Gli Hotel Inferno sono un gruppo milanese formato daquattro ragazzi con la passione per il rock e il garage.
I quattro (Jim, Pino, Enry e Mirko) non sono nuovi ne panorama musicale milanese, infatti, prima della costituzione della band, suonavano già in differenti gruppi, e ciò dà agli Hotel Inferno quella maturità musicale rara da trovare in band di così giovane costituzione.
Contano, nel loro passato, di un concerto in Polonia, all’Alter PikNik Festival, uno dei più famosi festival di musica rock d’Europa e, anche lì, hanno fatto la loro porca figura.
Dico “anche lì” perché il loro album è la prima delle “porche figure” che il gruppo ha al suo attivo.
Questo, l’omonimo Hotel Inferno, appunto, è somma espressione di quel Post Punk che fa iniziare a scorrere nelle vene il pogo “da farsi male”; conta dieci tracce che catapultano l’ascoltatore in un universo fatto di giri di basso e di batterie che rimandano la mente ai primi I Ministri.
Ciò che colpisce del lavoro di questi quattro ragazzi, per altro ottimamente registrato, è il filone logico che seguono le sue tracce: sono un crescendo di passione che culmina con Il lupo, traccia numero dieci, nella quale la batteria è la protagonista incontrastata.
“Non siamo più adolescenti, ma vogliamo ancora divertirci”.
È questo quello che pensano gli Hotel Inferno.
Io che l’adolescenza l’ho sì passata, ma non da troppo, posso solo dirgli che se continuano a divertirsi in questa maniera faranno divertire non solo gli adolescenti ma anche chi, questa, l’ha già superata.
Last modified: 22 Agosto 2012