Riccardo Merolli Author

Presidente emerito di Rockambula. Non studia non lavora non guarda la tv non va al cinema non fa sport.

Zoas – Babykilla EP

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Non esiste niente al mondo che possa competere con l’irriverenza artistica della musica punk, si possono trovare mille modi di suonare punk, anche l’orrendo flauto delle medie che allontana i ragazzi dalla musica può tirare fuori musica punk, il punk è una predisposizione naturale al rifiuto delle regole. Gli Zoas al loro primo debutto ufficiale con Babykilla EP suonano punk nelle intenzioni. Erano già stati presi in considerazione da Rockambula quando il loro primo singolo in video aveva iniziato a farsi conoscere su You Tube, abbiamo subito capito il qualcosa in più e ci faceva piacere pubblicizzarlo senza timore. Babykilla EP con cinque canzoni registrate in live session vuole subito entrare nella gente senza chiedere permesso e senza usare buone maniere, musicisti guasconi e scanzonati che non hanno bisogno certo di mandarle a dire, non vi aspettate un disco punk hc o roba del genere, pensate ad un mix di sonorità che gli Zoas cercano di modellare a loro immagine per poi dargli soltanto l’attitudine punk. Vi capiterà di ascoltare coretti Sex Pistoliani, chitarre crossover e testi al limite della demenzialità ma tutto fatto in maniera impertinente e bonariamente contraddittoria.

Un bagaglio artistico capace di spaziare a trecentosessanta gradi in solo cinque pezzi, generazione di post post post punk alle prese con l’attuale scena musicale e la forza di volersi ritagliare un proprio spazio. Gli Zoas rimangono una bella espressione di musica fuori dagli schemi, oggetti  non identificati del panorama indie italiano, una frustata sulla faccia al perbenismo finto e razionale. Ognuno di noi vorrebbe sentirsi libero senza condizione, Babykilla è un buon motivo per essere padroni del proprio destino. Sorry, punk’s not dead! Anche se gli Zoas tutto saranno tranne che punk.

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The Suricates – DEMOstrazione

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Il tempo del viaggio non è mai calcolabile se si prendono in considerazione gli svariati imprevisti, fortune, tempi d’attesa e musiche concentriche. Nella testa qualcosa rimane, il post rock italiano dimostra salute da leoni, gli abruzzesi The Suricates registrano le loro sonorità intelligenti in un piccolissimo concept di appena tre pezzi DEMOstrazione. Volevamo una dimostrazione di carattere, prendiamo questo dischetto come esempio di bellezza innovativa, ascoltare la strumentale New Island per passare tutti gli stati d’animo di un vita intera, la rabbia, si piange di gioia e si gode di dolore. Piccolo disco dalle grandi aspettative questo dei The Suricates, niente da invidiare alle composizioni di affermati artisti in circolazione, belle chitarre, demo registrata sporca sporca come il graffio alternativo del rock richiede, morirei per quelle voci sussurrate, voglio ascoltarle all’infinito. Vorrei farlo per poi lasciarmi schiantare violentemente contro il pavimento freddo di primo autunno, braccia impotenti e immobili, The Suricates  a palla nello stereo. Un lavoro dalle tonalità fredde, un disco sicuramente affascinante nei suoi piccoli difetti, materializzo una voglia di speranza imbarazzante per questi ragazzi.

Insomma qualcosa nonostante tutto è cambiato, il modo di approcciare la musica a musetto duro e cuore aperto, realizzare ep, dischi o quant’altro con le serie intenzioni di comporre pezzi significativi, DEMOstrazione proietta in un vortice di cerchi indefiniti, post/alternative rock come insegna la migliore tradizione. E il dovere di continuare a seguire con attenzione gli sviluppi di questo ambizioso progetto italiano.

 

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Insooner – Caimani

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Come rompere le barriere del suono e sentirsi liberi di esprimere sentimenti in totale naturalezza, l’indie rock duro ma dal cuore tenero. Esce per Forears con la produzione artistica di Daniele Landi il nuovo disco “Caimani” degli Insooner . In poco tempo si capisce che “Caimani” non ha niente a che vedere con tutto quello cotto e ri-cotto nel calderone della musica (maledettamente)italiana, una personalità indossata con estremo carattere e tanta violenza strutturale da balzare dritti dalla sedia, un lavoro deciso e degno di farsi spazio nella mischia. Gli Insooner suonano in tre ma hanno la potenza di venti, ospitate mirate come quella dell’onnipresente Nicola Manzan al violino, un tocco di dolcezza che diventa veemenza senza scampo. Sono otto le canzoni, alternative e insolite come non avete mai sperato di ascoltare, “Alluvioni” il primo pezzo mette subito le cose in chiaro dimostrando le intenzioni affatto banali della band di Varese. Poi continuiamo citando in modalità casuale pezzi come “Giuda”, “Icaro nel fango” e “Istantanea della fine”, sorprese belle che voglio conservare fiero nel magazzino musicale della mia mente tenendo conto che anche i brani non citati non sono assolutamente da meno. Un modo diverso di suonare rock italiano, alternativo e comunque innovativo in un mondo “italiano” statico e legato al palo ormai da troppo tempo per reagire con la giusta reattività.

