Depeche Mode nuovamente presenti all’appello. Ed è sicuramente una buona notizia.
Non solo per la musica mondiale, che ritrova un nome pesante, pronto a presentare Delta Machine, tredicesimo album di inediti in imminente uscita; ma anche per lo stesso Dave Gahan, frontman della band, ristabilitosi da svariati problemi di salute e tornato all’ovile dopo la collaborazione coi compatrioti Soulsavers.
Il primo singolo estratto è la maestosa Heaven, ovviamente figlia dell’estro creativo dell’eterno Martin Gore.
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Depeche Mode: in arrivo il nuovo album.
Death Grips: due date a maggio a Roma e Milano.
Il duo rap-noise sperimentale formato da Stefan “MC Ride” Burnett e Zach Hill arriva in Italia dopo la pubblicazione nel 2012 del loro primo full lenght “The Money Store”, un album in download gratuito “No Love Deep Web”, le esibizioni al Coachella e al Big Day Out e dopo un lungo tour carico e infuocato. Di seguito le date italiane:
20 maggio Milano – Tunnel
Ingresso: 13 euro + d.p.
21 maggio 2013 – Roma – Circolo Degli Artisti
ingresso: 12 euro
MELVINS Lite: DUE DATE IN ITALIA!
DUE DATE IN ITALIA!
MELVINS Lite
Feat. Dale Crover, King Buzzo and Trevor Dunn
30 aprile 2013 – Livorno – The Cage
ingresso: 18 euro
Inizio concerti: 21:00
Prevendita da oggi giovedì 21 febbraio alle 15:00
http://www.bookingshow.it
01 maggio 2013 – Mezzago – Bloom
In collaborazione con Shining Production e Bloom
ingresso: 20 euro +d.p.
Prevendita la lunedì 25 febbraio:
www.ticketone.it <http://www.ticketone.it> , call center 892 101
www.vivaticket.it <http://www.vivaticket.it>
www.ticket.it <http://www.ticket.it> , 02 54 271
www.mailticket.it <http://www.mailticket.it> , 199 446271
E presso Bloomsbury – “la libreria del Bloom”
Probabilmente il gruppo più influente del rock alternativo americano insieme ai Fugazi e uno dei più fulgidi esempi di rock band in assoluto,
i MELVINS hanno letteralmente plasmato il Seattle sound e sono stati tra gli artefici del cosiddetto hard rock moderno.
Dopo 25 anni di onorata attività e la bellezza di 25 pubblicazioni importanti – ma forse anche di più, essendo difficile tenere il conto tra album in studio, live ed ep estesi – la band guidata da KING BUZZO arriva in Italia per tre date da non perdere in versione lite, ovvero in TRIO!
La nuova Zelanda, poi il Giappone… i Melvins sperano sentitamente di non incappare più in madre natura, visti gli esiti devastanti di questi ben noti eventi, che han compromesso anche le recenti trasferte intercontinentali del gruppo. King Buzzo ci ironizza sopra, nel rispetto delle vittime per carità, dicendo di esser stato catapultato in qualche club del bizzarro. Tanto che nel 1994 Osborne era dalle parti di Northridge , quando un terremoto di magnitudo 6.7 scosse la terra. Un predestinato? Pare questa una parafrasi della musica dei Melvins, nota per essere devastante, impertinente e tutt’altro che schematica. E quale miglior occasione per ribadire il concetto di un live – Sugar Daddy – che in 13 tracce si spinge ben oltre la soglia del mero intrattenimento?
L’ultima fatica dei MELVINS è un album dal vivo frutto di una data al Busta-Gut Club di Downey, stato della California.
Deliziando i propri fans il gruppo mette in fila alcuni dei suoi classici presenti e remoti, facendo risaltare in scaletta versioni da urlo di “Boris”, “A History Of Bad Men” e “The Kicking Machine”.
Ed è proprio ciò che dobbiamo aspettarci dalle date italiane!
