Che caratteraccio e che prepotente che era Elvis Costello. E quella volta che nel porticato di un hotel di lusso in Ohio prese a battibeccare con la security di Stephen Stills che sosteneva la supremazia dei musicisti americani rispetto a quelli inglesi? Botte da orbi.
E quell’altra al Saturday Night Live quando volevano impedirgli di suonare Radio Radio, che era un inno di protesta contro gli Yankee? Lui se ne fregò, e quelli del programma televisivo lo aggredirono a sediate. Il suo sangue scorreva così, ribelle, stizzoso e iracondo come un punk, ma con un retaggio musicale che la maggior parte dei rocker di fine anni Settanta ignorava.
Nella sua testa solo Small Faces, Stones e Kinks: This year’s model è il parto fortunato di un’incontro con il produttore Nick Lowe e con la band degli Attractions e un grande capolavoro della storia rock cominciò a frignare per i quattro venti.
Un rocker con una somiglianza strepitosa a Buddy Holly e vetriolo nelle vene, musicista in perenne conflitto con tutto e tutti, in questo disco cambiò i connotati al beat sixteen e lo nutrì di scompensi punkeggianti tra Farfisa e melodie, pop slabbrato e marcette per organo Night Rally, ma è una destabilizzazione psicotica che farà ombra lucente regnante sulle ombre minori della new-wave già esistente e malata di suo.
Costello aveva il ritmo della new wave e il sarcasmo di un britannico rebelde astioso, dentato ma colto: lanciò un suono secco e spigoloso, erede del pub rock ma in linea con i tempi, pronto per essere inquadrato nella foto di gruppo di un’epopea di profondi e resettanti cambiamenti, non solo in fatto di musica.
La sua “back-wave” poteva essere melodica Little Triggers, deflagrante Pump It Pump, e anche dettata dalla stupenda grafìa Dylaniana Lipstik Vogue, ma restava comunque tagliente e lesiva.
In I Don’t want To Go To Chelsea sentenzia, sputa fiamme e “offende” il quartiere simbolo della Londra più elegante, ma lui era altrove a far conoscere alle platee questo capolavoro che divenne un manifesto della new wave e lui occhialuto cantautore scapestrato andò a firmare anche tantissime foto segnaletiche – per risse a catena – dalle polizie di stato americane.
Last modified: 29 Ottobre 2012