Caravita – Come sempre

Written by Silvio Don Pizzica• 7 Ottobre 2019• Recensioni

Un disco coraggioso di cantautorato old style in un mondo di itpopper.

[ 23.11.2018 | autoprodotto | pop, folk cantautorale ]

A quattro anni dall’esordio, torna il cantautore Caravita con il suo songwriting in stile Cesare Basile, Bertoli e simili, folk e movimentato quando serve ma anche introspettivo e speranzoso.

Un album anacronistico, per certi versi, che pesca nella tradizione italiana ma anche nel blues d’oltreoceano e nella world music. Come sempre è musica fatta col cuore, che non lascia indifferenti proprio perché trasuda nelle note e nelle parole passione per quello che Caravita suona e dice. È un disco che vuole rivolgersi a tutti gli amanti del cantautorato più classico italiano e poco importa se la voce di Icio Caravita non sarà tra le più affascinanti che avrete mai ascoltato, sarà un disco che vi colpirà inevitabilmente se è questo ciò che cercate dalla musica. Un disco coraggioso, se coraggioso è fare il cantautore old style in un mondo di trapper, itpopper e cose indefinite alla Coma_Cose; o semplicemente un disco onesto con se stesso e con chi lo ascolta. Come sempre, letto alla soglia del 2020, è anche un omaggio a tutta una tradizione che va dai già citati, fino a Finardi, Bennato o Bubola ma anche ai Negrita meno rock.

Quello di Caravita è, dunque, un ottimo album cantautorale che, purtroppo, farà più fatica a lasciarsi ascoltare che a farsi apprezzare; con arrangiamenti curati, suoni ricercati quanto basta per la proposta. Un disco che richiede una “rilassatezza” quasi introvabile oggi, in un’epoca storica in cui il tutto e subito vale per quasi ogni aspetto della vita, tantomeno per la musica.

Probabilmente Come sempre non è un disco che ascolterò troppo nei prossimi mesi, ma è uno di quelli che quando avrò dimenticato e riscoprirò per caso e riascolterò mi darà una felice malinconia ripensando a questo momento in cui lo sto ascoltando.