Quei chitarroni psichedelici poi caricano di adrenalina e lasciano sospesi tra sonorità post rock e musica d’autore, un bacio e subito dopo un pugno, amore che evolve in dolore. Cercavo un disco pieno di emozioni e finalmente riesco a trovarlo, ci entro a capofitto nella speranza di provare ancora qualcosa di emozionante, la musica serve a rendere vive quelle sensazioni appannate dall’indifferenza della normalità quotidiana. Gli Insooner suonano per la gente, “Caimani” suona come un atto di risveglio dei sensi, ogni tanto arriva qualcosa che mi ricorda di essere vivo in un contesto troppo scialbo e schematizzato per essere vero. Eppure sono vivo.

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Niccolò Bossini – QBNB

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Si canta ai tempi della crisi economica e gli argomenti certamente non possono mancare, si parla di quanto possa essere pesante questo mondo, comunque sia si scrivono canzoni. Niccolò Bossini è un musicista chitarrista con un curriculum estremamente rilevante, a cominciare dai suoi primi passi nel circuito hardcore per finire al fianco del Liga nazionale in concerti come quello delle 220.000 persone di Campovolo per poi registrare sempre con Ligabue l’album in studio “Arrivederci, Mostro”. Ebbene si, un musicista vero, niente hobby ma lavoro, studio e dedizione.

 

Ecco che decide di essere cantautore portando finito il suo personalissimo disco “QBNB” cercando di lasciarsi alle spalle ombre troppo opprimenti salendo dritto sul gradino più alto della musica, assumendo una propria identità che nessuno può intaccare. Il lavoro in questione dimostra alte capacità compositive, l’esperienza è tanta e il talento con gli strumenti assolutamente non manca, ma vogliamo parlare di emozioni? Già, dove sono finite quelle cose semplici o complesse che fanno arrivare brividi, lacrime o sorrisi? Rimango attento nell’ascolto e scopro anche brani orecchiabili e di semplice impatto, apprezzo ma qualcosa maledettamente manca, il sound è il più classico del rock leggero made in Italy. “QBNB” rimane in mostra per parecchio tempo, cerco angoli inesplorati, lo rivolto in tutte le direzioni ma qualcosa manca. Forse era intenzione rimanere lineari senza osare, forse qualcuno avrà meglio capito le intenzioni, io rimango contento ma senza un pezzo. Quel pezzo che avrei voluto cucirmi volentieri sulla pelle, quella finezza che distingue un fuori classe da un importantissimo e indispensabile gregario. Niccolò vale e tanto come musicista, la musica ha bisogno di gente con le sue stesse capacità ma fare il botto forte è comunque roba da pochi, fare il cantautore è roba da poeti.  “QBNB” rimane nella mia memoria come un buon disco da ascoltare quando la mente è libera e le sensazioni sono quasi del tutto azzerate. Questo lo prendiamo come un provino per affilare le idee e tornare in pista con un disco decisamente migliore, lo voglio io, lo vogliamo tutti, lo vuole innanzitutto Niccolò Bossini.

 

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Les Enfants – Les Enfants ep

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Io Voglio bene ai miei amici” e ci mancherebbe altro, in un mondo particolarmente vario e ricco di odio interiore da sputare sulla faccia alla prima utile occasione. Una demo che arriva proprio al momento giusto, avete presente quei periodi neri con lo stomaco capovolto al contrario e tanta adrenalina da far esplodere? I  Les Enfants sono una giovane band rivelazione che canta in italiano e sogna (e fa sognare) come pochi riescono a fare buttando giù quattro pezzi belli belli e curati nei piccolissimi dettagli dove la classe ancora una volta non è acqua e il diavolo stenta a nascondersi. Io c’ho provato in tutti i santissimi modi ascoltando il disco (ep) in ogni circostanza e situazione provando sempre lo stesso sentimento positivo, quella dolce musica che accompagna la voce senza darle mai fastidio, aperture vocali da prima donna ed eleganza sopraffina, delicato lo-fi che delizia il palato. Non mi butto mai in giudizi eccellenti all’ascolto di un ep senza precedenti, non è mai tutto oro quello che luccica ma questa volta alzo le mani e mi lascio travolgere da un morboso senso di piacere che vorrei non finisse mai. Una dolcezza che strappa il cuore dal petto e la gustosa voglia di ascoltare e poi ascoltare ancora, materializzo la consapevolezza di far entrare questi pezzi nella mia vita lasciandoli fermi in un angolo per poi tirarli fuori alla migliore occasione. Musica importate per contesti di spessore, ne sono rimasto folgorato, provare questo dischetto per rendersene conto e apprezzare con sottile semplicità quello che di bello ci viene proposto. I Les Enfants sono una band milanese di ragazzi bellissimi e indubbiamente intelligentissimi, sono quanto di più interessante l’attuale musica (emergente e non solo) italiana potrebbe proporci attualmente. Il resto non conta.