Nella formula trio, che vede Buzz Osborne alla chitarra e voce, Dale Crover alla batteria e Trevor Dunn al basso, i MELVINS Lite hanno dato alle alle stampe sempre per la IPECAC un album intitolato FREAK PUKE nel giugno del 2012 ed hanno intrapreso un tour di 51 giorni suonando in tutti i 50 stati del distretto della Columbia.
Il tour è partito il 5 settembre da Anchorage, AK e si è concluso a Honolulu, Hiil 25 ottobre 2012. Ad aprile in concomitanza con l’uscita di un nuovo album di cover intitolato Everybody Loves Sausages, il trio sbarcherà in Italia per due date da non perdere.
ROSYBYNDY esce il nuovo disco KAPYTALYSTY VYRTUALY
La Paura del Futuro.
La lotta contro i poteri del nuovo ordine mondiale e il futuro dei giovani
viaggiando elettronicamente in tutte le latitudini.
Esce “KAPYTALYSTY VYRTUALY” il nuovo corrosivo disco di ROSYBYNDY.
Il più acido TECNO-MENESTRELLO su RUOTE!!!
Se nel suo primo Album “Eskoryazyony Karmyke” Rosybyndy , al secolo Luigi Piergiovanni, music-maker di vecchia data, parlava di un futuro Bladerunneriano, ormai vicino in alcuni angoli del mondo, e il suo secondo lavoro “Il portiere di riserva”, era ambientato in un passato nostalgico, autobiografico ed intimista, questo terzo lavoro è sicuramente legato al presente ed ai suoi problemi. Dalla condanna all’uso delle religioni (Chiudete bene la porta), alla lotta contro i poteri del nuovo ordine mondiale (Non votate per me), all’umanità distorta e degradata (Dogma).In “Due Sentieri”, due entita’ artistiche cosi’ diverse come Rosybyndy e Tiziana Rivale, si incrociano proprio come due sentieri che scorrono prima paralleli, poi si allontanano o si avvicinano, per dare vita ad un brano di respiro internazionale. Il filo conduttore del lavoro è comunque il futuro dei nostri figli. I bambini vittime delle guerre petrolifere (Giù dal cielo), della pedofilia domestica (Parole che sfuggono alla voce), degli esperimenti genetici (Mengele’s nightmare), fino ad arrivare ad una lettera al proprio figlio (Vorrei parlarti di me). Musicalmente si viaggia elettronicamente in tutte le latitudini. Dal nord Europa (Non svegliatemi più) all’Oriente (Chinacrack), dal nord Africa (Waiting Cleopatra), all’Asia (Nabouf). Completano il cd, due brani dedicati all’emarginazione “Io sono la vittima” ed agli abusi “Il ventre dell’anima”. Impreziosiscono il lavoro, oltre a Tiziana Rivale, Fausto Rossi, Flavio Giurato, Roxy N, ed Antonella Ponziani.
ROSYBYNDY
www.rosybyndy.com
INTERBEAT
www.interbeat.it
PROTOSOUND POLYPROJECT
Mail. ufficiostampa@protosound.it
THE NATIONAL: due date italiane in estate.
A distanza di 2 anni dal grande successo della data ferrarese arrivano in Italia i THE NATIONAL per due date a Roma e Milano, in cui presenteranno oltre ai capolavori degli album precedenti, le tracce del nuovo attesissimo e ancora misterioso album, in uscita nei prossimi mesi per 4 AD.
30 giugno 2013 – Roma – Auditorium Parco della Musica – Cavea
Inizio concerti: ore 20:00
I prezzi e la data dell’apertura delle prevendite verranno comunicati nei prossimi giorni su
http://www.dnaconcerti.com/
http://www.facebook.com/dnaconcertieproduzioni, https://twitter.com/dnaconcerti e www.auditorium.com SEGUITECI!
Prevendite disponibili a breve:
www.auditorium.com <http://www.auditorium.com>
www.listicket.it <http://www.listicket.it>
01 luglio 2013 – Milano – City Sound, Ippodromo del Galoppo
Via Diomede, 1 (ingresso da Piazzale Lotto)
ingresso: 30 euro+d.p.
