Pills тыдзень 10 (consigli per gli ascolti)

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“Alla base dell’assunzione delle droghe, di tutte le droghe, anche del tabacco e dell’alcol, c’è da considerare se la vita offre un margine di senso sufficiente per giustificare tutta la fatica che si fa per vivere. Se questo senso non si dà, se non c’è neppure la prospettiva di poterlo reperire, se i giorni si succedono solo per distribuire insensatezza e dosi massicce di insignificanza, allora si va alla ricerca di qualche anestetico capace di renderci insensibili alla vita. Come le Pills….”

Silvio Don Pizzica
Franco Battiato – Fetus   (Ita 1972)   Experimental Rock     4,5/5
L’esordio di Battiato. Il viaggio dell’energia nello spazio, energia che crea la vita, si trasforma, forma il nuovo, si disperde nel cosmo prima di diventare altro, alimentando un circolare eterno ritorno nel quale l’uomo è solo un minuscolo ma fondamentale passaggio, insostituibile come ogni atomo dell’ universo.
Drones – I See Seaweed   (Australia 2013)   Punk Blues, Garage, Psych-Rock   4/5
Se mai i The Drones avevano bisogno di dare conferma del loro valore, questo “I See Seaweed” arriva al momento giusto anche per penetrare i cuori di chi, fino ad ora, ha amato solo la faccia più scontata dell’Australia.

Max Sannella
Chumbawamba  –  Slap!   (UK 1990)   Rock-Pop Dance   3/5
Qui si balla e ci si diverte pensando alla solidarietà e alla società minore, inno contro la Thatcher e abbraccio alle lotte dei minatori della Leeds in fiamme  politiche.
The  Church – Séance   (Australia 1993)  Folk-Rock   4/5
La surrealità  melodica tra Byrds e REM, il narcisismo formato disco provocante e individualista dalla terra dei canguri.
Circle Jerks – Gig   (USA 1992)    Beach Punk    4/5
Il violento impatto sonoro di una esistenza inquieta, insubordinata, la velocità della luce in un disco oltraggioso, divino.

Lorenzo Cetrangolo
Sangue Misto – SxM   (Ita 1994)   Rap   5/5
Pietra miliare del rap italiano. C’è poco da aggiungere.
La Scatola Nera – S/t   (Ita 2012)   Post-Hc, Stoner   3,5/5
Disco d’esordio onesto e diretto, con spunti interessanti, per una band sospesa tra il grottesco e il deserto.
Teka P – A Ramengo   (Ita 2012)  Blues, Funk, Soul   4/5
Band divertita e divertente. Stupisce la capacità di giostrarsi tra leggerezza, ironia, ed una bravura tecnica e compositiva estrema.

Marialuisa Ferraro
Sinfonico Honolulu – Absolutely Live   (Ita 2011)   Pop    5/5
Un’orchestra di ukulele che rivisita i grandi successi del rock dagli anni ’60 ad oggi? Divertenti, ironici, cinetici. In due parole: da ascoltare.
Esperanza Spalding – Radio Music Society    (Usa 2012)    Soul    4/5
Definire soul quanto fa la Spalding è assolutamente riduttivo: r’n’b con inserti jazz, hip hop a tratti blues, pop delicato e femminile, ma anche graffiante ed energico. Molto interessante davvero.

Diana Marinelli
Bonnie Raitt – Slipstream    (Usa 2012)   Blues-Country    4,5/5
Bella voce e splendida chitarra. La musica è donna e in questo caso è di classe.

Ulderico Liberatore
Pussy Galore – Pussy Gold 5000 EP    (Usa 1987)    Noise Rock    4/5
Disco ruvido, rumoroso, registrato male, suonato in maniera spassionata in realtà nasconde l’inizio del rinnovamento dell’estetica rock alla fine degli ’80. Da non perdere.

Riccardo Merolli
David Bowie – The Next Day   (Usa 2013)   Art Rock   4/5
Il Duca Bianco tira fuori un disco bellissimo, una lezione a tutti i giovanotti della musica attuale. La classe non è acqua.

Marco Lavagno
Slash’s Snakepit – Ain’t Life Grand   (Usa 2000)   Hard Rock   5/5
Uno dei migliori dischi hard rock degli ultimi 20 anni a mio avviso. A pensarla come me sono davvero pochi, ma nonostante sia prodotto in uno dei periodi più cupi della vita di Slash la sua chitarra grida positività e si smarca definitivamente dalla voce e dalle superproduzioni di Axl. Rock’n’roll purissimo.
Mumford & Sons – Babel   (UK 2012)    Pop/Folk    4,5/5
Marcus Mumford e soci non scherzano più, il loro primo disco non era un timido abbaglio. Erano solo i primi raggi solari, preludio di un sole che scalda la faccia. Con l’amore per il pop e per quelle terre tanto piovose. Ma la pioggia per questa oretta di buona musica ce la dimentichiamo proprio.

Last modified: 23 Marzo 2013

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