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Soundlabs 2012! Si parte!!

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Nato dalla passione per la musica e dalla volontà di coinvolgere il pubblico abruzzese in una proposta artistica di altissimo livello, Soundlabs è oggi uno dei festival musicali più interessanti della nostra penisola e uno dei pochi ad avere una proiezione internazionale. Sui palchi di Roseto degli Abruzzi nel corso delle quindici edizioni precedenti si sono alternati, solo per citarne alcuni, Simple Minds, Patti Smith, Mogwai, Wire, Calexico, Blonde Redhead, John Grant. E poi altrettanti artisti italiani, scelti con cura per originalità, freschezza e bravura.
La sedicesima edizione del Soundlabs Festival segna l’inizio di una nuova sfida, coincidendo con il suo trasferimento tra le mura medievali di Castelbasso. I nomi confermati avvalorano da una parte la vocazione internazionale del Festival, dall’altra la sua funzione di laboratorio di nuovi talenti. Agli statunitensi Thurston Moore – cofondatore e leader dei Sonic Youth – Nigel Wright e John Wolfington, allo svedese Jens Lekman – tra i maggiori interpreti internazionali del pop d’autore – e ai britannici Veronica Falls e Let’s Buy Happiness, si aggiungono il cantautore siciliano Dimartino e la band bolognese A Classic Education. Amelie Tritesse e Delawater – da Teramo – Orlando Ef e IlSogno IlVeleno – da Pescara – rappresentano la scena abruzzese.
Ma il Soundlabs è anche Labs, laboratori di formazione che hanno l’obiettivo di formare giovani talenti nel campo delle arti musicali e visive. Questanno ai classici PHOTO LAB (diretto da Stefano Raglione) e DOCU LAB (diretto dalla russa Anna Bychkova) si aggiunge il SOUND & VISIONS LAB, all’interno del quale Fabio Perletta e Giustino di Gregorio guideranno gli allievi attraverso il processo creativo che porta alla realizzazione di una installazione visivo-sonora nell’affascinante contesto architettonico di Castelbasso.
Soundlabs è ancora una volta un’occasione unica per ascoltare e conoscere il meglio della musica in circolazione, nella speciale atmosfera di uno dei borghi più incantevoli d’Abruzzo.
IL PROGRAMMA .
THURSTON MOORE (US) – JENS LEKMAN (SE) – VERONICA FALLS (UK) – A CLASSIC EDUCATION (IT) –
DIMARTINO (IT) – NIGEL WRIGHT (US) – LETS BUY HAPPINESS (UK) – JOHN WOLFINGTON (US)
IL SOGNO E IL VELENO (IT) – DELAWATER (IT) – ORLANDO EF (IT) – AMELIE TRITESSE (IT)

GLI ARTISTI .
JULY 26, 22:30
Thurston Moore
Il leader dei Sonic Youth nel 1995, in piena attività della band, ha deciso di mettersi a nudo pubblicando il primo disco e dando il via alla sua carriera solista. Così decide di svelare il suo lato più intimo e nascosto. Il live si preannuncia pieno di sorprese sia per i nostalgici della gioventù sonica che per gli amanti della musica “da camera”.
JULY 26, 21:20
Nigel Wright
Viene dagli States, vent’anni ancora da compiere e una naturale disposizione alla composizione di musiche incantevoli: è fiorito presto il ragazzo, anzi prestissimo. La sua voce sembra già matura, come sono interessanti e sorprendenti i testi e le melodie. Insomma nulla a che vedere con gli sbarbatelli mainstream che si trovano oggi in circolazione. Approfittatene per vederlo dal vivo ora : più avanti con l’eccessiva attenzione mediatica potrà montarsi la testa!
JULY 26, 20:20
John Wolfington
La sua carriera si intreccia accidentalmente quella di Thurston Moore: nel 1997 John lo intercetta in metro a NY e gli regala una sua registrazione contenente la traccia Coney Island Freak che ha chiari riferimenti ai Sonic Youth. John attese invano una risposta da parte di Thurston – anche se successivamente fu la Smell Like Records di Steve Shelley, batterista dei Sonic Youth, a produrre i 2 album di John. Ebbene, quindici anni dopo quell’incontro e altrettanto accidentalmente ritroviamo John sullo stesso palco del suo mito di allora.
JULY 26, 19:30
Amelie Tritesse
Mettere insieme scrittori, musicisti e fumettisti della provincia abruzzese e sperimentare percorsi sonori meno convenzionali, tra rock ed elettronica, acustica e parlato. Ne viene fuori Amelie Tritesse e il libro/cd d’esordio “Cazzo ne sapete voi del Rock and Roll”. 10 brani read’n’rock, piccole e intense storie ai margini di una qualunque provincia italiana.

