E’ uscito il 7 ottobre il primo lavoro discografico della band The Ophelia’s Nunnery, Non Basta Vivere, che rappresenta per la band, giovanissima, il risultato dei primi anni di vita. Anni passati ascoltando “Is This It” degli Strokes e “Favourite Worst Nightmare” di Artic Monkeys, con uno sguardo sempre aperto verso il Pop internazionale, anni spesi insieme a scuola e poi in ufficio, tra Monza e Brianza, anni di speranze e piccoli sacrifici, com’è normale accada a vent’anni. Ecco quindi cinque brani, rigorosamente in lingua italiana, che raccontano la storia di Matteo Arienti (voce, chitarra), Matteo Zappa (basso, voce), Simone Manzotti (batteria), Dario Azzolini (chitarra). Il primo video presentato dalla band è “Martedì”, per la regia di Jasmin Schröder, ed Emanuel Marzi e ilmontggio di Andrea Franceschini. “Questa non è una storia già scritta, piena di belle esperienze e di palchi importanti di cui parlare, di atmosfere magiche e affiatamenti. La storia dei The Ophelia’s Nunnery è semplice, di quelle che nascono tra le quattro strade del tuo quartiere, quando hai 14 anni e una bicicletta, di quelle che al sabato pomeriggio si esce per giocare a pallone e fare merenda. L’ep autoprodotto “Non basta vivere” è il nostro primo vero lavoro,ed è il frutto di questi primi quattro anni, di quella che in sostanza è la nostra attuale vita da ventenni della provincia, dal Glastonbury, da Caglio, dal negroni, da Emily Ratajkowski e Rihanna, dall’Indie e dal Pop.”
Anteprime
The Ophelia’s Nunnery – “Martedì” [VIDEOCLIP]
Le Moire – Il Giardino degli Atomi [STREAMING]
Le Moire sono Stefano Invernizzi (basso e voce), Andrea Invernizzi (chitarra) e Carlo Castoldi (batteria), trio Alternative Rock (in lingua italiana) di Robbio (PV) in attività dal 2006 e nelle file della label ChainS. Il Giardino degli Atomi è il loro ultimo Ep che trovate di seguito in esclusiva streaming per Rockambula Webzine.
Lilia – “Secret Keeper” [VIDEOCLIP]
L’influenza più forte di 44, secondo ep di Lilia, è la doppia accezione del verbo inglese to play: suonare, ma anche (e soprattutto) giocare. Sette brani nati per caso, durante ripetute e curiose esplorazioni musicali avvenute perlopiù all’interno della cameretta della giovane cantautrice, alle prese con synth, tastierine, pc e con la scoperta, quasi casuale, di Ableton live e delle infinite possibilità combinatorie dei magici mondi dei loop. Ne consegue la nascita di un disco appartenente a un genere musicale che Lilia stessa ha battezzato “Elf-tronica” per le atmosfere che genera e da cui è generato. 44 esce in formato digitale disponibile in free download su Bandcamp e risponde alla volontà di Lilia di condurre la propria musica al di là dei confini dei propri giardini fatati domestici verso luoghi sconosciuti: locali, case altrui, parchi e ulteriori location.
Testimonianza visiva di questa predisposizione, sono le immagini del video dello showcase di presentazione del lavoro presso gli studi di Novaradio Città Futura a Firenze, durante il programma condotto da David Drago “L’ora del Dragone”.
“La luce era bellissima e le persone squisite.” racconta Lilia. “Un pomeriggio davvero speciale”. E ancora, parlando del suo nuovo progetto: “Per me si tratta di una “performance” multiforme, anche visiva e un po’ esoterica. Componendo 44 non ho pensato di dover rispondere a precisi canoni di composizione (es. lunghezza delle canzoni, strofe e ritornelli precisi, intonazione), ma mi sono chiusa per due mesi in casa e mi sono lasciata andare, cercando sempre di mantenere il mio stile. Per questo, durante i miei live, cerco sempre di creare un’atmosfera che possa coinvolgere e/o “destabilizzare” le persone. Non ho mai studiato teoria musicale, il desiderio di suonare è nato perché fin da piccola inventavo melodie e mi sentivo frustrata perché non sapevo come trasformarle in vere e proprie canzoni. Ho scelto un numero per dare nome all’EP, perché i numeri mi fanno sentire più “tranquilla” (i numeri pari, per l’esattezza), e in particolare 44, è un numero che mi fa stare bene per vari motivi ed è proprio per esprimere il benessere che ho provato nel registrare queste canzoni d’istinto che ho scelto il mio numero preferito.” 44 è stato mixato e masterizzato da Tiresia (Two Fates) presso Colonnella Sound – Two Fates’ Studio. La grafica è a cura di Emiliano Teodoro, così come la realizzazione del video di “Secret Keeper”.
