Questo cd (rubando dei versi della canzone “Aurora Boreale”) riempie di colori la mia vita e illumina le notti senza sonno ad aspettare…
Aspettando cosa?
Magari quell’amore descritto in “L’altra mia metà”, opener dolce, romantica e malinconicadi questo piccolo capolavoro il cui unico difetto è di durare troppo poco…
C’è un po’ Neil Young dei tempi di “The needle and the damage done”, del più classico De Gregori cantautoriale (non quello rock degli ultimi tempi per capirsi), e , perché no, un po’ di The Byrds; un bel calderone insomma…Se poi aggiungete che la voce ricorda un po’ quella del grande e mai dimenticato Lucio Battisti capirete cosa voglio intendere!
Ed il bello è che dice di esser cresciuto “in un ambiente musicalmente eclettico, influenzato dal Britpop e, allo stesso tempo ascoltando, assimilando e studiando il blues”!
Testi probabilmente molto autobiografici ed introspettivi, mai banali (stupendi i versi “sono i pensieri che fanno piangere… poi sorridere… i ricordi di un bambino… non se ne andranno mai…” tratti da “Ricordi”) che rendono ancora più piacevole l’ascolto di questo ep che non eccede mai in virtuosismi (giusto qualche slide con la chitarra) ma che sa entusiasmare anche con pochi accordi ben legati per lo più in arpeggio ed arrangiamenti davvero incantevoli.
Nessuna invenzione, anzi forse l’unica genialata è che su cinque pezzi tre sono in italiano, uno in inglese (“With arms wide open”, da non confondersi con l’omonima canzone dei Creed) e uno è cantato totalmente in lingua madre tranne nel ritornello (“Friends”).
Aspettando un full lenght album che già non vedo l’ora di inserire nel mio lettore cd!
Last modified: 13 Giugno 2012
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