Mary in June, il videoclip di “Confini” e il live al Garbage Live Club

Written by Live Report, Novità

Esce oggi Confini, il nuovo videoclip dei Mary in June, il terzo estratto da Tuffo, l’album della band romana uscito nel 2016 per V4V Records, a conti fatti tra i lavori più interessanti che abbiamo ascoltato lo scorso anno.

Seguitando a fare conti, nel 2016 ho avuto il piacere di ascoltarli anche dal vivo, al Garbage Live Club di Pratola Peligna, e li metto anche tra le esibizioni più soddisfacenti dell’anno appena passato, io che la soddisfazione in queste circostanze la misuro essenzialmente su un paio di parametri: risonanza emozionale e grado di sorpresa nel constatare tutte le possibilità di un disco su un palco.

17 dicembre, una serata dal clima fin troppo clemente per trattarsi dell’entroterra abruzzese. Sono quattro, seduti al tavolo del Garbage, assetati di sambuca che da queste parti è irreperibile. Sambuca? Non diciamo eresie, qua dopo cena solo genziana. Però i quattro, romani di origine o di adozione, ci mettono poco ad ambientarsi in Abruzzo, che stasera sono quattro perché l’ultimo elemento che compone la formazione dei Mary in June è rimasto in città, e in questo momento si prepara a salire sul palco dell’Atlantico per suonare le tastiere con un certo Calcutta. Da parte nostra, siamo sempre molto scrupolosi nel fare gli onori di casa con i musicisti che fanno tappa a Pratola Peligna, e prima che arrivi l’ora di scendere nell’accogliente oscurità della Batcaverna riservata ai live ci procuriamo sambuca di incoraggiamento per Andrea Zarrilli, che stasera alle tastiere se la sbrigherà da solo – egregiamente.

L’Emo Revival ha attecchito anche in Italia, e le distorsioni gridate dei Mary in June ci piacciono un sacco. A confezionare Tuffo ha poi contribuito la presenza di un supervisore d’eccezione, Giorgio Canali, che non perde lo smalto nello stanare talenti in mezzo al marasma dell’underground. La predilezione di Canali per le robe deturpate resta, ma questo Post Hardcore ha tutt’altra stoffa, si tiene alla larga da ovvietà tardoadolescenziali ed è il supporto adeguato per liriche dall’immaginario diretto e abrasivo.


Bastano pochi pezzi per rendersi conto che la qualità della resa in versione live è oltre ogni più rosea aspettativa. Che i Nostri abbiano tanta esperienza alle spalle è chiaro da subito, e lo è anche il fatto che ora alla capacità di tenere la scena si aggiunge la materia prima migliore.
E così anche il Punk urgente di un tempo, quello dei brani di Ferirsi, trova equilibrio nell’esecuzione sapiente, e senza perdere in intensità e inquietudine, che in casi come questi sono un’esigenza da cui non si prescinde, per chi si esprime così come per chi ascolta. Giovani sì, ma a quanto pare da queste parti i MIJ possono già contare su uno zoccolo duro di seguaci, e sospinti dalle folkloristiche richieste del pubblico si ritrovano a bissare un paio di volte.

Godetevi il videoclip di “Confini” e segnatevi le prossime date del tour.

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Last modified: 22 Febbraio 2019