Bon Iver @ Primavera Sound Festival, Barcellona 01.06.2017
(di Claudia Viggiano)
Sicuramente uno dei pezzi forti dell’ultima edizione del Primavera Sound di Barcellona, Bon Iver ha regalato al pubblico una performance intensa ed estremamente emozionante. Justin Vernon canta ad un pubblico di migliaia di persone ma è come se cantasse solo per te, o meglio solo per sé. Un concerto meraviglioso anche per la coerenza che unisce il lato acustico dei vecchi album a quello elettronico dell’ultimo 22, A Million, che si contaminano a vicenda in un flusso continuo, fino alla chisura con “Skinny Love”: lacrimoni indiscriminatori.
Radiohead @ I-Days Festival, Monza (MB) 16.06.2017
(di Antonio Azzarone)
Headliners della seconda serata, due giorni dopo la precedente tappa di Firenze i Radiohead si offrono ai fan per un nuovo concerto straordinario. Lo spettacolo inizia quando ci sono ancora le luci del tramonto con “Daydreaming”, il brano che apre anche il loro ultimo A Moon Shaped Pool, e porta il pubblico in quell’ambiente etereo e ipnotico, talvolta inquieto ed elettronicamente disturbato, tipico del gruppo. Questi aspetti vengono enfatizzati anche dai video alle loro spalle, fatti di immagini frammentate, incomplete, che provano a comporre un mosaico inafferrabile – scelta questa forse non troppo apprezzata dal pubblico più lontano dal palco, ma tipicamente in linea con lo stile della band. Thom Yorke giganteggia, ormai rappacificato con il suo ruolo di star assoluta e utilizza spesso un buffo italiano per parlare con il pubblico, mentre Jonny Greenwood rimane chino a picchiare sugli strumenti. In una serata ad altissimi livelli, è difficile dire quale sia l’apice. Su tutte forse “Reckoner” e “Idioteque”, fino all’amata/odiata “Creep”, attesa sino ai secondi bis, sulla quale si leva il boato di eccitazione del pubblico. Chiusura estatica su “Karma Police” con l’ormai tipico scenario dei concerti del XXI secolo: una folla di smartphone a immortalarla.
Black Honey @ Rock Your Head Festival, Montebello di Bertona (PE) 13.08.2017
(di Federico Acconciamessa)
Il Rock Your Head Festival come sempre trascina in terra d’Abruzzo novità fresche del panorama underground internazionale. Questa estate tra i tanti artisti coinvolti c’erano anche i Black Honey, nuove promesse dell’Indie Rock inglese, saliti alla ribalta della scena alternativa in poco tempo grazie all’agguerrita voce femminile di Izzy Phillips e a una decisa attitudine Garage, con cui la band ha lasciato un segno profondo in occasione di questo loro primo concerto in assoluto in Italia. E come non farlo quando hai una frontman audace come Izzy Baxter, che sin dalla prima canzone ha preso in mano le redini del live senza mai lasciarle? Tra sensualità appariscente e un carattere forte e temerario, la cantante ha rubato la scena a tutti conquistando letteralmente il pubblico sia maschile che femminile. Il quartetto di Brighton musicalmente ci sa fare, testimone di un certo modo di fare Rock poche volte riprodotto fedelmente qui in Italia. La forte presenza scenica fa il resto e la band non avrebbe potuto che scendere dal palco tra scroscianti applausi.
Richard Ashcroft @ TOdays Festival, Torino 26.08.2017
(di Maria Pia Diodati)
Per me è stato un anno ricchissimo di belle esperienze live, da quelle al cospetto degli artisti più in voga alle gradevoli sorprese di contesti più intimi (Solange al Primavera Sound, i Klangstof a Ypsigrock, gli Sdang! al Garbage Live Club, tanto per citarne alcune). Eppure, a dispetto della mia sete implacabile di novità, il concerto più emozionante del mio 2017 credo sia stato proprio quello dell’ex The Verve, unica data italiana il sabato del TOdays Festival. E non si è trattato solo del brivido che si prova nell’ascoltare dal vivo alcuni dei brani che consumi da vent’anni – tanto è trascorso da quell’Urban Hymns che li consacrò. Sul palco Richard Ashcroft si è dimostrato un rocker d’antan dal carisma inalterato su cui il tempo non sembra aver avuto effetti deleteri (se si esclude un look da vero tamarro che poco ha a che fare col fascino con cui falciava il marciapiede del videoclip di “Bitter Sweet Symphony”, ma vabbè). Ed è stato bello vederlo dominare lo stage davanti a una platea che contemplava almeno tre generazioni, che non si non si è risparmiata nel cantare a squarciagola pezzi come “Sonnet” o i successi da solista come “A Song For The Lovers” e “Break The Night With Colour”.