JULY 27, 22:30
Veronica Falls
Band inglese con base a Londra che, dopo vari singoli ben accolti da pubblico e critica, ha presentato nel 2011 l’omonimo e attesissimo album. Il disco viene accolto positivamente e negli articoli ricorrono paragoni notevoli, ma tutti concordano che l’humus della band è da ricercare nella musica garage, post-punk e surf. Amano i Velvet Underground e interpretano un alt-pop ironico, dal sapore retrò e dalle tinte pastello con sottili venature fumè.
JULY 27, 21:30
A Classic Education
Si trovano a Bologna, il leader Jonathan Clancy è italo-canadese e sono amatissimi oltreoceano: è evidente che siamo al cospetto di una band unica nel suo genere in Italia. Reduci da un tour Le loro sono canzoni rock and roll, che narrano di strade sterrate, sudore e di voglia di libertà. Il tutto rigorosamente in sonorità ‘50s e ‘60s. Preparatevi a masticare polvere.
JULY 27, 20:20
Let’s Buy Happiness
Sarah Hall ha una voce particolarissima che viene spesso accostata a quella di Bjork. La sua però è sicuramente più pura e cristallina, ed è meraviglioso ascoltarla mentre viene circondata, come in una danza, dagli strumenti dei suoi compari. Gli ometti si innamoreranno della bellezza misteriosa di Sarah, le donnine non potranno fare altro che ammettere, comprendere e perdonare
JULY 27, 19:30
Delawater
Indie-rock, cinque teramani, anni e anni di canzoni e concerti, mesi e mesi di attesa per la recente uscita dell’album omonimo d’esordio. Dato alle stampe il sigillo a 33 giri, realizzato sotto la sapiente guida del produttore Mattia Coletti, i Delawater sono già alla ricerca di nuove melodie da conquistare

JULY 28, 22:30
Jens Lekman
Viso angelico, svedese, classe 1981: a soli ventitré anni era già un fenomeno nella musica indie-pop internazionale. Paroliere romantico e dalle rare doti compositive, ha un’ironia tale da non risultare mai troppo melenso. È incredibile con quanta naturalezza sia in grado di creare melodie meravigliose che a tratti sfiorano la perfezione. Il suoi live sono imprevedibili e sempre differenti tra loro. La cosa certa è che ci stupirà.

JULY 28, 21:20
Dimartino
Terzetto polistrumentista palermitano che, conclusa l’esperienza Famelika, decide di celarsi dietro il nome del loro cantante Antonio Di Martino. La loro ricetta è semplice: comporre canzoni musicalmente essenziali ma ben strutturate, in bilico tra cantautorato e sperimentazione, con testi diretti, comprensibili e quanto mai sinceri. Un live imperdibile di una delle novità italiane più amate e osannate del momento.

JULY 26, 20:20
IlSogno IlVeleno
IlSogno IlVeleno è Alex Secone. Viene da Pescara ed è appena uscito il suo primo disco “Piccole Catastrofi”. Un disco che unisce le influenze più nobili della storica canzone italiana ad arrangiamenti accurati e squisitamente pop. L’immaginario è cinematografico, è letterario e attraverso questi riferimenti l’album rinnova il suo sguardo sull’Italia di ieri e di oggi. Canzoni in bianco e nero ma dall’atmosfera coloratissima.

JULY 28, 19:30
Orlando Ef
Orlando Ef è un cantautore della provincia di Pescara che dopo otto anni di varie esperienze di lavoro e di vita a Londra, ha deciso di tornare a vivere in Abruzzo. Orlando è un musicista molto prolifico che confeziona delicate melodie homemade con arrangiamenti accurati e sorprendenti. Una piacevole rivelazione che era nascosta dietro l’angolo. Dopo l’apparizione in acustico dello scorso anno, torna al Soundabs con la sua band a presentarci il suo ultimo (terzo) lavoro.

TICKETS .
3-day Festival Tickets .
Advance sale: 50€ + booking fees Box Office: 57€
1-day Tickets .
26 July, 19:00 h. Piazza Belvedere, Castelbasso(TE), Italy Thurston Moore – Nigel Wright – John Wolfington – Amelie Tritesse
Advance Sale: 24€+booking fees Box Office: 27€
27 July, 19:00 h. Piazza Belvedere, Castelbasso(TE), Italy Veronica Falls – A Classic Education – Let’s Buy Happiness – Delawater
Advance Sale: 18€+booking fees Box Office: 20€
28 July, 19:00 h. Piazza Belvedere, Castelbasso(TE), Italy Jens Lekman – Dimartino – IlSogno IlVeleno – Orlando Ef
Advance Sale: 18€+booking fees Box Office: 20€
Institutional Partners .
FONDAZIONE TERCAS – REGIONE ABRUZZO – PROVINCIA DI TERAMO – COMUNE DI CASTELLALTO
Tech Partners .
FONDAZIONE MENEGAZ – LA DISEGNERIA – TIPOLITOROSETANA – IDEAZIONEGRAFICA – ADRIAGEL
Media Partners .
SENTIREASCOLTARE

I LABS .
• SOUND & VISION LAB. Diretto da FABIO PERLETTA e GIUSTINO DI GREGORIO
• PHOTO LAB. Diretto da STEFANO RAGLIONE
• DOCU LAB. Diretto da ANNA BYCHKOVA
I LABS si svolgeranno a Castelbasso durante il festival. Le iscrizioni sono aperte ad un massimo di 4 partecipanti.

