Non solo un disco ma anche un’opera teatrale di Enda Walsh interpretata da Cillian Murphy
Il nuovo atteso album di Teho Teardo, è in uscita questo venerdì 22 marzo per Specula Records, anticipato la settimana scorsa dal primo singolo, London Offered Us Possible Mothers.
La musica di quest’album, nella cui copertina è ritratto l’attore Cillian Murphy (Peaky Blinders), è stata composta da Teho a maggio del 2017, immediatamente dopo la lettura dell’omonimo libro di Max Porter (Il dolore è una cosa con le piume, edito in Italia da Guanda). Un mese dopo, il regista e scrittore irlandese Enda Walsh con cui Teho collabora da anni – già noto per aver scritto Lazarus con David Bowie, ma anche il film Hunger di Steve Mc Queen – gli confida il desiderio di voler mettere in scena uno spettacolo ispirato proprio a questo romanzo. Sarà l’affinità elettiva o la straordinaria intesa tra i due, ma nel giro di poco tempo Grief Is The Thing With Feathers è diventato non solo un disco ma anche un’opera teatrale in cui Cillian Murphy regala una performance impressionante. Un racconto straziante sulla perdita, sull’amore e sul vivere, in scena il mese prossimo al Barbican di Londra è già sold out.
Enda ed io – afferma Teho Teardo – non crediamo nelle coincidenze, preferiamo pensare che ci sia una via segreta alle cose, o come dice molto efficacemente Max Porter ‘dovevamo solo incontrarci’. Enda mi ha incoraggiato a proseguire nello scrivere la musica per questo progetto ed ho composto di fila tutti i brani presenti nell’album che poi sono stati impiegati nello spettacolo. Ancora prima dell’inizio delle prove, senza che né lui né io avessimo idea di cosa sarebbe diventato. Questo album era già tale quando sono arrivato alla seconda pagina del libro di Max.
Dopo Ballyturk nel 2015 e Arlington nel 2016, per Teho Teardo si tratta ormai della terza collaborazione con Walsh, con il quale sta già preparando dei nuovi progetti. Grief è la storia di un corvo, due bambini senza la madre ed il loro padre. Quest’uomo è sconvolto dai ricordi, sia da quelli tristi che quelli divertenti. Il corvo vuole prendersi cura di loro e non se ne andrà finché non staranno tutti meglio. La musica ha un ruolo determinante nello spettacolo, evoca la moglie scomparsa, è una sorta di membrana che ci consente di attraversare il tempo, la vita per restituirci attimi del passato, sia tragici che comici per portarci in uno stato di commozione. Il suono, come un sonar, misura perdita e dolore.
La musica di Grief Is The Thing With Feathers – continua Teho Teardo – mi ricorda la mia infanzia. Suona come la perdita di un genitore. Suona come giocare con mio fratello. Suona come quando ascoltavamo le conversazioni degli adulti. Suona come crescere, fare errori, scrivere delle cose e farle saltare in aria, fare degli sbagli, riprovare ed innamorarsi.
Ma è stato lo stesso Max Porter, autore del romanzo che l’ispirata, ad esprimere le parole più significative sulla musica di Teho Teardo: È difficile ascoltare la musica di Teho senza sentirsi tristi, ma anche pieni di speranza. E questo va benissimo, ah se va bene! È il suo dono per noi tutti. Suona come territori immaginari che coincidono con quelli reali. A me suona anche come il graffio della mia penna sulla carta. Come il ticchettio dell’osso sul legno, come un corvo immaginario che cammina e attraversa un palcoscenico. Come un uccello. Suona come dei bambini che parlano nel sonno. Ma la musica di Teho non suona come tutte queste cose, la sua musica è tutte quelle cose! È una parte di me ed è una parte di te. Teho capisce: ha letto il libro, mi ha guardato negli occhi, ha osservato il regista e l’attore che si sussurravano delle cose, consultandosi sulla tattica mentre sognavano come un brano di letteratura potesse trasformarsi in un pezzo di teatro senza tradire la sua natura. Lui l’ha capito immediatamente. Come se potesse già sentirlo. L’ha sempre sentito. Dovevamo solo incontrarci.
Last modified: 18 Marzo 2019