La musica come satellite – Intervista alle Theia

Written by Interviste

Conosciamo meglio il nuovo duo R&B tutto al femminile.

(di Pietro Possamai)

Le Theia sono un colorato duo della bassa emiliana, tanto musicalmente interessante quanto difficile da inquadrare entro schemi predefiniti. La loro musica è il frutto dell’incontro delle loro diverse sensibilità da un lato e dell’influenza di quegli ascolti con cui sono cresciute, umanamente ed artisticamente, dall’altro.

Le Theia sono Giorgia e Angelica. La prima ha 24 anni, è di origini nigeriane e ha un padre che fa il vocalist e che l’ha cresciuta a pane e gospel, facendole scoprire come “cantando negli angoli di casa la voce risuona meglio”. La seconda di anni ne ha 21, e quando ne aveva ancora solo 9 si è innamorata perdutamente di Young, gifted and black di Aretha Franklin, che le ha lasciato un segno che ancora oggi si avverte.

La collaborazione tra le due inizia nel 2018 e si concretizza nell’uscita, tra marzo e luglio del 2021, dei primi due singoli ufficiali delle Theia: Dr.Jekyll e Mr.Hyde e Grado zero. Due pezzi che mettono subito le cose in chiaro: queste ragazze ci sanno fare. E, come è emerso dalla mia chiacchierata con loro, i progetti in cantiere sono tanti e interessanti: non ci resta che aspettare. Nel mentre, imparare a conoscerle un po’ meglio.

Ciao ragazze! Prima di tutto: come state? Che momento state vivendo?

Questo è un periodo molto intenso, nel quale dedichiamo la maggior parte delle nostre giornate a creare nuovi brani e alla sceneggiatura del prossimo video musicale. Nel mentre ci impegniamo nello studio vocale per poter migliorare i nostri live. Detto ciò, siamo cariche: sta andando bene!

Come nasce il progetto Theia? E qual è l’origine di questo nome?

Questo progetto nasce tre anni fa dall’esigenza di tradurre in musica ciò che stavamo vivendo. Un modo per evadere da una piccola realtà e allo stesso tempo sfidare noi stesse a concretizzare un sogno che molti credevano irrealizzabile (noi comprese). Theia rappresenta l’incontro di mondi diversi, che danno origine a qualcosa di nuovo. Oltre ad essere la dea della luce, Theia è il nome del pianeta ipotetico che si pensa sia entrato in collisione con la terra dando origine alla Luna. Metaforicamente, simboleggia il caso che ci ha permesso di incontrarci, dando la possibilità a noi due (Terra) di fare della musica il nostro satellite (Luna).

Dr.Jekyll e Mr.Hyde e Grado Zero sono due bellissimi brani R&B, un genere che personalmente amo ma che in Italia ha sempre faticato ad emergere. Siete contente della risposta ricevuta dai vostri primi due singoli? Vi rivedete in questa definizione di duo R&B o preferite evitare le etichette?

Siamo molto contente del feedback ricevuto, sinceramente molto inaspettato! Per il momento preferiamo non essere etichettate siccome non ci identifichiamo in una sola cosa. Come genere di riferimento c’è l’R&B ma il nostro mondo è vario: qui si possono vedere i colori del jazz, del neosoul e dell’afrobeat.

Quali influenze sentite più forti nella vostra musica? C’è qualcuno a cui vi ispirate?

Le principali influenze sono R&B anni 90 e neo-soul. I nostri punti di riferimento in questo genere sono D’Angelo, Erykah Badu, Summer Walker, H.E.R. e Snoh Aalegra. Per la wave afrobeat e jazz ci ispiriamo a Burna Boy e Jacob Collier. Altri artisti che stimiamo per la personalità e la voce sono Billie Holiday, Nina Simone e Amy Winehouse, dalle quali abbiamo imparato molto. Le nostre influenze non arrivano solo dall’estero, infatti nutriamo una grande ammirazione nei confronti di importanti figure del panorama italiano, come Ornella Vanoni, Lucio Dalla, Fabio Concato, Pino Daniele e i Ridillo.

Ed ora? Quali sono le prossime mosse delle Theia?

La nostra prossima mossa sarà sicuramente concludere l’inedito e finire di scrivere il video, così da poter iniziare a girarlo. Abbiamo molte idee che ora non possiamo svelare! Questo un po’ per scaramanzia e un po’ perché dobbiamo ancora perfezionare alcuni dettagli. Sicuramente ora continueremo a scrivere e a migliorare nelle nostre performance. Speriamo un giorno di poter collaborare con vari artisti e perché no, raggiungere palchi importanti italiani ed esteri.

Come funziona il vostro processo creativo? Ad esempio: c’è una di voi che cura maggiormente l’aspetto musicale ed un’altra più portata per la scrittura oppure condividete ogni passo del processo di stesura di un brano?

Il nostro processo creativo è in fase di costruzione, è un “lavoro in corso”.  A volte l’input parte da una di noi e poi si inizia individualmente a scrivere sulla tematica scelta; altre volte parte da uno sfogo, da un bisogno di scrivere tutto di getto; o, ancora, ci sediamo nella stessa stanza con un foglio ed una biro, raggruppiamo parole, immagini e improvvisiamo linee melodiche.

Tempo fa ho visto un post sul vostro profilo IG che mi è rimasto particolarmente impresso, in cui raccontavate perfettamente cosa voglia dire essere artisti emergenti e condividere il proprio percorso con un team di persone con le quali si vivono gioie e frustrazioni di quest’avventura. Chi c’è sempre stato per voi? Chi sta dietro alle Theia e contribuisce a rendere tutto questo realtà?

Più che dietro è a fianco. A fianco alle Theia c’è sicuramente Alessandro Fava aka Faffa (bassista, producer e possiamo aggiungere anche mentore). Oltre ad essere le mani e le orecchie dei nostri beat, è la persona che ha ascoltato le nostre idee, le influenze musicali, ci ha capite ed aiutate a creare il nostro sound. Marco Marmiroli, manager del gruppo, ha creduto in noi sin dal primo ascolto. Matteo Beccari, videomaker fidato dei due ultimi brani e del prossimo in uscita. La band di supporto, sempre al nostro fianco. Ultimi ma non per importanza ci sono gli amici e la famiglia, non solo presenti ai live ma anche nelle sfide quotidiane che ci si presentano.

Briglie sciolte alla fantasia e ai sogni, ma rimaniamo in Italia. Se poteste sceglierne solo uno, su quale palco dello Stivale vorreste suonare? E, ancora, se poteste sceglierne solo uno, con quale artista italiano vi piacerebbe collaborare?

Il palco a cui aspiriamo è sicuramente quello di Sanremo, però speriamo che il nostro sound ci porti ad esibirci anche su palchi internazionali. Scegliere un solo artista è molto dura, sicuramente i primi sono Frah Quintale, Mahmood e tha Supreme, per la loro visione della musica unica e controcorrente.

LINK

Instagram
Spotify

YouTube

SEGUICI

Web • Facebook • Instagram • Twitter • Spotify

Last modified: 5 Dicembre 2021