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Matteo Amantia lancia il nuovo singolo STAR. In rotazione su tutte le migliori radio italiane!

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Dopo il successo di Cleptomania e la nuova brillante carriera da solista, l’ ex cantante degli Sugarfree Matteo Amantia presenta il nuovo singolo “STAR”.

In rotazione radiofonica dal 18 maggio, “STAR” si presenta come un brano frizzante, d’ispirazione rock e con delle sonorità amabili e al tempo stesso esplosive che fanno pensare subito all’estate imminente e alla leggerezza degli amori estivi.

Matteo Amantia, catanese classe ’79, si avvicina alla musica all’età di 13 anni e dopo vari progetti musicali arriva a scalare le chart italiane grazie al clamoroso successo come frontman degli Sugarfree nel 2005 con il brano “Cleptomania”. Nel 2011 pubblica l’omonimo primo album solista da cui vengono estratti 2 singoli : “Avido” e “Sogna”, che vanta un cameo di Edoardo Bennato all’armonica a bocca.

Il nuovo brano “Star” è ironico e romantico e con il mantra “sei la star dell’estate” è destinato a diventare il tormentone dell’estate.

Registrato e Mixato da Matteo Amantia presso il suo studio di Catania, masterizzato al Nautilus di Milano, distribuito dalla Believe SaS, prodotto da Salvo e Fabio Vassallo e arrangiato e scritto da Matteo Amantia e Salvatore Torrisi, il singolo STAR è l’anteprima del suo secondo album che uscirà in autunno.

Il brano è disponibile su itunes dove è possibile ascoltare l’anteprima e scaricare la versione integrale a 0,69 €

http://itunes.apple.com/it/album/star-single/id526974885

Il videoclip del brano è online su youtube dall’12 giugno sul canale ufficiale MATTEO AMANTIA MUSIC:

www.youtube.com/watch?v=a9MNERf0YTk

Le riprese sono state effettuate a Playa Carratois (Porto Palo di Capo Passero, Sicilia). Regia Fabio Luongo, Direttore della Fotografia Beppe Gallo, attrice protagonista Aureliana Spina. Per visionare il contenuto clicca sul link al canale ufficiale Youtube di Matteo Amantia.

VIDEO UFFICIALE DI STAR 2012:
www.youtube.com/watch?v=a9MNERf0YTk

ENOLA Music Club – VIA MAZZA 14 – 95131 – CATANIA (CT) Telefono: 3316085081

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Nagaila – Viaggio di Ritorno

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Non può essere vero ma esiste anche il post pop in versione lunare, una sorta di musica fantasiosa per viaggi interstellari. Nagaila Calori per l’arte Nagaila scrive e suona cose che vanno al di fuori delle nostre conoscenze terrestri, una voce soffice e penetrante come rugiada nelle mattine di primavera. Il suo ultimo disco Viaggio di Ritorno che uscirà in Settembre conferma ampiamente e senza paura i tre precedenti lavori dove le produzioni artistiche erano state affidate a gente importante come quella di Francesco Renga e Maurizio Zappatini in Silenzi Miei del 1996. Ma quelle sono altre storie e altre galassie alle quali possiamo soltanto gettare un nostalgico ricordo e niente più. Adoro il presente, ho paura del futuro.  Nagalia è un artista che non solo canta con una voce sopra le righe, soprattutto vive di musica a pieno regime prestando le sue capacità nei più disparati comparti della musica italiana, corista di Baglioni e tromba dei Verdena nel 2004, come dire amo il mainstream quanto l’indipendente. E con questo si esalta la consapevolezza di fare musica bella ovunque sia possibile farlo senza discriminazione di ambiente, per piacere a tutti quelli che hanno voglia di apprezzare il talento della cantautrice bergamasca.

Viaggio di Ritorno rilassa i miei sensi buttando acqua sulle dolorose imperfezioni della vita, pochissimi strumenti a corda (e questo la dice lunga sulla complessità realizzativa) e registrazione in presa diretta per non perdere neanche un frammento dell’emozione del momento. Una Bjork tutta italiana che canta canzoni in italiano alzando il livello delle produzioni nostrane riuscendo a dare un tocco di internazionalità ad una lingua difficile da esportare e da armonizzare. Si sperimenta e pure parecchio in pezzi come Microbo e Palla di Vetro, difficili da cogliere subito ma da tenere stretti una volta assorbiti, poi le svariate venature colorate del pop in Mal D’Africa rendono questo disco completo. Nagaila sussurra note come fossero luccicanti polveri di stelle, il mio viaggio è appena iniziato e vorrei non finisse mai.

