I Malazeta sono una delle band con maggior espressività emotiva del momento, vediamo cosa hanno risposto alle domande che Rockambula ha preparato per loro..
- Ecco i Malazeta che si concedono a Rockambula, prima di tutto un saluto, poi volete farci un ritratto di questa band?
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Ciao a tutti, siamo un gruppo musicale che nasce nella provincia di PD, ci siamo formati circa 5 anni fa con la grande voglia di far musica esclusivamente nostra. Il gruppo è formato da: Marco Trevisan (chitarra), Michele Segala (voce), Massimo Fenzi (batteria), Emanuele Fenzi (basso).
- Molta teatralità nei vostri pezzi, a cosa dobbiamo attribuire questa scelta?
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La scelta è dettata dal fatto che ci siamo accorti che ormai la musica è ormai fatta nella stessa maniera in generale, quindi abbiamo deciso di creare qualcosa non di nuovo, ma di alternativo alla monotonia musicale attuale.
- I vostri testi molto curati rubano l’attenzione, sono il vostro punto di forza?
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Certo i testi sono importanti, ma se non fossero accompagnati dalla musica non avrebbero quell’impatto forte che vogliamo creare nei nostri concerti e album,questo per riconfermare l’importanza della fusione del testo con la musica.
- Cosa volete comunicare a chi ascolta i vostri brani?
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Vogliamo dire ciò che attualmente non viene detto, o meglio viene nascosto. Crediamo che la conoscenza sia fondamentale per accrescere la propria formazione individuale e purtroppo questo oggi, in qualsiasi campo, viene soppresso.
- È ovvio che suonate musica di non facile impatto, da cosa è dettata questa scelta?
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La scelta intrapresa è sicuramente difficile, ma per una volta abbiamo deciso di non essere noi ad adeguarci, ma cercare di fare l’inverso. Certo non è facile ma sicuramente nuovo almeno in questo preciso periodo storico.
- E del vostro ultimo lavoro cosa volete dirci?
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“BURATTINAI” è un album tratto e ispirato da un libro “Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale” di un nostro scrittore conterraneo Marcello Pamio. Dopo averlo letto abbiamo deciso, assieme all’autore del libro, di collaborare alla divulgazione di ciò che non viene detto, per far conoscere anche l’altra facciata della medaglia.
- Io personalmente vi accosto ai Massimo Volume per darvi una collocazione di genere, voi dove volete posizionarvi?
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Certo i Massimo volume sono coloro i quali si avvicinano al nostro stile e di ciò comunque ne siamo onorati, poi dire dove vogliamo posizionarci sinceramente non lo sappiamo,ci piacerebbe non essere catalogati, ma magari questa collocazione la potrebbe fare chi ci ascolta.
- Che considerazione avete della salute musicale italiana di questo periodo?
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Bella domanda, certo la salute non è ottima o meglio la scelta che viene fatta dalle grosse agenzie musicali non è ottima, se andiamo a vedere nella subway cittadina si possono trovare generi e musicisti di grande interesse. Per fare questo però si deve andare alla ricerca di ciò che non ha visibilità e questo comporta un impegno che molte delle volte non si ha voglia di intraprendere perchè faticoso o meglio si è abituati troppo bene.
- Meglio suonare quello che si vuole o scendere a compromessi pur di fare dischi ma soprattutto serate?
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La risposta credo sia ovvia visto le risposte date, sicuramente non scendere a compromessi, ma non con il pubblico ma con chi cerca di conformarti per un interesse personale.
- Rockambula vi ringrazia della pazienza, e vi concede questo spazio per spingere il più possibile il progetto Malazeta, potete dire tutto quello che vi passa per la testa….
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Grazie per lo spazio e ci auguriamo di cuore che non venga assopito in nessun modo il desiderio di creazione in qualsiasi forma. Non si deve aver paura di esprimere ciò che si è, anzi questo è proprio il modo per poter iniziare una NUOVA era .
Vi lasciamo con uno scritto del grande Socrate: “Tu, ottimo uomo, poiché sei ateniese, cittadino della Polis più grande e più famosa per sapienza e potenza, non ti vergogni di occuparti delle ricchezze, per guadagnarne il più possibile, e della fama e dell’onore, e invece non ti occupi e non ti dai pensiero della saggezza, della verità, e della tua anima, perché diventi il più possibile buona?”
Last modified: 11 Dicembre 2011