Guarda in anteprima il videoclip del nuovo singolo del progetto urban pop.
Baby Frida è un inno all’intero universo femminile e al contempo una canzone da dedicare già dopo i primi appuntamenti. Il brano è uscito il 17 marzo scorso, giorno in cui, nel 1945, in un’intervista Frida Kahlo dichiarò: “Dipingo me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio”.
LeonardoQ è pronto a dipingere se stesso e la propria musica con le calde tonalità della sua Baby Frida: un amore impossibile, una perdita di tempo, un ballo in mezzo al fango e fra le notti insonni di chi sbaglia sempre tutto. Baby Frida non si oppone e non cede, ma fluttua nel vento delle proprie emozioni: è un odi et amo che ricorda Catullo, ma che viene stracciato e riscritto come una tela sbagliata, dentro sonorità e parole che del caos fanno musica e poesia.
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BIO
Il progetto LeonardoQ, già attivo da qualche anno, ha preso una direzione artistica più precisa solo di recente, grazie alla collaborazione di Leonardo con il producer triestino di base a Londra Jack Sasso.
Come una Q di troppo – un errore di battitura che ha preso il sopravvento – Leonardo è esagerato e magnetico, stravagante e folle. È un bambino pieno di contraddizioni colorate e ridondanti; un ragazzo che s’innamora di tutto e crea distruggendo, fa disfando. È infine un giovane uomo che, nella bizzarria del suo immaginario, si riconosce in grado di accettare qualsiasi sfida o scommessa gli si pari davanti. Compresa la musica.
E la sua, di musica, è un circo: uno spettacolo di marionette, un carillon di melodie dolci ma squillanti capaci di convincere quest’ingenuo Pinocchio a saltare la scuola per seguire Mangiafuoco. Fra sonorità troppo hip-hop per essere definite rock ma troppo punk per essere soltanto pop, la continua ricerca e commistione di generi è in realtà una serratura attraverso cui sbirciare il suo mondo incantato, in attesa che il prossimo singolo – o quello dopo ancora – ci apra la porta verso nuovi scenari.
Il nuovo singolo Baby Frida è un concentrato di disperazione amorosa, condita da deliri cangianti che chiunque ha provato, almeno una volta nella vita. “Quando mi innamoro scrivo canzoni” si racconta Leonardo, “e il guaio è che mi innamoro troppo spesso, così come altrettanto spesso mi faccio ingannare dai bei faccini. So essere donnaiolo quanto basta, ma la verità è che delle donne subisco la sudditanza: al secondo appuntamento ti dedico già una canzone. Oppure un inno, destinato a tutto l’universo femminile. Anzi, ancora meglio: ti dedico Baby Frida”.
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Last modified: 29 Marzo 2022