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Kardia – NO

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Tornano con l’animo carico di speranza, i Kardia sono la parte intellettualmente new wave dell’indie rock d’autore. Questa volta escono nel mondo della discografia con un disco maturo e deciso chiamato NO. Abbiamo voglia di sentirci partecipi di questo concept album curato nella musica e osannato dalla genialità dei testi (quasi) interamente in italiano, tornano con un nuovo intento elettro wave assolutamente più morbido rispetto alle precedenti produzioni alle quali mi sento legato particolarmente. Quindi nuova veste e nuove idee per la band romana. NO riesce a dare un senso di liberazione alle continue pressioni artistiche alle quali siamo costretti a dare confidenza, a quelle immondizie musicali tanto spinte ma affatto interessanti, un sound intimo e molto più pop, una matita grigia che inizia ad assumere colori sempre più caldi. Provate con Le Rondini pezzo rappresentativo del disco per intendere velocemente la mutazione genetica dei Kardia, romanticoni con bassi pesanti e cuori pulsanti. Sarà forse l’amore ad aprire le nostre preconfezionate testoline? Certo è che questo disco non stufa affatto nonostante l’alternativismo sia stato decisamente abbandonato al proprio destino in cerca di terreni più fertili da coltivare. Coltiviamo amore e odio e lasciamoci conquistare da quello che realmente ci piace. NO con questa larghezza di vedute abbraccia una fetta di persone molto più ampia divulgando il verbo della musica ovunque sia possibile farlo con machiavellica intenzione. Nessuno dice che per fare un ottimo disco devi essere fighetto, alternativo e suonare post punk, NO è bello, fresco e merita attenzione, tutto il resto scivola velocemente sulla pelle, i Kardia entrano dentro.

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Digos Goat – Stille

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I Digos Goat sono stati e continuano ad essere un razzo sparato nel culo del provincialismo (cit. GIX dei Digos Goat).

E si, l’attitudine punk non è assolutamente per tutti, quella lercia sensazione rivoluzionaria o la tieni nel sangue oppure lascia perdere e cambia musica. Gli eterni Peter Pan(k) dell’HC italiano decidono di buttarsi nuovamente in pista dopo un ventennio dal precedente lavoro  Testimoni Del Silenzio e lo fanno sparandoci sulla faccia un concept ep chiamato Stille inciso sia su cd che su lp (che non trova paragoni col cd). Certo, i Digos Goat vanno ascoltati in vinile, non esiste forma migliore per gustare profondamente la loro musica, uno schiaffo rabbioso alla delicatezza plastificata del digitale, un solco profondo da scavare senza paure. Io voglio credere nella loro religione, sembrano figli mancati del migliore GG Allin possibile. Guardate che questo è punk filo rivoluzionario, per intenderci una versione super incazzata dei CCCP, una costola fondamentale del movimento italiano come lo sono stati i Sorella Maldestra e Bloody Riot, una fluida metrica vocale come quella dei primissimi Massimo Volume. Un rifugio mentale nel quale celarsi quando ormai tutto sembra andare per il peggio. Il settantasette è passato da un pezzo, il Tamigi è stato stuprato giustamente a suo tempo, il carisma incazzato dei Digos Goat non si è mai fermato dagli anni ottanta nonostante un lungo standby. Ma adesso sono tornati e guardiamo il nuovo disco con gli  occhi arrossati dei primi innamoramenti, quando ancora non si scopava, quando eravamo angioletti con i boccoli biondi e ci ammazzavamo di seghe. Cinque pezzi che dicono tanto o niente, ci vedi arte ma ti accorgi del fetore punk, dell’insoddisfazione sociale con cui ormai siamo costretti a fare i conti. Mi piace questa musica senza contratto, questa mela marcia dell’indipendente scicchetto senza ideali, oggi sono libero di essere me stesso. E allora tutti dovrebbero ascoltare STILLE per sentirsi almeno una volta nella vita liberi di essere quelli che realmente siamo nati per essere. Gocce rumorose in un mare di merda.

Una delle poche cose oneste rimaste al mondo.

 

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MI AMI 2012: tutto il cast!

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Musica Importante A Milano
(11)-15-16-17 Giugno 2012 // IDROSCALO (MI)
3 palchi, 60 act, dj set, musica, cibo e fumetti:
l’ottava edizione del #miamifestival

Dopo il successo delle precedenti edizioni con 90.000 presenze e centinaia di concerti, torna il MI AMI – Musica Importante A Milano, Festival della Musica Bella e dei Baci. Il 15, 16 e 17 giugno al Circolo Magnolia, nel parco dell’Idroscalo.
Giunto alla sua ottava edizione, il festival è organizzato da Rockit, il portale di riferimento per la musica “di contenuto” prodotta in Italia. Rockit, 15 anni appena compiuti, oltre 20.000 band registrate, oltre 40.000 utenti registrati, oltre 400.000 visite mensili (costantemente in crescita), conferma, come dichiara il suo direttore Stefano Bottura, che “l’Italia della musica è viva, bellissima e ha voglia di suonare”.