Wet Floor – “Il Paese dei Balocchi” [VIDEOCLIP]
In linea con il concept dell’album Profezia in 12 Pezzi, il primo videoclip dei monzesi Wet Floor, “Il Paese dei Balocchi”, nasce come una provocatoria riflessione. Combattuti tra l’odio e l’amore per il paese d’origine, per i propri luoghi e per i propri non-luoghi, i tre esprimono con decisione il senso di appartenenza spesso tradito nella contemporaneità dall’abitudine e dall’alienazione individuale. I Wet floor nascono nel 2005 in Brianza come un power trio prossimo alla scena Punk Rock italiana.
Profezia in 12 Pezzi è l’ultimo LP dei Wet Floor, autoprodotto e prossimo all’uscita, il 27 settembre 2014. L’album contiene dodici tracce inedite corredate di una intro e un intermezzo che modulano il percorso tematico e musicale del disco. L’LP è il racconto di una provocazione spinta a corrodere l’esistenza della folta schiera di idoli religiosi, politici, mass mediali che inquinano la nostra epoca, compromettendo l’autonomia individuale. La profezia dei Wet Floor è l’antitesi di questo concetto: la negazione di una esistenza legata da qualsivoglia dogma o dipendenza e l’aspirazione alla pura e vera autodeterminazione.
Karenina – Via Crucis [STREAMING e FREE DOWNLOAS]
La band bergamasca, al secondo disco, realizza un concept-album in download gratuito che è un viaggio nell’Italia smarrita del presente, fra i fantasmi della cronaca e un forte desiderio di rinascita. Pop Rock rigorosamente d’autore ad altissima intensità emozionale. Via Crucis è un disco sviluppato nella cornice di un fatto di cronaca eclatante, che insieme ad altri accadimenti non meno noti forma una dimensione collettiva e identitaria in cui rispecchiarsi: l’Italia è un Paese di sangue e silenzi, travolto dal brusio mediatico di continue tragedie, un rumore bianco che annulla vite, biografie e corpi e lascia un enorme sensazione di smarrimento e voglia di fuggire. Tuttavia la responsabilità di questo decadimento etico non è sempre degli altri, ma di noi singoli individui, travolti sì, ma anche conniventi e deresponsabilizzati, perché “l’Italia è bellissima, ma ci vivono le bestie”. E allora è il momento di riprendere consapevolezza di sé, non attendere che la salvezza arrivi, ma cercarla con i propri sforzi (“io prego dio ma credo più ai suoi limiti / non viviamo nel migliore dei mondi possibili”). Buon ascolto!
Glass Cosmos – Disguise of the Species [STREAMING + VIDEOCLIP]
Disguise of the Species è l’esordio del quartetto di Bergamo fra New Wave, Post Punk e Glam Rock. Riflessioni sul tempo e sul presente della generazione dei trentenni in un disco che svela il “camuffamento della specie”. L’album è in uscita proprio oggi mentre il videoclip del singolo di lancio può essere visionato di seguito. In basso trovate anche lo streaming del disco in anteprima condivisa. Buon ascolto!
The Comet – “Whisper” [VIDEOCLIP]
“Whisper” è il primo videoclip dei The Comet tratto dall’album Nothing but the Wind diretto da Eva Grossutti e Giacomo Venturini con protagonista Cecilia Tragni. A meno di un mese dalla serata di presentazione del loro album d’esordio regalano al pubblico anche una dimensione visiva del loro lavoro. “Whisper” è un racconto per immagini che ha per protagonista una giovane donna incapace di mettere ordine nella sua vita emotiva. Vorrebbe lasciare tutto e fuggire. Il suo cuore è pieno di rabbia e malinconia, ma il suo corpo è congelato da una forza oscura che la trattiene. A poco a poco, la visione diviene più nitida, e l’energia per troppo tempo sopita, si libera infine in una danza spontanea. Il colore che viene fatto gocciolare su di un telo è la sua salvezza. Prende forma la trama di un dipinto astratto che nonostante tutto la aiuta a trovare un modo per ascoltare se stessa mentre cammina sull’orlo dell’abisso.
Immagini in bianco e nero si alternano alle sagome dei membri della band, proiettate su uno sfondo bianco come ombre, creando spaesamento, risvegliando sentimenti di lontananza. La messa a fuoco non lascia trasparire tutti i dettagli, giochi di luci e ombre che si alternano alla staticità di un’inquadratura, seguita da improvvise immagini che scorrono sullo schermo, frenetiche. I bisbigli, Whisper, sono meravigliosamente rappresentati dai fasci di luci, che scorrono quasi incontrollabili.
Sintomi di Gioia – “L’Animale” [VIDEOCLIP]
“L’Animale” è il primo di due video live che i Sintomi di Gioia hanno realizzato insieme al Kaleido String Quartet (Luana D’Andrea, Cecilia Concas, Laura Monti, Giulia Ermirio), brano estratto dall’EP L’Animale prodotto insieme a Fabio Magistrali. La regia dei video è affidata a Davide Bonaldo, la fotografia ad Andrea Tomas Prato. Il video live è girato a casa di Nina, una loro amica a cui hanno voluto dedicare questo mini concerto. Il video è prodotto da Indidacosa insieme ad Allegra Calbi e Daniela Ferretti.
