Parigi 2024 – La nostra colonna sonora dei Giochi

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Tra il tiro al piattello e un assalto di scherma, un po’ di canzoni da ascoltare – e di video da guardare – durante la XXXIII edizione dei Giochi olimpici.

Ormai ci abbiamo preso gusto. Dopo l’articolo sugli Europei di calcio da poco conclusisi, abbiamo deciso di cimentarci in un nuovo crossover tra sport e musica. L’occasione ci viene fornita dall’incombente inizio dei Giochi olimpici di Parigi 2024, per quella che sarà la XXXIII edizione delle Olimpiadi moderne.

Per festeggiare l’arrivo dell’evento sportivo più atteso in assoluto, abbiamo pensato a una serie di brani i cui video sono legati a doppio filo con lo sport, perché, anche mentre ci si esalta con una gara di atletica o un assalto di scherma (oppure con le onde del surf e le evoluzioni dello skateboard, se preferite le discipline meno convenzionali), avere il sottofondo musicale giusto è sempre importante.

The Drums – Lets Go Surfing

La corsa è l’evoluzione naturale della camminata. L’atletica è la regina dello sport. Di certo, però, non sarà stata la disciplina preferita dagli allora giovanissimi The Drums nell’era indie che più indie non si può.
Correva l’anno 2009 e il quartetto statunitense spopolava sulle reti di MTV con la sua corsa notturna al buio di una spiaggia, in skinny jeans e Converse. Alla fine rimane solo il cantante, che termina la sua breve maratona esausto e lascia andar via la telecamera, che lo saluta in lontananza.

Io mi sento stanca ogni volta che guardo questo video. Sarà che dopo soli tre minuti a correre sotto questi freschissimi 40 gradi mi gira la testa. E voi? Guarderete le Olimpiadi mangiando chili di gelato sul divano con il condizionatore puntato alle vostre tempie o vi farete stimolare dai The Drums a fare una corsetta insieme a loro prima di sintonizzarvi con Parigi?

[Federica Finocchi]
Birds In Row – Weary

Weary è una corsa velocissima. È come i 200 metri di un Noah Lyles senza freni, con la pista in fiamme dietro di lui, e che conosce solo muscolose accelerazioni, con a stento uno stop and go giusto per rifiatare quel frammento di secondo, prima di riprendere a correre come dei razzi.
Per questa Parigi 2024 perché non prepararsi con una band francese (i Birds In Row sono di Laval), con un video che inquadra una torcia allegorica e ci ricorda che nel mondo del running transalpino Christopher Lemaitre si è pure ritirato.

Sicuramente una cosa Weary la fa: mettervi l’adrenalina in corpo per affrontare uno sprint, con delle scariche di post-hardcore al fulmicotone che in 1:43 dicono tutto ciò che c’è da urlare.
Per la maratona, invece, meglio puntare sull’ultima traccia dell’EP Personal War.

[Daniel Molinari]
AIR – Kelly Watch the Stars

È il 1998, e il tennis da tavolo (o ping pong, se siete tra quelle persone che fanno le rullate al biliardino) è sport olimpico già da dieci anni. Gli AIR lo rendono protagonista di uno dei loro brani più iconici con questo video pazzesco di Mike Mills, che successivamente girerà il corto I Am Easy to Find per i National, ma soprattutto film splendidi come C’mon C’mon e 20th Century Women.

Nel video la nostra Kelly sta disputando una gara di tennis da tavolo, prima di infortunarsi e finire nella stratosfera, accompagnando bene le atmosfere sognanti del brano degli AIR.
Ma non preoccupatevi: alla fine torna sulla Terra e sbaraglia la concorrenza. Tutto questo mentre il duo francese gioca a Pong su una tv a tubo catodico, prevedendo con qualche decennio di anticipo il dibattito tra eSports e Olimpiadi che ci trasciniamo ancora oggi. Magari la svolta arriverà ai prossimi Giochi olimpici, trent’anni dopo Kelly Watch the Stars.

[Sebastiano Orgnacco]
https://www.youtube.com/watch?v=Rui0hzN-EFE&pp=ygUaYWlyIGtlbGx5IHdhdGNoIHRoZSBzdGFycyA%3D
Dinosaur Jr. – Feel the Pain

Ammettiamolo, nessuno guarda il golf alle Olimpiadi. Uno sport senza troppa “azione”, fatto solo di tattiche, studio, precisione. Lentissimo, noiosissimo. Ma è anche uno dei primi sport olimpici dell’era moderna. Compare solo due volte a inizio XX secolo, nel 1900 a Parigi e quattro anni dopo a St. Louis. Poi ci vorrà più di un secolo per farlo tornare, riapparendo infatti a partire dal 2016 a Rio. 
Ma, si diceva, non è di certo la disciplina più coinvolgente. Sarebbe senz’altro più divertente se venisse giocato tra le vie della città, nei piccoli spazi verdi tra le strade, tirando la palla fin sopra i grattacieli per farla atterrare al di là.

Proprio come fanno i Dinosaur Jr. nel geniale video di Feel the Pain, uno dei loro brani più celebri, uscito nel 1994.
Il cantante J Mascis e il bassista Mike Johnson si divertono a tirare pallate con le loro mazze, con tanto di caddy per spostarsi tra le strade e con il tipico outfit in camicia bianca e pantaloni di tweed.
Nel video diretto da Spike Jonze il golf diventa anche fin troppo violento, del resto un po’ d’azione sarebbe decisamente divertente, no? Forse meglio di no, forse meglio tenerci le lunghe e noiose partite di golf alla tv, mentre noi, in sottofondo, ci ascoltiamo i Dinosaur Jr. e le loro sempre meravigliose chitarre.

