Il rocker emiliano ci parla del suo disagio nei confronti di una società più sistemica che popolare, più edonistica che comunitaria.
Temi delicati che affronta con un piglio assolutamente fresco, energico e assolutamente attuale. Il tutto in un linguaggio musicale assolutamente accattivante: parliamo di rock, parliamo di pop, parliamo di quel miscuglio che ne esce prendendo dall’America le distorsioni e dall’Italia il gusto per i ritornelli radiofonici. In questo disco Faccio Quello che mi Pare, Manuel Rinaldi non punta certo al romanticismo poetico. Che sia dunque un album di denuncia? Sicuramente è un album di reazione. Il video della settimana di Rockambula è il singolo di lancio dal titolo “Lo Stato dei Soldi”.
“Faccio quello che mi pare”. Non pensi di essere stato troppo provocatorio con un titolo simile?
Il titolo di questo disco, racchiude tutti i brani in un unico pensiero: “Faccio quello che mi fa stare bene” . Poi ho pensato di dovergli dare un po’ più di enfasi ed è uscito “Faccio quello che mi pare”. Una provocazione sì ma anche una grande realtà. Tutti noi, credo, cerchiamo il modo e la formula magica per star bene al mondo, almeno io; è una domanda che mi pongo tutti i giorni e, forse, sono arrivato alla conclusione che, facendo quello che ci va di fare e quindi “facendo quello che ci pare” , un giorno non dovremmo rimpiangere di non aver provato a fare qualcosa in più per raggiungere la nostra pace o la nostra felicità. Ho voluto dare una scossa per far entrare questo concetto.
Contro quale vero mostro della società civile vuoi scagliarti?
Io non voglio scagliarmi contro nessuno. Non sono contro qualcosa ma piuttosto a favore di… Sono a favore del rispetto, della compassione e dell’ amore. Sono per chi ti dice chiaro e tondo come stanno le cose, per le leggi uguali per tutti, per le possibilità offerte a chiunque e non solo a pochi, sono per il dialogo, per i concerti live, per i libri da leggere…non voglio combattere guerre, voglio semplicemente vivere cercando ogni giorno di essere un uomo migliore. Tutti i facente parte della società dovrebbero alzarsi alla mattina e chiedersi: “ Cosa posso fare oggi per essere una persona migliore rispetto a ieri?”.
Qual è “Lo stato dei soldi” secondo Manuel Rinaldi?
Credo occorra mantenere un certo distacco dal denaro. Essere consapevoli che ne hai bisogno ma non esserne succubi. Il denaro è un’ arma a doppio taglio, da una parte soddisfa i tuoi bisogni, dal’ altra, appena li hai soddisfatti, ne vorresti soddisfare altri di più ambiziosi e per questo hai bisogno di sempre più denaro. Denaro chiama denaro e qui comincia una corsa all’ oro senza fine. Per questo meno possiedi e meno “problemi” potresti avere. Meno cose superflue, più sostanza. Per quanto riguarda lo Stato in cui viviamo che ha a che fare con i nostri soldi… bè chi di noi non vorrebbe sapere realmente dove finiscono? Sono per la trasparenza e la democrazia, qualità che purtroppo, a oggi fatico a intravedere nel nostro Paese.
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Last modified: 21 Febbraio 2019