15 GIUGNO:

Apertura cancelli ore 18.00 – inizio concerti ore 18.30 – chiusura ore 4.00
Concerti: ore 18.30-24.30
Dj set: ore 24.30-04.00
Biglietto: € 12 (non serve la tessera Arci)
Palco Sandro Pertini: Calibro 35, Aucan, Amor Fou, Bad Love Experience, Kramers
Dj set (Palco Pertini): Tayone, Elisa Bee
Palco La Collinetta di Jack: il Pan del Diavolo, Umberto Palazzo, Saluti da Saturno, Nicolò Carnesi, Thony, Le Case del Futuro, Intercity

Palco Torcida: Aquadrop, The Golden Toyz, Ensi, Baby K, CaneSecco, Dj MYKE meninskratch, Rancore, Pigro On Sofa, Digi G’Alessio

16 GIUGNO:

Apertura cancelli ore 18.00 – inizio concerti ore 18.30 – chiusura ore 4.00
Concerti: ore 18.30-24.30
Dj set: ore 24.30-04.00
Biglietto: € 12 (non serve la tessera Arci)
Palco Sandro Pertini: Bugo, Persiana Jones, Peawees, Mr. T-Bone, Fast Animals And Slow Kids, I Treni all’Alba, Polar For The Masses
Dj set (Palco Pertini): Bottin, The Barking Dogs
Palco La Collinetta di Jack: Mojomatics, Movie Star Junkies, Hot Gossip, Cosmetic, Soviet Soviet, Foxhound, Verily So, The Please, Albedo
Palco Torcida: Did, Drink To Me, Appaloosa, Boxeur the coeur, m+a, MOUTH

17 GIUGNO:

Apertura cancelli ore 15.30 – inizio concerti ore 16.00
Concerti: ore 16.00-24.30
Dj set: ore 24.30-02.00
Biglietto: € 12 (non serve la tessera Arci)
Palco Sandro Pertini: Brunori S.A.S., Offlaga Disco Pax, Ronin, Lo Stato Sociale, Amycanbe, Vincenzo Fasano, The Gentlemen’s Agreenment

Dj set (Palco Pertini): Rockit All Starz

Palco La Collinetta di Jack: A Classic Education, Porcelain Raft, vadoinmessico, Fabrizio Cammarata & The Second Grace, Grimoon, Il Triangolo, Lava Lava Love, Man On Wire, I Gatti Mezzi, Paletti

(QUI, http://www.rockit.it/miami/2012/, il programma completo e sempre aggiornato)

MI PENSI 2012

Terza edizione
in collaborazione con Agenzia X.

LUNEDÌ 11 GIUGNO
DALLE ORE 20.30 ALLE 24.00
INGRESSO GRATUITO
Circolo Arci Bellezza, Via Bellezza 16, Milano
Per entrare al Circolo Arci Bellezza è necessaria la tessera ARCI
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L’11 giugno si svolge la grande serata di slam poetry del MI AMI con il MI PENSI, dove le parole scorrono libere no-stop finché ce n’è e la musica diventa un mantra capace di regolare i respiri, viaggiando sull’elettronica urban di Carver che sonorizza tutte le letture. Comandano i flussi dei pensieri gli ospiti Simone Lenzi, “voce e cuore” dei Virginiana Miller, che leggerà brani dal suo bellissimo “La generazione”, da cui sarà tratto il prossimo film di Paolo Virzì; mentre Alessandro Raina, frontman degli Amor Fou, e Antonio Di Martino, voce della band Dimartino, interpreteranno i racconti dell’antologia di testi scritti da cantautori italiani “Cosa volete sentire”, edita da Minimum Fax.
Ovviamente non poteva mancare anche il torneo “Fiumi di Parole” che lo scorso anno ha visto vincitrice la bravissima Costanza Bongiorni, e che per il 2012 si ripropone come sfida testa a testa tra persone che leggono le cose che scrivono. Un’occasione in più per esprimere ciò che pensi, come lo pensi.
La giuria sarà composta dagli ospiti del MI PENSI e dalla redazione Rockit.
Durante il MI PENSI verrà premiato anche il vincitore del contest letterario “Stanno arrivando”, abbinato al MI AMI 2012.

Tutte le informazioni sull’evento sono reperibili a questo link: http://www.rockit.it/miami/2012/programma-lunedi-11-giugno.php

MI FAI 2012
Matti Incontri & Fumetti Atti Importanti

All’interno del festival sarà presente come ogni anno l’area dedicata all’editoria indipendente e zona fumetti “MI FAI”, quest’anno più ampia e ricca di novità;

9 disegnatori # 6° edizione # 3 giorni = Big MI FAI ’12!

Al MI FAI musica e fumetto si scambiano regolarmente le magliette e i colori: anche quest’anno nove artisti disegnano con le loro visioni pirate il MI AMI , la festa, i sogni e le mappe del tesoro a ritmo delle loro canzoni preferite, nell’area verde dell’Idroscalo.

