Gcm Music & Alka Record Label presentano “Frozen”, il nuovo singolo dei The Mugshots, prima band europea prodotta da Dick Wagner – storico braccio destro di Alice Cooper e Lou Reed, tra gli altri. Il brano è la personalissima rivisitazione di un celebre capolavoro di Madonna e vede la prestigiosa (e purtroppo ultima) partecipazione al sax e al flauto di Clive Jones della leggendaria band inglese Black Widow, il primo gruppo Rock ad introdurre l’occulto nel Rock. Mixato al Cricio’s Studio da Manu Guerra e Teo Morbio, il mastering è stato poi affidato alle capaci mani del dr. Gil Markle, giá collaboratore di Dick Wagner stesso, Aerosmith, Stevie Wonder e Rolling Stones.
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“Frozen”, il nuovo singolo dei The Mugshots
August and After (Londra) al Garbage Live Club
Tornano gli appuntamenti Live al Garbage Live Club di Pratola Peligna (Aq).
Sabato 7 marzo dalle ore 22:30 (free entry) sarà la volta del trio August and After, band Indie Folk da Londra composta da Ned Mortimer (vocals, guitar, piano), Vedantha Kumar (vocals, guitar) e Jordan Bergmans (viola, piano vocals). La loro musica, eterea e incantevole, fonde elementi orchestrali a liriche e voci leggiadre creando brani affascinanti già dal primo ascolto. La tappa abruzzese per la band di Londra seguirà le tre date dei giorni precedenti a Genova, Varese e Novara e anticipa quelle di Acquaviva delle Fonti e Foggia. Un’occasione praticamente unica per il pubblico del centro Italia.
August and After (Londra)
Garbage Live Club (free entry)
Pratola Peligna (AQ) Via Levante 1
Sabato 7 Marzo ore 22:30
https://www.facebook.com/garbageliveclub?fref=ts
www.augustandafter.co.uk/
https://www.facebook.com/augustandaftermusic
augustandafter.bandcamp.com
“Heartbreaker” è il video dei Black Eyed Dog prodotto da Hugo Race
Prodotto da Hugo Race (Nick Cave and The Bad Seeds, Dirtmusic, Fatalist) e Fabio Rizzo (800A Records), esce per Ghost Records, “Heartbreaker”, il singolo che anticipa il disco Kill Me Twice in uscita il 14/04. Registrato tra la campagna siciliana e gli 800A Studios di Palermo, il brano sfodera un incipit elettro Pop, dalle sfumature ammiccanti e sincopate, a suggellare la nuova direzione intrapresa dalla band. La regia del videoclip, presentato in anteprima su CN Live!, è di Costanza Quatriglio. Dopo il film Con il Fiato Sospeso, in cui compare il brano ‘Heather’, la regista palermitana torna a collaborare con i Black Eyed Dog.
Il Video della Settimana: Jonny Blitz – “Bambola”
I Jonny Blitz sono quattro amici al bar che suonano la musica che vorrebbero ascoltare, nella speranza che raggiunga le orecchie più disparate, anche quelle a punta. Ecco “Bambola”, primo video estratto da Colpa del Sole.
Pending Lips Festival (prima serata di eliminatorie)
La quarta edizione del Pending Lips Festival è ufficialmente partita lunedì 23 febbraio, con la prima serata di eliminatorie. Rockambula, come lo scorso anno, ha il piacere di essere media partner della manifestazione e avere quindi la bella possibilità di conoscere giovani talenti musicali. Dato che i segreti non ci piacciono vogliamo raccontarvi qualcosa de Gli Occhi Degli Altri, la band che più ci ha colpito e che vi segnaliamo con piacere.
Gli Occhi Degli Altri sono una band di Lecco, composta di quattro elementi, “La Vertigine” è il loro singolo, nonché primo vero lavoro in studio. Il brano lanciato nell’estate del 2014 è stato registrato cola la supervisione di un big come Andrea Maglia (Manetti!, Tre Allegri Ragazzi Morti) presso il Bleach Studio di Gittana, Lecco (LC). “La Vertigine” è un brano forte, d’impatto, ma molto orecchiabile dove si mischiano forti influenze Shoegaze, soprattutto nelle chitarre, e un pizzico di Grunge. In questo mix musicalmente aggressivo s’insinua un cantato più timido e incerto che trova sfogo solo nei momenti corali. L’esibizione live cha ha permesso di apprezzare alcune caratteristiche fondamentali per una band che emergente l’intensità e la partecipazione del gruppo, con una batteria che decisamente, non voleva stare al suo posto. Il gruppo stesso si definisce sulla propria pagina facebook “Una rock band ITALIANA che canta in ITALIANO e suona con l’unico scopo di metterci più cuore possibile, perché il valore aggiunto è quello di suonare, suonare e suonare ancora senza ritegno”, e noi non possiamo che confermare la dichiarazione. Viste le premesse, non possiamo che augurare al gruppo di continuare a crescere e migliorarsi e sperare di risentire parlare presto di loro.
