Gli album in arrivo a settembre

Written by Novità

Un po’ di dischi in uscita che noi non vediamo l’ora di ascoltare (e magari anche voi).

Settembre è per eccellenza il mese in cui tutto riparte e le uscite discografiche non fanno certo eccezione. Abbiamo fatto una selezione di dischi in arrivo che attendiamo con ansia o che presumiamo saranno particolarmente significativi per l’anno in corso, e per completezza segnaliamo anche la nostra lista degli album in uscita nel 2022 che aggiorniamo settimanalmente.

CODEINE – DESSAU

[02.09.2022 | slowcore, post-rock | USA | Numero Group]
Il disco perduto della leggendaria band di New York vedrà presto la luce. Registrato nel 1992, due anni dopo l’uscita di quel capolavoro che fu il debutto Frigid Stars, Dessau non arrivò mai ad essere pubblicato, complice anche l’abbandono di lì a breve del batterista Chris Brokaw. Alcuni brani della tracklist vennero poi registrati di nuovo e inseriti nel successivo e conclusivo The White Birch.
Ora, grazie al preziosissimo lavoro della Numero Group, potremo finalmente ascoltare quelle tracce nella loro forma originaria. Una perla imperdibile per ogni amante dello slowcore primigenio, genere che i Codeine hanno contribuito enormemente a plasmare e codificare.

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AFGHAN WHIGS – HOW DO YOU BURN?

[09.09.2022 | alt rock | USA | BMG]
La band guidata da Greg Dulli tornerà a breve con un nuovo album a cinque anni di distanza dall’ultimo. Spesso e volentieri inseriti erroneamente nel caotico calderone grunge, gli Afghan Whigs sono stati uno dei gruppi più peculiari e unici dei 90s, e album meravigliosi come Gentlemen e Black Love sono ancora lì a dimostrarne tutta la grandezza e importanza.
Il nuovo disco è anche il primo dopo la scomparsa di Mark Lanegan, grande amico e storico collaboratore di Dulli, e, a detta di quest’ultimo, fu proprio lui a suggerirne il titolo.

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BUILT TO SPILL – WHEN THE WIND FORGETS YOUR NAME

[09.09.2022 | indie rock | USA | Sub Pop]
Con la nuova formazione a tre e l’esordio su Sub Pop, la creatura di Doug Martsch si appresta a cambiare pelle di nuovo, ma l’amore sconfinato per le chitarre è rimasto puro e intatto.
Sulle scene dai primi ‘90, i Built to Spill si sono affermati nel corso degli anni come una delle band fondamentali dell’indie rock a stelle e strisce, e sono riusciti ad attraversare indenni decenni interi in cui intorno a loro tutto o quasi è cambiato.
Lunga vita alle chitarre (e ai Built to Spill).

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JOCKSTRAP – I LOVE YOU JENNIFER B

[09.09.2022 | art pop, glitch pop | UK | Rough Trade]
Quello del duo formato da Georgia Ellery e Taylor Skye è uno dei debutti più attesi dell’autunno che sta per arrivare. Il loro sound raffinato ed elegante mescola elementi smaccatamente pop a fascinazioni art, glitch, dream, elettroniche, un connubio suadente che non può che destare interesse e curiosità.
L’hype è grande, tra un po’ sapremo se sarà stato adeguatamente ripagato.

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CRACK CLOUD – TOUGH BABY

[16.09.2022 | art rock, post-punk | Canada | Meat Machine]
A due anni di distanza dal debutto, la band di Vancouver torna col suo sound unico e peculiare e col chiaro intento di affermarsi ulteriormente nel panorama alternativo internazionale.
Art rock, art punk, new wave, post-punk: c’è di tutto e di più nella musica dei Crack Cloud, un ricco mix sonoro rielaborato sapientemente e che ha la vaga intenzione di rendersi difficile da etichettare. La missione sembra poter riuscire anche stavolta, almeno a giudicare da quel gran singolo che è Please Yourself.

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THE BLACK ANGELS – WILDERNESS OF MIRRORS

[16.09.2022 | psych, space | USA | Partisan]
La band texana tornerà a settembre con un nuovo disco a distanza di ben cinque anni dall’ultimo. Tra i grandi alfieri della scena psichedelica contemporanea, Alex Maas e soci possono fregiarsi di una discografia dalla qualità media invidiabile: dall’esordio con Passover nel lontano 2004 all’ultimo Death Song, mai un minimo passo falso, e uscita dopo uscita sono riusciti ad affinare ed impreziosire il loro sound fatto di melodia e robustezza.
I singoli già disponibili fanno supporre che anche stavolta sarà un pieno centro, fortunatamente l’attesa sta per finire.

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THE SOFT MOON – EXISTER

[23.09.2022 | post-punk, industrial | USA | Sacred Bones]
Il progetto di Luis Vasquez arriva al quinto capitolo della sua discografia. A proposito di Become the Lies, uno dei singoli estratti, lo stesso Vasquez ha affermato che l’unica cosa che poteva fare per contrastarne l’oscurità del sound era ballarci sopra e scrollarsi di dosso tutti i pensieri negativi, e in effetti il videoclip del brano è eloquente.
Oscurità che tra non molto potremo sperimentare anche dal vivo, dal momento che ad ottobre il tour europeo arriverà anche in Italia per ben quattro date.

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Last modified: 28 Settembre 2022