Rivoluzione mastodontica in campotechno, gli inglesi The Prodigy fanno tracimare e conoscere nel mondo la controcultura rave, il clangore fulminante dell’elettronica, il mega big beat che, con i Chemical Brothers, The Crystal Method e Fatboy Slim, riempirà le tempie di più di una moderna generazione. Nel 1994 il dj Liam Howlett e soci danno alle stampe “Music For The Jalted Generation”, e nulla fu come prima, un disco che scoperchiò per sempre la teoria che l’ingegno creativo era cosa da invasati, drogati del mega sound.
Distorsioni sonore e vocali, intelligenze artificiali e tappeti di samplers a tutto volume, ritmi, Jungle, Dance-Punk, Techno e Break Beat, Alternative Dance con accelerazioni repentine, sterzate energiche ed organiche di disturbi sensoriali; poi una volta miscelati a dovere si danno ai livelli volumetrici del suono che, sparato a decibel assurdi, diventano la meccanizzazione alternative della goduria ottundente. Un disco che si è guadagnato in poco tempo la posizione di chiave di volta della techno di massa, la variazione e lo sciame dei suoni di nuova generazione e che va a scalare vertiginosamente hit parade e chart di mezzo mondo con la forza della sua ragione “contro”.
Regno di Drum & Bass e di una stupenda mescolanza d’inserti Hip-Hop e Metal a profusione, le tredici tracce che costituiscono l’ossatura al tungsteno del disco sono un potenziale mostruoso di hooks-hit che faranno la fortuna di palinsesti radiofonici, e porteranno la band alle più alte vetta di notorietà, simbolo e dannazione di milioni di ravers in cerca di jump-lives per abbandonarsi alle frenetiche onde di altrettanti mega sound-system armati di tonnellate di watt e watt; questo era il primo passo della formazione britannica alla notorietà di base, poi col successivo The Fat Of The Land tutto prenderà ancor più fuoco e suggellerà definitivamente la storia del quartetto. Brani come “Voodoo People”, “Poison”, “Their Low” – traccia quest’ultima che portò terribili tensioni con i Cypress Hill per via di certe assonanze molto vicine – a loro detta – al plagio di un brano proprio dei CH – e la sarcastica risata che rimbomba dietro il ritmo convulsivo di “Clautrophobic Sting”, sono pezzi di storia che ancora girano a mille, che ancora sono profezie cui molte giovani formazioni chiedono consiglio.
3 Kilos Break And Enter Chemical Brothers Claustrophobic Sting Cypress Hill Diamanti Vintage Fatboy Slim Full Throttle Intro Liam Howlett Max Sannella Music for the Jilted Generation No Good (Start The Dance) One Love (Edit) Poison Skylined Speedway (Theme From Fastlane) The Crystal Method The Heat (The Energy) The Prodigy Their Low Voodoo People XL Recordings
Last modified: 18 Giugno 2013
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