Inizio concerti: ore 20:00
Prevendite disponibili da mercoledì 20 febbraio alle 12:00
www.ticketone.it <http://www.ticketone.it>, call center 892 101
www.vivaticket.it <http://www.vivaticket.it>
www.ticket.it <http://www.ticket.it>, 02 54 271
www.mailticket.it <http://www.mailticket.it>, 199 446271
“Rise up”: il primo singolo estratto dall’album omonimo dei Sonatin For a Jazz Funeral.
“Rise up” è il primo singolo estratto dall’album omonimo dei Sonatin For a Jazz Funeral. L’album prodotto negli studi Monochrome dalla Tippin the velvet uscirà il 5 Marzo in cd ed lp. Il video è stato girato da un giovane videomaker campano, Andrea Campajola. Il singolo è stato annunciato da una campagna twitter con l’ashtag # a c t h u n g.
I Sonatin raccontano così la loro musica:
“Lasciatevi portare in un ospedale psichiatrico dell’ Illinois, in un campo di the in Giappone o in una chiesa sconsacrata nel Mediterraneo, tra chitarre cangianti, filastrocche sonore e loop elettronici, tra marce militari e allegri cori da osteria, intervallati a raffinati melismi. A guidarvi sono i Sonatin for a jazz funeral, autori e allo stesso tempo protagonisti di questa meravigliosa storia, fatta di sperimentazione continua e totale coinvolgimento emotivo. Il loro obiettivo è creare una rotta musicale stimolante e priva di limiti: ogni brano è un viaggio dove l’ascoltatore deve necessariamente abbandonarsi, lasciandosi cullare o travolgere. Fin dal nome è un gioco di specchi continui, tra misteri e rivelazioni: perché se la sonatina è una forma compositiva della musica classica europea è anche l’ispirazione per un film del regista giapponese Kitano, e se la pensate composta per un funerale jazz americano, tra spiriti africani e cibo creolo, il quadro è pronto.”
Dalla Parte del Cervo: il disco d’esordio degli Edaq.
Contaminato e coinvolgente, ricco di influenze ma rispettoso della tradizione, il ‘folk d’arte’ dell’ensemble piemontese in un magnifico debutto. Il classici del bal-folk europeo nella rivisitazione coraggiosa dell’affiatato sestetto, alfiere della ‘folktronica dall’arco alpino’
Dalla parte del cervo: il disco d’esordio degli Edaq
Grand-Mere Associazione Culturale
è lieta di presentare:
DALLA PARTE DEL CERVO
Il debutto degli Edaq
12 brani – 67 minuti
“Essere dalla parte del cervo significa per noi muoverci in un vasto e inesplorato territorio in cui gli unici punti cardine sono il rispetto per le tradizioni musicali a cui ci rifacciamo e l’amore per la libertà espressiva. Assume anche una valenza più profonda, se vogliamo spirituale, in cui ciascuno di noi ritrova nella “sua parte del cervo” quella spinta che lo porta a battersi per ciò che ritiene giusto”. Dalla parte del cervo: mai titolo fu più indicativo di un approccio, un’inclinazione, una scelta di campo. E’ il titolo del disco d’esordio degli Edaq (acronimo del nome originale Ensemble D’Autunno Quartet), un eccellente debutto per una formazione i cui membri provengono da diverse esperienze di lavoro sulmateriale tradizionale (in particolare quello piemontese e transalpino) ma anche da collaborazionijazz, rock e pop.
La chiave di lettura di un’opera intrigante e audace come Dalla parte del cervo sta proprio nella confluenze di diverse vicende artistiche e nella rilettura dei classici “bal-folk” europeo, il tutto con la massima libertà espressiva senza tradire lo spirito dei brani originali. Non è un caso che gli Edaq parlino di“folk-art”: “Cerchiamo di fare in modo che questa musica diventi una sorta di arte popolare, forse per essere più precisi di artigianato popolare, in cui si vanno a mescolare diversi linguaggi multimediali. A volte ricorriamo anche all’uso di video proiettati durante il concerto, che in qualche modo rappresentino in immagini i nostri suoni”. Ascoltare il disco degli Edaq oppure un loro concerto è l’occasione per essere trasportati nelle valli occitane, in Francia e nelle valli francoprovenzali del Piemonte, ma con un occhio di riguardo alle possibilità offerte dalla musica contemporanea, in particolare dal jazz e dall’elettronica.