Ruggero de I Timidi, guarda il video di “Frutto Proibito”
E’ uscito “in tutto l’internet” il nuovo video di Ruggero de I Timidi «Frutto Proibito». Ruggero tratta finalmente l’attualissima tematica delle “M.I.L.F.” riportandola al suo lato più romantico: la tenera infatuazione che un acerbo diciottenne prova nei confronti della mamma del miglior amico. Nei panni della madre una splendida Debora Villa (Camera Cafè, Zelig, Così Fan Tutte) qui nel suo primo ruolo drammatico. La regia è a cura del Terzo Segreto di Satira.
Sopra la Panca è l’esordio solista di Capra dei Gazebo Penguins
Chi conosce Capra personalmente o come frontman dei Gazebo Penguins non avrà difficoltà a ravvisare nella capacità di mischiare il gioco e la dimensione felicemente infantile dell’esistenza con la solidità e la saggezza del mondo adulto (forse anche di un mondo di altri tempi) il tratto caratteristico della sua personalità. Anche il suo album di esordio da solista – in uscita ad aprile per la cordata To Lose La Track /Garrincha Dischi – oscilla serenamente tra questi due poli: tra lo spirito altamente infiammabile del punk rock della sua band d’origine, passando per l’amore per il gioco di parole e la passione per gli animali, fino alla riflessione adulta sulla vita da musicista, che – al di fuori dei cliché maledetti – subisce anch’essa il peso della routine, seppur diversa da quella dei “comuni mortali”. Intorno, la cornice – rappresentata anche sulla copertina del disco – è quella dell’inverno tra le montagne dell’Appennino emiliano, in cui Capra vive e in cui ha scritto il disco, con la precisa sfida di comporlo e provarlo in un periodo limitato di tempo (60 giorni dal 1 novembre al 25 dicembre 2014), per poi andare a registrarlo sotto la supervisione produttiva del compare Andrea Sologni (Gazebo Penguins, Giardini di Mirò, Johnny Mox) agli Igloo Audio Factory di Correggio, insieme ad Andrea Suriani (i Cani) alle tastiere e Pier Mattia Bardin (La Piovra, Il Buio) alla batteria.
“Onora il Padre e la Madre”, il nuovo singolo dei Luminal
Acqua Azzurra, Totò Riina è il nuovo disco dei Luminal e uscirà il 13 Marzo, il quarto album dopo l’ultimo acclamato “Amatoriale Italia” del 2013. I Luminal tornano con quattordici velocissimi brani in cui basso, batteria e voce fanno della musica un’orgia delirante di colori e rumori nuovi tra l’hardcore e la wave, tra l’electro punk e la canzone d’autore, facendo tremare, ridere e inorridire nei testi. “Acqua azzurra” come simbolo nazional popolare della purezza e “Totò Riina” come simbolo non meno nazional popolare del male.
“Acqua azzurra, Totò Riina” è prodotto ancora una volta da Daniele ilmafio Tortora, produttore artistico ed esecutivo della band con la label “Le Narcisse” vero e proprio collettivo e laboratorio romano che ha fatto nascere oltre i Luminal, Diodato e i Le Naphta Narcisse.
“Barracudas”, secondo singolo per Old Fashioned Lover Boy
“Barracudas” nasce come provino e diventa uno dei brani portanti di questo disco, per quanto mi riguarda. L’immaginario iniziale voleva essere un viaggio attraverso il deserto del new mexico ma la produzione artistica di “Juno” ha aggiunto un inaspettato tocco anni ottanta e mi sono tornati in mente i Cure come anche certa attualità chillwave (slow magic, washed out), della quale OFLB si nutre costantemente.”
