Le Strade, un nome molto comune ma che accomuna le vite di quattro musicisti, Alessandro Brancati, voce e testi, Davide Baldazzi, chitarre, Gigi Fanini, basso, e Alessandro Soggiu, batteria e percussioni, che nel 2013 escono con il loro primo lavoro ufficiale. Un esordio quello de Le Strade dal titolo sincero e in questo periodo molto veritiero In Fuga Verso il Confine. Un confine oltre il quale si sogna la libertà, la dignità e soprattutto la consapevolezza di un popolo in declino come quello italiano.
Un Ep che percorre le strade dell’Indie Rock Alternativo, da tutti definito ottimo per il grande potenziale sonoro. “In Fuga Verso il Confine” è anche la prima traccia del disco. Una traccia energica, ritmica, condita da cori e giochi armonici che la rendono la più interessante dell’intero lavoro. Secondo brano è “Aperti al Moralismo” che oltre a confermare quello già detto in precedenza sottolinea maggiormente la via intrapresa che svincola in “T.H.Y (Tell Him, You)” sempre ritmico, travolgente, con cori che non disturbano nella maniera più assoluta, aggiungendo quel quid in più in un brano cupo e notevole nel quale si urla il presente. Suoni arabeggianti fanno capolino nel penultimo pezzo “La Mia Ricerca Della Felicità” che risulta interessante soprattutto nelle parti strumentali che desiderano essere sviluppate. “Il Pezzo” chiude questo lavoro in un modo marcatamente malinconico da definirlo, come già è stato fatto, una sorta di requiem finale che chiude una vita già piena.
Un esordio assolutamente soddisfacente per il gruppo bolognese che dimostra una buona propensione al Rock classico per immergersi totalmente in quello Indipendente italiano, una maturità non indifferente sia per quanto riguarda i testi definiti più e più volte impegnati e sia nella coniugazione tra gli strumenti che risulta ottimale. Un buon inizio, risultato di un lavoro ben fatto e di una propensione comunicativa ben coltivata. Parecchi complimenti a Le Strade che dovrebbero servire a continuare con più forza il percorso intrapreso, senza sedersi sugli allori.
alternative autoprodotto Diana Marinelli In Fuga Verso il Confine indie Le Strade rock
Last modified: 20 Febbraio 2022
hanno pubblicato da poco il teaser
questo è il link
http://www.youtube.com/watch?v=MHpqaYd42Y4
ciao ida…hai mai sentito parlare dei kasabian?
si potrebbe fare la stessa domanda ai kasabian se hanno mai sentito parlare di daft punk, neu! e rolling stones
forse sei tu che non li hai mai sentiti.
a me “le strade” nn mi dispiacciono… anche se la voce mi sembra molto da migliorare e le idee troppo simili a quelle di Pizzorno & co (per nn dire uguali).
e quindi dire che è un inizio soddisfacente e dare voto sette mi sembra un po generoso.
una cosa è ispirarsi…
guarda roberto, secondo me, in italia state a farvi troppe pippe,
non ho capito la tua risposta “forse sei tu che non li hai mai sentiti” e “una cosa è ispirarsi…”
io vivo in inghilterra da 2 anni ormai, e non paragono i paesi italia/inghilterra ma dico che dal punto di vista artistico possiamo solo imparare.
ti potrei fare un milione di esempi italiani e non: i marlene kuntz erano la tribute dei sonic youth, gli afterhours dei velvet underg/in inghilterra i monkeys erano la cover band degli hives, gli stessi kasabian hanno un’intera discografia ispirata a.. i primi 2 dischi dei led zeppelin sono cover fatte più “veloci”
ancora a fare sti discorsi???
poi le strade, diciamocelo, hanno 23 anni ma a me non me ne frega niente che abbiano 23 anni e debbano crescere, ci si presenta con una canzone e mi piace, questo è quello che conta;
puoi avere pure 11 anni, devi crescere, come ti pare, basta che mi piace la canzone, naturalmente, in base ai miei gusti