Francesco Busso (ghironda), Gabriele Ferrero (violino), Flavio Giacchero (cornamusa, clarinetto basso), Enrico Negro (chitarre), Stefano Risso (contrabbasso) e Adriano De Micco (percussioni) hanno svariate collaborazioni all’attivo, differenti estrazioni ed esperienze: questa eterogeneità di partenza si traduce in una rilettura pulsante e sfaccettata, che punta a rendere leggibile agli occhi dell’ascoltatore moderno una musica antica. Ascolti di ogni tipo (gruppi francesi, bretoni e inglesi come Perlimpinpin Folc, Gwerz e Blowzabella,il folk revival storico, la musica africana e balcanica, il rock) hanno condotto gli Edaq ad elaborare valzer, polche, scottish e mazurche (ma anche Bill Evans…) puntando a un’originale “folktronica dall’arco alpino”.
Informazioni:
Edaq:
http://www.edaq.it
EDIBLE WOMAN. NUOVO ALBUM E TOUR IN PARTENZA IL 22 FEBBRAIO!
Gli Edible Woman “sono un gruppo di tori rabbiosi in un negozio di porcellane cinesi!!”; questa la folgorante definizione del loro fan Julian Cope e il 22 febbraio 2013 uscirà “NATION“ il loro quarto lavoro in studio.
Il disco verrà presentato il 22 febbraio 2013 al “Go Dai Fest” di Roma nella serata dedicata al fouco curata da Roberta Sammarelli (Verdena) presso l’Angelo Mai Occupato Altrove. Di seguito tutte le date del tour:
22 febbraio – Roma Angelo Mai – Go Dai Fest
06 marzo – Pesaro La Cira
07 marzo – Milano Leoncavallo **
08 marzo – Conegliano Veneto (TV) Apartamento Hoffman **
09 marzo – Torino Blah Blah
29 marzo – Firenze Tender Club
04 aprile – Niscemi (CL) Nixenum
06 aprile – Taurianova Birreria 34
07 aprile – Ragusa Lebowsky
14 aprile – Ferrara Zuni
26 aprile – Chiasso Gwen Festival
28 aprile – Montpellier Black Sheep
29 aprile – Clermont Ferrand Raymond Bar
30 aprile – Parigi La Cantine de Belleville
03 maggio – Bruxelles Piola Libri
** con Camilla Sparksss
Nofx in concerto allo Sherwood Festival!
NOFX in concerto in Italia
Domenica 16 GIUGNO 2013
PADOVA – Sherwood Festival
UNICA DATA ITALIANA
– Parcheggio Nord Stadio Euganeo
Posto Unico: Euro 20,00 + diritti di prevendita
È un ritorno molto atteso quello dei NOFX, paladini dello skate-punk-rock californiano politico, impegnato e da sempre amatissimo anche in Italia. I NOFX nel 2013 festeggiano i trentanni di una lunga carriera, sempre vissuta nella piena convinzione delle proprie scelte musicali e politiche. Nati nel 1983 a Berkley, area californiana da cui arrivano tantissime band della scena punk americana, i NOFX hanno venduto oltre 6 milioni di copie in tutto il mondo, con i loro album sempre realizzati attraverso etichette indipendenti, tra cui la Fat Wreak Chords, fondata a San Francisco dallo stesso Fat Mike, frontman della band. I NOFX hanno sempre fatto parlare molto di sé anche per via del loro rifiuto a firmare contratti con major e di realizzare interviste con media quali MTV, che negli anni del loro enormo successo era il canale da cui il pop-punk prese il volo. La storia dei NOFX parte da lontano, dagli albori del movimento punk rock californiano che, ispirandosi a Ramones, Misfits e Bad Religion, ha conquistato negli anni ’90 una grandissima importanza nel panorama musicale mondiale. Il successo di band come Green Day, The Offspring, Blink182, Sum41 e Rancid è stata solo la punta di un iceberg che vedeva tra i nomi più brillanti appunto Fat Mike e i suoi NOFX. Sono dodici gli album da studio realizzati dal gruppo di Berkley che, partito dal punk hardcore più violento, è giunto ad una formula di hardcore melodico che include influenze pop-punk e ska-punk, senza mai dimenticare l’importante impegno sociale e politico che da sempre ha caratterizzato i NOFX.