[Federico Longoni]
Viagra Boys – Sports

I gradi di separazione che dividono Sebastian Murphy da qualunque tipo di sport sono probabilmente più dei sei della celebre ipotesi sociologica, ma ciò non ha impedito ai Viagra Boys di citare ben sei discipline olimpiche (più lo sci, bonus track per i prossimi Giochi invernali di Milano-Cortina) in quello che è forse il loro pezzo più rappresentativo.

E il video non è certo da meno, con uno spaesato Murphy – che chissà quante medaglie regalerebbe alla sua Svezia se “getting high in the morning” e “buying things off the internet” fossero discipline olimpiche – che barcolla e sbiascica le strofe del brano mentre intorno a lui si tiene un surreale e improbabile incontro di tennis.
Trovo un affronto il fatto che il CIO non lo abbia scelto come brano simbolo dei Giochi: pensate quanto sarebbe stato irripetibile avere Sebastian come ospite d’onore, con la torcia olimpica in una mano e una birretta fresca nell’altra.

[Vittoriano Capaldi]
Verdena – Muori Delay

Lo sport, praticato con passione e quel pizzico di sana competizione: una delle più efficaci valvole di sfogo, nonché il più potente antidoto all’opprimente ripetitività della routine quotidiana. Ne sa qualcosa uno dei protagonisti di questo video dell’acclamata formazione orobica: un uomo in completo color tortora che, con tanto di cravatta al collo e ventiquattrore in mano, decide di saltare senza indugio da un trampolino in una piscina dove delle sorridenti atlete sono impegnate in una meravigliosa coreografia di nuoto sincronizzato.

L’entusiasmo è tale da trascinare anche i membri della band, che abbandonano gli strumenti a bordo vasca e si buttano in acqua sul finale. In attesa di immergervi totalmente nell’atmosfera dei Giochi olimpici, godetevi un rinfrescante tuffo nell’iconico video diretto da Marco Gentile, che quest’anno – che ci crediate o no – spegne già ben diciassette candeline.

[Francesca Prevettoni]
Offlaga Disco Pax – Tulipani

Il ciclismo è lo sport dove si scontrano titani e divinità, contraddistinto da un eroismo senza paragoni; un corridore può innalzarsi al cielo o sprofondare nell’abisso nel giro di poche ore. 
Non c’è luogo più unico, per queste sfide, che le Alpi, dalle arcigne Dolomiti ai passi sopra i 2500 metri. La tappa di quel 5 giugno 1988 è stato forse l’ultimo, crudo ed epico esempio del cosiddetto ciclismo eroico. 

Oggi c’è più senno, i ciclisti non corrono più di questi rischi, nonostante le morti in corsa continuino ad essere davvero molte. E gli Offlaga Disco Pax, sintetici e romantici, riescono ad incarnare tutto questo alla perfezione. 
Quest’anno il Tour de France è arrivato a Nizza, lasciando Parigi libera di concentrarsi unicamente sulle Olimpiadi; la sfida è aperta e, nel ciclismo, non esiste mai un vincitore certo.

[Gianluca Marian]
Dua Lipa – Illusion

L’impatto dei video di Dua Lipa è sempre importante e per il singolo Illusion, che ha anticipato il suo ultimo lavoro Radical Optimism, tuffatori e atleti di nuoto sincronizzato accompagnano in piscina le vorticose danze della popstar britannica; a far da scenario, fascinose visioni aeree di una soleggiata Barcellona. 

C’è però di più. La vasca del video è stata a tutti gli effetti olimpica: trattasi infatti della Piscina Municipal de Montjuïc, una delle strutture sulla famosa collina della città catalana utilizzate per l’edizione dei Giochi del 1992. Storiche le immagini della cinese Fu Mingxia, una delle più grandi campionesse di tuffi di sempre, che si avvita nell’aria con i tetti di Barcellona sullo sfondo e vince il suo primo oro alle Olimpiadi a soli tredici anni.

E non è nemmeno la prima volta che la piscina dei tuffi sul Montjuïc compare in un video musicale: venne infatti utilizzata più di venti anni fa anche per il video di Slow di Kylie Minogue, ed è stata proprio questa la reference di Dua Lipa, che ha sempre indicato la Minogue come sua più grande ispirazione.
Ricorsi musicali e intrecci sportivi. Vecchie suggestioni, freschi ritmi estivi, prossime speranze di medaglia.

[Dario Damico]
The Decemberists – Calamity Song

I The Decemberists parlano di tennis come David Foster Wallace parla di tennis: per parlare della complessità della condizione umana e (più o meno) della fine del mondo.
E nel video di Calamity Song non c’è nemmeno il tennis, ma una rivisitazione dell’Eschaton di Infinite Jest, una specie di Risiko a tema disastro termonucleare giocato su campi da tennis adiacenti.
Un video per nerd avvezzi più all’ironia che allo sport, diretto dal re dell’ironia Michael Schur (Parks and Recreation, The Office).

[Claudia Viggiano]
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Last modified: 25 Luglio 2024