Una sera d’agosto a Caramanico Terme c’era il signor Bob Corn in persona, ma lo conoscete quel simpatico ARTISTA dalla folta barba?
Lui e la sua chitarrina sul palco e basta, veramente più nessuno. Soltanto bellissime canzoni dall’aspetto scarno e dai contenuti di spessore, un uomo nato per reggere le scene senza pregiudizi di numero di presenti, di età, di gusti musicali. Non gli frega niente di quello che c’è sotto il palco scenico, lui è caloroso, pieno di animo, risulta essere un grande uomo. Pazzesco.
E poi parla, narra di storie umane, rapisce l’attenzione di chi lo segue, si fa amare, io lo amo alla follia. Se fosse possibile lo porterei a casa con me, ci parlerei per ore ed ore, ci berrei vino a profusione. Lo voglio.
Lo voglio e basta.
Niente di più entusiasmante poteva accadere in quella fresca sera di agosto, Bob Corn con la sua chitarra a regalare passione, quel calore umano che sicuramente non siamo più abituati a ricevere. Mi sentivo addirittura imbarazzato di tanta umanità.
Ad un certo punto abbandona il microfono e scende dal palco, inizia a suonare tra la gente ultra sessantenne presente a Caramanico per la sola ragione del soggiorno termale. Piace a tutti, ragazzini compresi. A fine concerto un bambino di forse dieci anni gli si avvicina e gli fa:”sei comunista?”
Il concerto per una volta inteso come tale, ci chiacchiero per un bel pezzo tra un mojito e una birra cruda acquistando inevitabilmente tutta la discografia ad un simbolico prezzo. Bob Corn è il cuore della musica indipendente in Italia, un persona che cercheró di seguire artisticamente il più possibile. Bob Corn merita di essere apprezzato al massimo, merita un bacino sulla fronte.
Last modified: 11 Dicembre 2011