Fitness Forever – Tonight
[ 2017 | Elefant Records | Synth Pop, Italo Disco ]
(di Maria Pia Diodati)
Quella del collettivo napoletano per l’easy listening dei tempi che furono è una vera e propria devozione spirituale. Mentre il pubblico italiano impazzisce per i risultati di infatuazioni passeggere di formazioni estere (l’ultimo è quel Ti Amo detto alla leggera dai francesi Phoenix), Tonight è il terzo album consacrato sull’altare del pop nostrano da Carlos Valderrama, pseudonimo artistico di Gaetano Scognamiglio quand’è al timone dei suoi Fitness Forever. Dalle vivide atmosfere da b-movie del precedente Cosmos, stavolta la materia prima è quella godereccia disco music italica che nel giro di pochi anni è divenuta mania a livello internazionale, un’ossessione collettiva che si fa occasione perfetta per i partenopei: l’ironia che avvolge il loro pastiche è irresistibile, un lavoro compositivo di abbracci disinvolti tra Italo Disco, dialetto napoletano, French Touch, tropicalismi e sensualità d’antan.
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Igorrr – Savage Sinusoid
[ 2017 | Metal Blade Records | Breakcore, Metal, Baroque Music ]
(di Silvio “Don” Pizzica)
Se avete ancora dubbi su quanto sia il Metal oggi uno dei generi più vivi e brillanti, questa quinta prova dei francesi vi toglierà ogni incertezza. Un album maturo, in cui le molteplici ispirazioni di Gautier Serre, dalla Breakcore alla musica barocca, dal Black Metal al Trip Hop. Un disco non semplice, che viaggia su una linea sottilissima in cui da un lato c’è l’abisso del ridicolo e dall’altro quello della geniale follia. In cui si riesce a rendere omogenea materia profondamente contrastante e che lascia continuamente con quel senso di smarrimento che adorerà chi come me è spinto a cercare sempre qualcosa di oltre, oltre la pura bellezza estetica. Lo amerete o lo deriderete ma di certo sgranerete le orecchie già al primo ascolto di Savage Sinusoid.
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Cult Of Magic – :O
[ 2017 | autoprodotto | Indie Rock, Psych ]
(di Federico Acconciamessa)
Il titolo sotto forma di emoticon descrive efficacemente l’espressione facciale dell’ascoltatore in reazione al primo approccio con l’EP di esordio di Cult of Magic, misterioso collettivo di cui è sconosciuto il numero e l’identità dei membri. :O è un collage surreale Lo Fi nel quale è possibile ritrovare in ordine sparso i Beatles, bollettini di guerra del generale Diaz, i Disciplinatha e le lettere di San Paolo Apostolo ai Corinzi. Tema portante della prima parte del disco è proprio la guerra, affrontata nel momento del conflitto, della sconfitta, di ciò che rimane e di ciò che rinasce. Dal punto di visto melodico la prima rapsodia dei Cult of Magic abbraccia un Indie Rock a bassa fedeltà con felini graffi Psych e cucite intromissioni di pianoforti, che culla in parte l’ascoltatore perso nelle districate ma intriganti direzioni sotterranee di questo album.
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Last modified: 20 Febbraio 2019