Gli artisti selezionati per questa edizione sono: Bianca Bagnarelli, Matteo Guarnaccia, Olimpia Zagnoli, Gianluca Costantini, Giuseppe Palumbo, Matteo Giuntini, Magda Guidi, Chiara Fazi e Nicolò Pellizzon (che ha realizzato anche l’illustrazione ufficiale del festival).

Potrete trovarli ogni sera dalle 21.00 all’1.00 no-stop in Area Respiro, dove si esibiranno in performance libere di live drawing e painting proiettate su uno schermo di grandi dimensioni; oppure al Palco Pertini, dove realizzeranno dal vivo i visual di alcuni dei concerti principali.
Inoltre, Chiara Fazi racconterà in diretta le scene del festival con i suoi disegni sul live blog di Rockit.

In Area Respiro inoltre ci sarà un banchetto esclusivo con i libri/fumetti/fanzine prodotte dagli artisti del MI FAI e si potranno ascoltare i dischi con le musiche di Rockit.
Ricordiamo che il MI FAI è stato creato all’interno del MI AMI sei anni fa insieme al grande Davide Toffolo.

Tutte le info sul MI FAI sono reperibili al link:
http://www.rockit.it/miami/2012/mi-fai.php

Senza dimenticare l’area expo destinata a etichette e autoproduzioni, e l’area market a cura di Meet2biz (www.meet2biz.com, il salotto creativo che promuove il made in Italy nella moda e nel design. Per partecipare, QUI, http://www.rockit.it/miami/2012/espositore.php, tutte le info utili)

Il materiale fotografico, loghi e locandine sono scaricabili dal link:
http://www.rockit.it/miami/2012/media.php
e da
http://dl.dropbox.com/u/1922185/MIAMI2012.zip
Su richiesta, sono le fotografie disponibili ad alta risoluzione.

TICKETS E ABBONAMENTI – Quanto costa?

L’ingresso al festival costa 12 € a giornata.
E’ possibile effettuare un abbonamento alle tre giorni.
Per chi non vivesse in città, le prevendite sono aperte sul sito di M@il ticket a 27 € + 2€ d.p.
Il metodo più conveniente è acquistarlo direttamente presso la redazione di Rockit (via Ostiglia 8, Milano, orari 9.30-18.00) a 27 €.
Questi altri spot cittadini in cui è possibile acquistare a 27€ + 2€ d.p.
– Santeria (via Paladini 8, Milano)
– Circolo Magnolia (Idroscalo)
– Meet2Biz shop (Alzaia Naviglio Grande,14 , Milano)

(QUI, http://www.rockit.it/miami/2012/abbonamiami.php,
info su AbbonaMIAMI e prevendite)

MI AMI AMA L’AMBIENTE

Tutti coloro che arriveranno al festival in bicicletta riceveranno un drink in omaggio. Sarà disponibile un servizio navette gratuito da Piazzale Loreto e Piazza Lodi, offerto da Jack Daniel’s.

Per maggiori informazioni:

#miamifestival
www.rockit.it/miami

Michele Caporosso
(Responsabile Comunicazione)
wad@rockit.it
348 3949090

Paola Cantella
paola@rockit.it
340 3875076

Delia Parodo
delia.parodo@gmail.com
320 4048063

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Io?Drama – Mortepolitana

Written by Recensioni

L’Italia è nella merda fino al collo, forse di più, ma questo ormai è sotto gli occhi di tutti, l’hanno cantato gli Zen Circus nel loro ultimo disco, vogliono ricordarcelo con il loro inconfondibile violino gli Io?Drama registrando in pochissimo tempo il loro ep Mortepolitana. Bene, non siamo ancora sicuri della nostra fine orrenda, siamo un popolo a cui piace cuocere a fuoco lento senza diritto di riscatto, più soffriamo e più godiamo.

Quattro pezzi come sempre sopra le righe compresa una rivisitazione di Samarcanda del buon Vecchioni, la chiave indie folk a dettare i tempi (di crisi) di un piccolo gioiellino di casa nostra, il sapore alternativo delle sporche vicende italiane che vedono i propri scenari tra precariato (L’amore ai tempi del precario) e social network (Il mio profilo). La persona che perde la propria identità nascondendola dietro uno squallido monitor, si perde il coraggio di mostrarsi sotto la naturale luce del sole, di fare l’amore, di avere sangue caldo nelle vene. Di essere persone. Il precariato poi diventa l’ABC del nostro quotidiano, non avere delle sicurezze dovrebbe stimolare, invece ammazza l’animo della gente. Ma noi non facciamo nulla, ci flagelliamo l’orgoglio pensando che dopo una grande salita c’è sempre una grande discesa. Mortepolitana suona come una scontata denuncia alla società, la musica deve essere mezzo di protesta, liberta d’azione, una chitarra incide più profondamente di qualsiasi lama. Particolarmente adorabile anche la confezione dell’ep in edizione limitata con le illustrazioni di Cristian Sonda. E’ dura non pensare che questo tassellino artistico dei Io?Drama possa passare senza ricevere i giusti apprezzamenti, un ep importante e maledettamente sincero. Ragione per cui apprezzo l’intensità ragionata di questo lavoro.

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