Il secondo brano di questo live sarà “Varietà”. La partitura è scritta e arrangiata da Sintomi di Gioia.
Non è ancora previsto un tour con il Kaleido String Quartet ma loro dicono: “L’idea di portare un live con quartetto d’archi in giro per l’Italia è molto allettante e ci stiamo pensando insieme a Luana che è il motore del Kaleido String Quartet. Gli impegni sono già molti quindi non è detto…chissà…magari ci potrete ascoltare in qualche tenebroso locale o in qualche teatrino! Sarebbe emozionante!”. Buona visione!
I Sintomi di Gioia sono Luca Grossi e Fausto Franchini. Segnalibro è il loro esordio discografico (2008). Nel 2010 esce l’EP L’Animale. Il 2012 è la volta dell’omonimo Sintomi di Gioia.
Il Nome di Lei – “Ancora Non Ti Arrendi” [VIDEOCLIP]
È prevista per il 10 giugno l’uscita dell’EP d’esordio Il Nome di Lei dell’omonimo trio Il Nome di Lei , composto da Marco Sambinello, Alex Favaro e Samuele Botter. L’EP è anticipato dal video, il primo ufficiale, “Ancora Non ti Arrendi”, girano nel centro di Milano da Niccolò Bucca (Aosta): “Le immancabili delusioni che si abbattono sul nostro percorso spesso ci inducono nella tentazione di accontentarci, di adagiarci comodamente nelle fasi di stallo della nostra vita, che a volte sembrano accarezzarci e lusingarci. È indispensabile ritrovare la passione che ci brucia dentro e che ci dà la spinta per alzarci, ribellarci alla quiete e raggiungere i traguardi per cui lottiamo.”
Il Nome di Lei EP, registrato a Milano da Jacopo Pinna e Giacomo Dalla presso l’Effetto Note Studio e mixato da Matteo Cantaluppi presso il Tempel Studio di Berlino, è stato prodotto ed arrangiato da Stefano Clessi. Il Nome di Lei EP è un percorso fluido che intende tratteggiare i contrasti tra consapevolezze e illusioni di chi si affaccia all’età adulta. Le contraddizioni sono messe in evidenza da una scelta musicale che sfrutta le potenzialità del Power Pop elaborando sonorità alle volte cadenzate e talvolta irregolari. In inizio di battuta le tonalità sono spesso lasciate nell’incertezza con accordi aperti ed arpeggiati e con un cantato, a suo modo, dolce. Si acquista maggiore chiarezza solo con l’ingresso della batteria: un groove moderno si fonde con synth anni Novanta a rappresentare quel singhiozzante alternarsi di speranze e disillusione. A sciogliere l’indeterminazione tuttavia è solamente la chiusa, che sorprende: ancora una volta l’espediente musicale si piega a descrivere l’imprevedibilità degli eventi.
Portugnol Connection – Dans La Rue [VIDEOCLIP]
Il video di “Dans la Rue” è il primo estratto dall’album DANS LA RUE dei PORTUGNOL CONNECTION, band milanese composta da Riccardo Bergottini, Christian Carobene, Claudio d’Emilio, Luca Telò, Alberto Pispero, Marco Torresane Federica Carobene uscito il 10aprile 2014. Il nuovo singolo “Dans La Rue” nasce dall’amara riflessionecirca lo stato di alienazione in cui versa la società. L’uomo viene visto come un automa, soggiogato dai vincoli delle convenzioni sociali ecostretto a condurre un’esistenza straniante. Le abitazioni sono baudelerianamente intuite come prigioni, ma all’ottundimento regnante tra le pareti domestiche è ancora possibile opporre il teatro della strada, vivo e ricco di stimoli. La storia evolutiva dell’uomo insegna come ogni cambiamento e ogni rivoluzionesiano stati preceduti da una solida presa di coscienza dell’individuo: occorre quindi trovarsi Dans La Rue per riscoprire uno spirito vitale che desti dal sonno dell’inconsapevolezza. Nel video di “Dans La Rue” assistiamo alla giornata di un uomo palloncino in un mondo piuttosto ostile, popolato da uomini-cactus. «Abbiamo raccontato questa storia attraverso lo stop motion» dice Guido Ingenito, ideatore del video «una tecnica d’animazione che oltre ad affascinare lo spettatore, avvantaggia la produzione con ampi margini di creatività e realizzabilità. La canzone dei Portugnol esorta alla rivoluzione: Elio, il protagonista della storia raccontata nel videoclip, sublima questo tema attuando nel suo piccolo una piccola rivoluzione alla fine di una giornata particolarmente drammatica».