa in ogni senso. Presi dai nostri problemi e dalle nostre quotidiane urgenze, spesso realmente futili, come la “necessità” di apparire a tutti i costi. Il video come dici rappresenta un piccolo spaccato della nostra società in modo naturalmente caricaturale e ironico. Nella canzone, che narra di episodi di, aimè, ordinaria cronaca, di violenza, di disperazione, si corre per soccorrere, per assistere a un crimine, per aiutare, per “curiosare”. Alla fine però si corre verso un’alba che rappresenta la vita nel suo senso più puro, si corre “contro la notte ormai finita, perché il buio è una cosa e un’altra cosa è la vita”. Cioè, nonostante ci siano tanti momenti di buio, la vita vale la pena di essere vissuta per la sua parte più luminosa e più vera.
Un disco che porta con se una responsabilità ed un tesoro di grande valore. Con che spirito affronti tutto questo?
Con grande consapevolezza. Considero il fatto di continuare il lavoro di mio padre come una vera e propria missione; per me è sempre stato motivo di orgoglio essere figlia di Corrado Castellari e so perfettamente che quanto mi ha lasciato è davvero prezioso. Cerco di essere all’altezza di quella che ritengo una responsabilità davvero importante. Ho sempre pensato che mio padre meritasse un maggiore riconoscimento tra il pubblico di quanto ne abbia ottenuto e cerco di contribuire affinché le persone sappiano che musiche meravigliose abbia scritto e che persona incredibile sia stata.
Tuo padre è uno dei grandi testimoni di quell’Italia discografica. Oggi che tocca a te…cosa ne rimane?
Poco o niente. Mio padre mi ha sempre raccontato di come funzionava la discografia un tempo e io stessa in fondo, iniziando molto presto il mio percorso musicale, ho vissuto un pezzetto di quell’epoca, o almeno del suo strascico. Oggi la musica italiana ruota intorno a meccanismi che purtroppo hanno poco a che fare con “la canzone” e troppo con la televisione, il coinvolgimento emotivo del pubblico dato dai piccoli drammi tra gli artisti, la competizione. Mi riferisco naturalmente ai talent, che a dire il vero non condanno in senso assoluto, ma credo che, appunto, rappresentino un trend televisivo che con la musica ha poco a che fare. Nel corso degli anni quelli che erano ascoltatori si siano via via sempre più disabituati ad ascoltare e sempre più abituati a guardare diventando solo spettatori. Resto però fiduciosa del fatto che se è vero che tutto si ripete ciclicamente, fra un po’ dovrebbe cambiare qualcosa. Chissà.
Guarda il video in 2D Motion Graphic dei The Encore
“Fall Into the Deep” unisce le ritmiche Funky-Afro con beat elettronici, questa spasmodica ricerca del suono ha portato i The Encore nello studio parigino di Antonie Chabert (Sound Engineer che ha lavorato nell’ultimo disco dei Daft Punk Random Access Memories). Disponibile su Youtube è disponibile il videoclip di “Fall Into the Deep”, brano del duo elettronico The Encore, realizzato integralmente in 2D Motion Graphic e che vede la regia del videomaker Bruno D’Elia.