Sono tre e sono toscani, i Fangoraro.E lo si avverte già dalle prime note del loro nuovo album, Danzieri, otto tracce nelle quali si respira aria di colli etruschi.La band nasce nel 2006 nel pisano, e si porta dietro il bagaglio di esperienze musicali passate (Blackmail, Salamndhertz e Over) che pesa, indubbiamente, nel lavoro di questi tre ragazzi e riesce a renderlo maturo e ben eseguito.Danzieri è, infatti, un album introspettivo e profondo, a tratti pare quasi un inno al cantautorato italiano, che trasporta l’ascoltatore in atmosfere passate dal sapore di sconquassato e brillante al contempo, mai lasciando le parole dei testi al caso e studiando ogni singola interazione vocale delle voci dei tre (si noti per esempio la traccia numero sette “Fango De Luna”), riuscendo ad incasellare perfettamente tutto ciò con la melodia ben eseguita dei brani.
I testi sono i protagonisti indiscussi di tutte le otto tracce di questo lavoro e non sono mai ordinari, presentandoci davanti diverse realtà di paese (dalla più classica balera con “diavoli da liscio in cerchio a danzar” di Danzieri; alla storica festa in borgo che “sono vent’anni oramai che inizia alle tre” di Vesti Una Rosa) ed esternando un senso di malcontento derivante da pene affettive, mai banalizzato.
Il tutto condito da melodie che rispecchiano in pieno il filone logico di tutto il lavoro di questi ragazzi, nelle quali il pianoforte è uno dei protagonisti principali (si veda, ad esempio, Giro Di Note, traccia numero sei).La loro è una musica che sa di borgata senza le pretese di diventare metropoli.È quella musica che sa di “’poco’ ma fatto bene”.È una musica che fa trasparire umiltà, quella qualità che molto spesso manca alle persone per farle diventare davvero Grandi…
Last modified: 21 Settembre 2012