Slowdive @ Unaltrofestival, Circolo Magnolia, Milano 02.09.2017
(di Simona Ventrella)
Il 2017 è stato un anno pieno di ritorni, e uno dei più attesi è stato senza dubbio quello degli Slowdive col loro omonimo album a maggio. A inizio settembre sono passati dal Circolo Magnolia di Milano in occasione della rassegna Unaltrofestival, per quello che possiamo definire tranquillamente uno dei migliori live dello scorso anno. Il 2 settembre lo ricordo bene, è stato un giorno uggioso, freddo, un anticipo di autunno improvviso che ha colto di sorpresa e preoccupato molti di noi fin dalle prime gocce di pioggia al mattino, ma nonostante le condizioni avverse tutto è andato per il verso giusto e il concerto è stato un evento di rara intensità e bellezza: la voce di Rachel Goswell che danzava delicata ed eterea sugli infiniti riverberi di chitarra del gruppo, i suoni cristallini sebbene intrecciati in una complicata e fitta trama, un pubblico attento e avido come poche volte. Un grande sogno collettivo da cui era impossibile svegliarsi, da cui nessuno avrebbe voluto svegliarsi. Ogni tanto le reunion sono cosa buona e giusta e anche la tempesta deve chinare il capo e lasciare che la magia si ripeta di nuovo. Felici di esserci stati, non vediamo l’ora di rivederli in questo 2018.
Daniele Silvestri @ Mediolanum Forum, Assago (MI) 21.10.2017
(di Antonio Azzarone)
La serata conclusiva del tour di Acrobati si è trasformata in una festa della musica italiana degli ultimi 25 anni, a cui hanno partecipato molti dei musicisti con cui Daniele Silvestri ha condiviso momenti importanti della sua carriera. “Cose che abbiamo in comune” è stato il nome di questa data particolare, un rimando al suo brano “Le cose in comune” ma anche al rapporto di sincera amicizia e rispetto professionale che lega il cantautore romano a Manuel Agnelli, Carmen Consoli, Samuele Bersani, Max Gazzè e Niccolò Fabi, che si sono avvicendati sul palco per poi concludere la serata tutti insieme insieme con un medley dei pezzi forti di ciascuno di loro: “Non è per sempre”, “Amore di plastica”, “Freak”, “La favola di Adamo ed Eva”, “Lasciarsi un giorno a Roma” e infine “Cohiba”. Da segnalare a margine, anche la performance dance del ‘fratellino minore’ Diodato, che sulle note di “Salirò” ha vestito i panni di quel ballerino scatenato che accompagnò Silvestri nell’esibizione sanremese, nonchè gli interventi dell’attore e amico di Silvestri Edoardo Leo. Ben lontana dall’happening nostalgico, è stata una prova di grandi professionisti, cresciuti in direzioni diverse ma accomunati da sincera stima, che hanno ancora molto da dire.
Nick Cave & the Bad Seeds @ Kioene Arena, Padova 04.11.2017
(di Maria Petracca)
Esiste davvero il mito della Fenice che risorge dalle proprie ceneri? Si può davvero dare nuova forma al proprio cuore dilaniato dal dolore? Si può convogliare in un unico punto l’energia nascosta in ogni singolo brandello di un corpo distrutto e trasformarla in una nuova energia creativa? Sembra di si. Quello di Nick Cave a Padova non è stato un semplice concerto, ma un rito di Resurrezione, in cui un uomo ha affidato alla musica un dolore immenso per trasformarlo in qualcosa di profondo ed eterno, che porta il nome di Arte. Il coinvolgimento e l’emozione del pubblico sono stati l’abbraccio affettuoso che lo ha circondato per oltre due ore di concerto.
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Last modified: 21 Febbraio 2019