Gli Ex-Otago arrivano al quarto disco con sempre più voglia di lasciare tutto e partire, per arrivare (chissà, forse) addirittura In Capo al Mondo. Perso per strada il Pernazza, ora nei Magellano, la bussola non sbanda troppo e la loro musica rimane leggera, acustica, diretta e “comoda”, se vogliamo – che non è assolutamente un male, anzi. Un disco che è una serie di serenate, di spiagge al tramonto, o, forse, al chiarore dei fuochi di falò in piena notte. C’è freschezza nelle dodici tracce di questa perfetta colonna sonora estiva, da ascoltare in auto, in barca, nelle cuffie mentre si sonnecchia in aereo con gli occhi mezzi aperti per guardare le nuvole, per una volta, dall’alto in basso.
C’è qualche pecca (personalmente non apprezzo i momenti parlati che affiorano qua e là, così come sono poco convinto dal tono salmodiante di Maurizio Carucci, che peraltro fa parte, in pieno, della cifra stilistica del gruppo, quindi mea culpa), ma il disco è una conferma del talento dei genovesi nel tessere trame impalpabili di corde e ritmi, chitarre acustiche e clap, flauti, tastiere e un’atmosfera di festa continua, una festa rilassata, d’altri tempi, d’altri luoghi (“Amico Bianco”, “Nuovo Mondo”). Saper indicare con precisione la strada per finire (tranquilli, sorridenti e senza troppi sbattimenti) In Capo al Mondo è il segreto e la ricetta fortunata di questo piccolo, grande gruppo che magari non ti cambia la vita, ma sa certo renderla più sopportabile.
2014 Audioglobe Ex Otago Folk In Capo al Mondo Lorenzo Cetrangolo magellano pop
Last modified: 9 Giugno 2014