Influenze dagli anni 80 e 90 fino agli Arcade Fire più danzerecci nel nuovo degli olandesi.
[ 09.10.2020 | INRI | electro pop ]
Vi avevo già parlato di questa formazione olandese a inizio di questo anno nefasto, quando recuperammo il precedente lavoro targato 2019 ed ora eccoli tornare con un disco tutto nuovo, distribuito in Italia da INRI.
Come vi avevamo detto, quello di nordeuropei DI-RECT non è nome noto qui da noi, eppure è già annoverabile tra le band più importanti qualche chilometro più a nord, con numeri di tutto rispetto. Influenze che vanno dagli anni Ottanta e Novanta, fino ai più danzerecci Arcade Fire, passando per il pop elettronico, il funk e il blues.
Wild Hearts è un disco nostalgico, per certi versi, eppure cosi carico di energia da suonare attualissimo, pronto a regalare brani godibili e apprezzabili non tanto dal pubblico più critico, quanto piuttosto dagli amanti del pop da classifica. La cosa interessante – che aumenta parzialmente la bellezza di un disco come questo, tutto sommato composto semplicemente da canzoni orecchiabili, ben confezionate senza troppa necessità di fare chissà quale rivoluzione sonora – sta nelle liriche e nei temi affrontati.
Un disco che diverte, quindi, che regala soddisfazione già dal primo ascolto ma che sa anche far riflettere: nelle dieci tracce si affrontano temi come la tossicodipendenza (Night Crawler), la voglia di rivalsa dei giovani (Born Again, Soldier On, la title-track), la fuga anche solo metaforica (No Goodbye, Hibernation), senza disdegnare momenti più intimi e toccanti. Un disco di discreto interesse, consigliato a chi cerca bei suoni senza troppe pretese.
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Last modified: 19 Novembre 2020