Dopo anni di attività live, i baresi danno alla luce il loro primo EP autoprodotto.
Provenienti da Bari, i Banana Mayor, dopo 8 anni di convivenza e di attività live, danno alla luce il loro primo EP autoprodotto dal titolo Zombie’s Revenge. Meno di trenta minuti sparsi in sette tracce. Se è vero che l’occhio vuole la sua parte, sorvolerei sulla cover in bianco e nero tutt’altro che spettacolare. Ma in fondo i ragazzi stessi non hanno fronzoli, sprigionano violenza da tutti i pori, concentrandola nel loro Stoner Rock camuffato da Thrash Metal (o sarebbe più corretto dire il contrario?). Lo spazio per siparietti zuccherosi è pari a zero, si schiaccia il tasto PLAY e poi si poga a testa bassa come forsennati per l’intera durata del disco. Se fossero originari del Texas non avremmo dubbi che avrebbero un futuro roseo davanti, qui in Italia la strada è più impervia. Ho citato il Texas perché sia il cantato growlche i riff poderosi della chitarra hanno rievocato in me antichi echi di panteriana memoria. Certo, a volte le atmosfere polverose della scuola Stoner fanno capolino, come in “Gala”, dove anche le cleanvocals sono meno centellinate rispetto alle altre songs. Non illudetevi troppo però: i quattro pugliesi sono cattivi e picchiano come fabbri. La quintessenza della loro furia sono i due capitoli che compongono il brano “Dualism”, stracolmo di tempi tiratissimi e muri sonori incrollabili. Chiude l’opera “Shadows Arise”, un’ecatombe messa in note, che non trovando pace, implode sfumando.
Beceri come i Pissing Razors, sudisti come masticatori di tabacco, rabbiosi come se fossero originari di Arlington: questo sono i Banana Mayor. Peccato che ogni canzone sia troppo somigliante all’altra, colpa anche del genere suonato. Mi piacerebbe sentirli presto dal vivo. Potrebbe essere un bagno di sangue.
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Last modified: 20 Febbraio 2022