Instrumental Night. Architecture of Universe + Dresda + Au
Instrumental Night. Architecture of Universe + Dresda + Au al Circolo Arci Malabrocca in via Alla Stazione 22 a Pioltello (MI).
Arci Malabrocca è lieta di presentare per sabato 23 febbraio una giornata ricca di appuntamenti, durante la quale verranno presentati tre diversi progetti musicali italiani!
Apertura cancelli alle 18.00
(programma dettagliato nella parte inferiore).
*****Dalle 22.00 sul palco:*****
A U +
[noise rock/jazz – sperimentazione audiovisiva]
[http://
D R E S D A
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A R C H I T E C T U R E O F T H E U N I V E R S E
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|||| P R O G R A M M A C O M P L E T O ||||
*****Dalle 18.00:*****
Seminario sulla costruzione di casse acustiche per chitarre e bassi curato da Andrea Guasti (Hopecustomlab).
*****Dalle 19.30:*****
Presentazione ufficiale de:
-“Il Grande Freddo” (Architecture Of The Universe)
-“Diluvio” (Dresda) [Marsiglia Records – Asiluum Records], con il curatore del packaging di Diluvio Riccardo Zulato (Cikaslab).
Verranno proiettati:
“Il making of Il Grande Freddo packaging”
ed il video ufficiale “Piccoli ricordi” (estratto da Diluvio), realizzato da Marco Longo.
*****Dalle 20.30:*****
Aperitivo a buffet.
*****Dalle 22.00:*****
Inizio Concerti e performance.
A seguire DJ-Set!
Tessera Arci obbligatoria.
TWO GALLANTS: UNICA DATA IN ITALIA IL 17 MAGGIO 2013!
17 maggio 2013 – Legnano (MI) Circolone
Inizio concerti: ore 22:00
Via San Bernardino, 12 – 20025 Legnano Milano
Far West rurale e urbano. Folk e punk. Murder ballads e “lyrical ballads”. Influenzati tanto dai sermoni laici di Johnny Cash che dal grunge di Seattle, i Two Gallants sono uno dei gruppi più singolari e promettenti della scena alternativa americana. Canzoni ambientate nel passato che affrontano i lati più oscuri e controversi del “sogno americano”. Le storie degli hobo seduti intorno al fuoco che riecheggiano nella rabbia dell’hardcore fino ai “blocchi” di periferia
Quattro paia di speroni nudi che scalpitano sul parquet di una biblioteca alternativa a Frisco.
Two Gallants, i due galanti. “Dubliners”, James Joyce. Rurale ed urbano. Cowboy e intellettuali. I racconti degli hobo seduti intorno al fuoco sui loro cuscini di pietra e le imprese dei punk nei blocchi di periferia; tormente di serotonina post-grunge che scompaginano antiche brossure country-folk; indie-rock che largisce piombo rovente ai vecchi fucili arrugginiti del Sud secessionista.
La loro musica è figlia tanto di Johnny Cash e dei suoi sermoni laici sulle gesta di ladroni e fuorilegge, che delle nevrosi elettroacustiche di Neil Young, del cow-punk ribellistico e puberale dei primi Meat Puppets o dei Violent Femmes, così come dei diseredati di Seattle, specie nelle melodie contorte e nasali o nell’aspra sensazione di un cantato feroce, disperato, tutto di gola.
