Passare il sabato sera nei sotterranei di Milano è sempre un piacere, se poi l’occasione è il concerto di una band fresca e giovane, meglio ancora. Il Tunnel Club è un bel posto per vedere i concerti anche se negli ultimi anni ha cambiato più volte pelle preferendo la veste del clubbing a quella del live. Ogni tanto però la vecchia natura si fa sentire e propone nel pre-serata dei bei concertini.
Sabato è stata la volta degli Hippo Campus, una band molto giovane, ma di gran lunga molto più brava della media delle coetanee nostrane. La giovane età dei componenti della band ha richiamato in effetti un pubblico prevalentemente coetaneo e di genere femminile, attratto dal pop e dal ciuffone del cantante. Il live inizia puntuale e presto per la maggior parte degli standard milanesi, ma direi che questo non può che essere un punto a favore. Si inizia subito con il turbo e i ragazzi sul palco non si tirano indietro e per un ora e dieci schiacciano il piede sull’acceleratore tra gli urletti e le migliaia di foto e video. Non un pubblico foltissimo, ma sicuramente caldo e coinvolgente, a supportare la band del Minnesota che ha snocciolato sul palco tutto l’album Landmark con grande passione e bravura, elettrizzando anche i più distratti. Dopo un’abbondante ora e dieci di puro e frizzante indie pop, non si può che sentirsi leggeri, carichi e completamente soddisfatti. I ragazzi faranno strada e saremo molto contenti di poterli risentire, speriamo più presto del previsto.
Di seguito la setlist:
Way It Goes
Little Grace
Western Kids
Poems
Souls
Suicide Saturday
Baseball
Traveler
Warm Glow
South
Simple Season
Tuesday
Boyish
Interlude
Buttercup
encore:
Violet
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Last modified: 21 Febbraio 2019