Sembra mai possibile che la Brunori SAS è passata per le strade di Cese di Avezzano AQ in maniera particolarmente leggera? Che i ragazzi dell’associazione organizzatrice presentino una smisurata passione per la musica d’autore completamente indipendente?
E’ successo quello che è successo ma fortunatamente è successo. È successo (con grande insuccesso) che una jazz band aprisse le danze con tanto di repertorio di elevata caratura, un sound troppo impegnato per noi comuni mortali, jazz da salotto, la piazza nella rappresentazione più onesta del popolino medio nel giro di un quarto d’ora aveva già i coglioni completamente pendenti sull’asfalto ancora arrovellato dalla caldissima giornata. Qualcuno di basse vedute come me ripiega l’agonia nel vino, nonostante tutto dopo qualche bottiglia quella musica non era poi così pesante. Stavo quasi per imparare a volare dopo l’ennesimo bicchiere.
La cantante super antipatica della band annuncia l’ultimo brano, un sollievo generale anticipa un falsissimo applauso e gli anziani del posto addormentati sulle sedie di loro proprietà (nei paesi abruzzesi è ovvio portarsi le sedie da casa) regalano espressioni di liberazione come se fossero obbligati ad essere li in quel momento. La jazz band finisce e la cantante con la solita simpatia che per tutta la serata l’aveva contraddistinta presenta il successivo gruppo dicendo di non ricordarsi il nome!! È possibile? Oppure la vedova nera dentro di lei continuava a sputare veleno? Vabbè tanto vanno via.
Comunque la band con il nome difficile da ricordare è la Brunori SAS. La band di Dario Brunori, quella del cantautore calabrese che tanto sta piacendo in Italia evocando nelle menti la figura di Rino Gaetano, quello che a me piace un casino. Parte il concerto e tutti i presenti si stringono sotto al palco e cantano pure le canzoni!! Per mia enorme sorpresa, penso di essere ubriaco e questo è certo ma cantano davvero! Pezzi vecchi e pezzi nuovi!
Cese di Avezzano inizia ad essere il paese più bello d’Abruzzo, un piacere starci, la pasta e la porchetta a modici prezzi aumentano ancor di più il mio nuovo amore. Brunori esegue alla perfezione la propria live performance, parla con la gente, è molto bravo dal vivo, è simpatico, è calabrese. Soltanto conferme da lui.
Poi a fine concerto viene anche invaso dai fans, foto ed autografi. Ubriaco mi faccio una foto con lui e gli dico:”ma che ti credi di essere dei Take That?”
Relaziono la mia figura di merda e vado via, veramente un bel concertino che merita l’apprezzamento dei presenti e soprattutto il mio.
Last modified: 11 Dicembre 2011