Non Voglio che Clara 14/02/2015
Non Voglio che Clara @Blah Blah, Torino, 14/02/2015
14 febbraio 2015: la finale del Festival di Sanremo e la festa di San Valentino, lo stesso giorno. Forse non si è mai verificato un conflitto di interessi di tale portata nell’intera storia dell’umanità, di sabato sera poi. La decisione è dura, il dilemma è forte: rimanere col culo attaccato ad un divano rischiando la vita per eccesso di lercio televisivo, o rischiarla sulla sedia di un ristorante “très chic” per una rara forma di diabete da smancerie tra innamorati? Siccome non riusciamo proprio a prendere una decisione di fronte alle suddette allettanti proposte, e non siamo nemmeno troppo in vena di morire, ce ne andiamo al concerto dei Non Voglio che Clara. La formazione veneta propone stasera un concerto in chiave acustica, e si presenta sul palco munita di due tastiere ed un posto centrale destinato al musicista che impugnerà una chitarra. Dettaglio non da poco, questo, perché ogni membro della band cambierà spesso il proprio ruolo sul palco, fermo restando che la voce principale sarà sempre quella di Fabio De Min. Grandi assenti, dunque, la batteria e le percussioni in genere, cosa che contribuirà a creare un’atmosfera intima e raccolta; con l’aiuto di qualche birra quest’atmosfera che mira all’introspezione ci aiuterà ad assaporare meglio le liriche e ad adagiare i pensieri sulle linee armoniche. A smorzare un po’ i toni, evitandoci di inciampare in qualche trip mentale, ci pensa lo stesso Fabio, che introduce ogni brano con degli ironici aneddoti di vita vissuta veneta. L’intero pubblico sembra essere entrato appieno nel mood del concerto; durante “Le Mogli” noto che in molti accennano a un labiale evitando di invadere il campo con la propria voce. Gli unici soggetti fuori posto sono i due stronzi che ho accanto, i soli che continuano ad intrattenersi a vicenda con inutili chiacchierette sul fuorigioco di non so chi. I brani eseguiti sono tratti dall’intero repertorio discografico della band; si spazia dunque da Hotel Tivoli a L’Amore fin che Dura, senza tralasciare Dei Cani e l’omonimo album Non Voglio che Clara. Grande assente, per quel che mi riguarda, “La Mareggiata del ‘66” (bisognerà pur trovare una scusa per non perdersi un altro live dei Non Voglio che Clara, no?). Grandi musicisti sul palco e personaggi di gran simpatia e compagnia sotto il palco. La serata finisce tra belle risate, dimenticando chi siano San Valentino e Sanremo. Credo che nessuno ne abbia sentito la mancanza. Meglio così.
. Le foto ed il video per questo live report sono state gentilmente offerte da NienteFluorescente.
“Servo di un’Idea” è il nuovo singolo e video di Yato
“Servo di un’Idea” è il nuovo singolo e video di Yato, il nuovo progetto solista di Stefano Mazzei, che affonda le sue radici nella musica d’autore, nell’elettronica e nell’alternative rock. Lo stile cantautorale e musicale di Yato, in questa canzone vocale, s’inserisce nel panorama italiano di coloro che hanno fatto della voce un vero e proprio strumento differenziandosene e creando, allo stesso tempo, uno stile personale ed unico attraverso il suo intimo legame con la “forma canzone”, l’elettronica e l’alternative rock. “Servo di un’Idea” è un brano musicale composto appunto con la voce come unico strumento e con uno stile di fondo che varia dalla musica elettronica a stili di testo cantautorale, in cui la parola come “strumento d’amore” è spesso abusata nei testi e nel linguaggio moderno tanto da privarla del suo potenziale erotico. Il “Cantautore Electro Vocal” dà voce quindi al proprio mondo interiore in questo secondo singolo, dopo “In-Nocuo”, in una canzone dalle atmosfere dance e ricerca di un suono perduto, primitivo, la voce, un’eco che parla e dice molto di se stessi nella vita di tutti i giorni. Il video, a cura di Filippo Bertola di “Frenchfries studio” (http://www.frenchfries.it), si basa sulle riprese in studio dell’esecuzione vocale effettuate presso il Koan Studio di Firenze.
Uno spettacolo su Jeff Buckley al Buena Vida di Pescara
Tra calici di vino, ottimo cibo e all’interno dell’ambiente rinnovato ed elegante del Buena Vida Club Cabaret, in via dei Marrucini 51/53 a Pescara, torna venerdì 27 febbraio alle ore 22.30 lo spettacolo teatrale “Once I was – un ritratto di Jeff Buckley”, una serata dedicata al cantautore statunitense prematuramente scomparso, un racconto in musica e parole che prova ad andare oltre la dimensione del mito per mettere in luce i desideri, le paure e la fragilità di un ragazzo semplice, dotato di una straordinaria sensibilità artistica. Un reading-concert (seguito dal dj set a cura di Stefano D’Elia) che attraverso la lettura delle pagine di un diario immaginario, e con le canzoni che lo hanno accompagnato durante il suo percorso, ripercorre i passi di Jeff Buckley dal suo approdo a New York ai grandi palchi internazionali fino a Memphis, rifugio dei suoi ultimi giorni, inseguito dal fantasma di un padre mai davvero conosciuto e con cui suo malgrado dovrà confrontarsi. Sul palco, Francesco Liberatore (voce narrante); Ovelio Di Gregorio & Luciano Di Tomasso (musiche e arrangiamenti); Francesco Conte (sounds, recordings). Attorno, l’accoglienza dello staff del Buena Vida, il primo locale a Pescara con un occhio di riguardo al cabaret nella sua definizione più classica, senza disdegnare serate di musica, tra tradizione e innovazione. Un circolo che nasce con l’intento di diventare un punto di incontro tra appassionati di arte e cultura, offrendo la possibilità a chi voglia esibirsi di diventare protagonista delle serate proposte: concerti jazz, spettacoli di magia, burlesque, un cineforum ispirato a tre diversi filoni (fantascienza, cinema erotico e documentari musicali) previsto per tre martedì al mese e il symposium, un salottino domenicale che accoglie nel tardo pomeriggio eventi di natura culturale quali presentazioni di libri e molto altro. Ingresso riservato ai soci CSEN.