Il nuovo progetto di Tricky è la celebrazione della libera espressione.
[ 22.10.2021 | False Idols | indie ]
Prima cosa: questo non è un album di Tricky e lo stesso ci ha tenuto a precisarlo bene. Seconda: in questo album Tricky è presente e protagonista in molteplici modi, dalla produzione ai brani. Ecco, Lonely Guest è un punto di incontro. Un circolo di artisti che han contribuito ad un progetto nato in piena pandemia, mettendo il talento a disposizione di chi ha saputo unirlo ed esaltarlo: quel Tricky che ha cucito e confezionato come si deve questo disco, in uscita su False Idols, la sua stessa etichetta.
Era il torrido luglio quando arrivò il singolo Pre War Tension; le voci di Joe Talbot e di Marta Zlakowska (che con Tricky aveva già lavorato) regalarono il primo assaggio dell’opera, con una intrigante alternanza di timbri, synth e chitarre. Abbastanza per stuzzicare l’attenzione e regalare la giusta dose di curiosità intorno a questa release.
Il raggiante frontman degli IDLES e la cantante polacca non sono però di certo le uniche due collaborazioni in Lonely Guest, primo album eponimo: ci sono il rapper Kway, Paul Smith dei Maxïmo Park, Oh Land, Murakge Dave, Breanna Barbara e persino Lee “Scratch” Perry. Proprio il compianto padre del reggae e della dub ha prestato la voce al brano Atmosphere prima di lasciare questo mondo lo scorso agosto, all’età di 85 anni. Un personaggio storico che aggiunge prestigio alla lista di firme; un uomo che ha sempre affascinato Tricky, il quale non ha perso tempo a definirlo King in una recente dichiarazione. King Lee Perry.
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L’album scivola sinuoso e incalzante. Il percorso tracciato scorre allentando ed incrementando la tensione, accelerando e frenando ma senza eccessive altalene, mantenendo costante il flusso emotivo. Marta è presente in più brani e le sue interpretazioni sono deliziose; Move Me – terzo singolo estratto dopo la già citata Pre War Tension e On a Move, col featuring di Kway – è un gioiellino incastonato a metà che toglie le briglie al disco e lo scioglie definitivamente.
Lonely Guest è la celebrazione della libera espressione; un progetto in cui ogni partecipante ha affidato a Tricky la propria arte condividendo un percorso e formando un collettivo con un solo grande comune denominatore: la volontà di creare, oltre ogni convenzione. Il mosaico di volti presente nella copertina è la perfetta rappresentazione del concetto di fondo dell’opera. Come se dicessero all’unisono: “Siamo tutti e siamo uno, siamo un’idea e ci mettiamo la faccia, e ognuno di noi è un pezzetto del puzzle che ha questo suono qui. Ascoltatelo.”
Un abbraccio collettivo in cui Tricky non è al centro ma è quello che stringe tutti; colui che unisce nel nome della libertà di sperimentare, di realizzare, di essere.
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Last modified: 20 Dicembre 2021