Parte di quell’ondata country rock insieme a band come Langhorne Slim , King Of Leon, Sons And Daughters, i Two Gallants si distinguono per i testi, che affrontano alcuni passaggi cruciali della storia americana (schiavitù, proibizionismo, depressione), evidenziandone i lati oscuri e le contraddizioni sociali (povertà, razzismo, violenza) grazie a una spiccata sensibilità letteraria che coniuga i cantastorie del Delta con i musici-intellettuali del Village. Canzoni ambientate nel passato che narrano di personaggi antiquati e folcloristici, luoghi scomparsi, dettagli immaginari, anacronismi idiomatici che pure suonano drammaticamente attuali a ogni recessione, a ogni Patriot Act, nella lotta giornaliera per affrancarsi dalla povertà e dai sussidi e affermare la propria dignità.
Entrambi nati a San Francisco, Adam Stephens (chitarra, basso, armonica e voce) e Tyson Vogel (batteria, percussioni, cori) si conoscono da quando avevano cinque anni e suonano insieme dall’età di dodici. Più attratti dal beach-punk della baia e dai traditional dell’entroterra che dall’humus psichedelico o dai retaggi dell’acid-rock autoctono, formano i Two Gallants nel 2002 e per due anni suonano un po’ dove capita riuscendo comunque a farsi notare dalla Alive Records (quella dei coniugi Shaw e di John Sinclair, ex-White Panther e agitatore degli MC5 ) con la quale debuttano nel 2004 con The Throes.
Dopo un tour che li porta per la prima volta anche in Europa, nel 2005 i Two Gallants firmano con la Saddle Creek e realizzano What The Toll Tell, un disco formalmente più complesso (a tratti il folk-core sembra virare in uno stilizzato esercizio di prog semiacustico) che tuttavia non perde un’oncia dell’energia e dell’immediatezza racchiusa nell’esordio. Anzi, se possibile, l’impatto dei brani è ancora più violento, le melodie più strozzate e insinuanti, la carcassa ritmica spolpata fino al midollo. Sicuramente uno degli album più belli dell’anno. Nel 2007 è la volta dell’omonimo Two Gallants e nel 2010 Tyson Vogel fa uscire un suo album, a nome Devotionals all’insegna di un vivido fingerpicking analogico.
NEL 2012, esce finalmente il nuovo lavoro The Bloom And The Blight.
Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explotion) annuncia il disco solista e le date del tour.
Adriano Viterbini
22 marzo 2013 Conegliano Veneto (TV) Apartamento Hoffman
06 aprile – Prato Capanno Black Out
11 aprile – Monteurano (FM) Teatro Arlecchino
12 aprile – Perugia Loop Cafè
17 aprile – Bologna Unhip Headquarter
18 aprile – Milano Oca
19 aprile – Bergamo Polaresco
20 aprile – Torino Blah Blah
24 aprile Roma Ausgang @ Lanificio 159 – Bombafestival
25 aprile – Benevento Morgana
26 aprile – Campagna (SA) Zena
27 aprile – Rieti Youthless Club
Dopo aver terminato l’infinito tour con i Bud Spencer Blues Explosion, Adriano Viterbini torna a casa, alle origini, alla chitarra. Bomba Dischi è onorata di annunciare per venerdì 22 Marzo 2013 l’uscita del suo primo disco solista, Goldfoil, un lavoro strumentale di american primitivism, o chitarra primitiva. Un album intimo, evocativo, ad alto contenuto emozionale, in cui Adriano ci racconta il suo grande amore per il blues minimale, da Ry Cooder a John Fahey passando per Jack Rose e la musica africana, nel modo a lui più congeniale, la musica.
Il disco, prodotto da Adriano Viterbini e Bomba Dischi, è stato registrato e mixato a Roma presso Studionero a Dicembre 2012 da Daniele Gennaretti ed è composto da 12 brani, uno dei quali, New Revolution Of The Innocents, vanta la collaborazione di Alessandro Cortini dei Nine Inch Nails.
L’artwork del disco è stato curato da Scarful (http://scarful.wordpress.com/).
Della distribuzione italiana nei negozi e nei principali digital store si occuperà Audioglobe, di quella europea invece, a partire da Settembre, Rough Trade.